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Usucapione di immobile tramite mediazione
Salve a tutti, sono Massimo.
Vi espongo la questione il più sinteticamente possibile.
Vi prego di tener conto del fatto che, dell?intera vicenda, sono venuto a conoscenza solo ultimamente.Mio padre ricevette molti anni fa il verbale di assegnazione temporanea di un immobile, facente parte di una cooperativa.
La cooperativa è tuttora in liquidazione, in quanto fallita qualche anno dopo.
Da quel momento, noi familiari siamo sempre stati all?oscuro delle vicende legate al fallimento e delle aste giudiziarie, in quanto nessuna notifica, né intimazione, né avviso, né tantomeno un?azione giudiziale volta al recupero del bene è stata rivolta nei nostri confronti: l?immobile risultava intestato alla cooperativa in via di fallimento, ma nessun atto (messa in mora, avviso, ecc.) è stato rivolto nei nostri confronti per reclamarne il possesso da parte di nessuno.
Solo mio padre era a conoscenza delle suddette vicende, e lui, tra l?altro prematuramente scomparso e per tutto il tempo assente, ha tenuto noi familiari (compresa ovviamente mia madre) sempre all?oscuro di tutto.Ora mia madre ha usucapito l?immobile in quanto ne ha esercitato il possesso in maniera pacifica e ininterrotta per più di 20 anni, abbondantemente trascorsi dal momento dell?assegnazione.
Il possesso dell?immobile da parte di mia madre è avvenuto soprattutto in buona fede, perché, come ho già accennato, di queste vicende ne siamo venuti a conoscenza casualmente e comunque dopo che sono trascorsi i 20 anni.
L?usucapione da parte di mia madre è stata sancita tramite mediazione civile davanti al giudice conciliatore, stipulando quindi un verbale di accordo tra le parti: da una parte mia madre e dall?altra il commissario liquidatore della cooperativa stessa, il quale ha confermato il possesso pacifico e ininterrotto dell?appartamento da parte di mia madre, per un periodo ultraventennale.
Successivamente, mediante atto notarile, avvenuto sempre alla presenza di mia madre e del commissario liquidatore, è stato confermato quanto riportato nel verbale di accordo, autenticandone le sottoscrizioni e conferendo la legittimità formale al verbale stesso.
Il tutto ovviamente è stato trascritto alla Conservatoria dei Registri Immobiliari e risulta da visura sia catastale che ipotecaria effettuata sull?immobile.
In particolare nella visura ipotecaria non risulta traccia di alcuna ipoteca né pignoramento, come se l?appartamento fosse effettivamente già libero da gravami.Le mie domande sono le seguenti:
- Un eventuale pignoramento o ipoteca, precedente la trascrizione dell?usucapione, viene annullato effettivamente dall?avvenuta usucapione?
- È vero che l'intestazione di un immobile, a seguito di sentenza per usucapione (anche se tramite mediazione stragiudiziale), libera l'immobile da eventuali gravami, ipoteche, pignoramenti pendenti sullo stesso, in quanto l?usucapione costituisce un acquisto a titolo originario?
- Se sì, mia madre può stare tranquilla? L'eventuale cancellazione di questi gravami a chi spetta? Direttamente al conservatore, oppure si deve richiedere in seguito (dopo l'intestazione) ai soggetti creditori?
- Se no, mia madre deve temere qualche tipo di rivalsa giudiziaria da parte dei soggetti creditori (annullamento atto, invalidità dell?acquisizione per usucapione)?
Vi sono infinitamente grato per le risposte che vorrete darmi, e Vi prego di ritenermi a disposizione per eventuali chiarimenti.
Saluti
Massimo