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    Procuratore societario e contratto cocopro

    Un soggetto dovrebbe cominciare a lavorare presso una società a fronte di una procura institoria conferitagli affinché lo stesso si occupi di determinati aspetti del lavoro della società connessi alla gestione dei clienti.

    Il soggetto in questione avrebbe carta bianca per gestire i clienti. I rapporti con gli stessi, al di la di sporadiche trasferte presso le sedi degli stessi, verrebbero per lo più gestiti presso gli uffici della società, attraverso strutture messe a disposizione della società. Il compenso stabilito sarebbe parametrato ad una serie di risultati.

    Si valutava la possibilità, in quanto procuratore, di inquadrarlo con un contratto di cocopro così come avviene per l'amministratore (i poteri conferiti al procuratore sono molto ampi, tant'è che inizialmente si pensava di nominarlo addirittura amministratore di questa società).

    Ritenete che vi siano ostacoli a questo tipo di inquadramento? Oppure ritenete che sia necessario un inquadramento come lavoro dipendente? Di fatto un vero e proprio "progetto" non esiste, e questo mi fa insorgere dubbi sulla possibilità di inquadrarlo come cocopro (anche se di fatto non esiste alcun progetto per gli amministratori di società, anche se abitualmente sono inquadrati come collaboratori continuativi...)