• User

    Fatture emesse senza partita iva

    Buongiorno a tutti.

    Ho un negozio di abbigliamento e nel 2009 si è presentato nel mio negozio un consulente esperto in allestimenti vetrine. Con questo servizio sarebbe migliorata l'immagine del mio negozio e delle vendite. Così è stato!

    Questo servizio è durato tutto il 2009. Il consulente veniva due volte al mese per riallestire la vetrina. Questo servizio mi è costato per l'intero 2009 - 3.600 euro + iva Pagamento bonifico bancario

    10 giorni fa ho ricevuto la verifica fiscale della finanza e proprio per questa fattura mi contestano che siamo di fronte alla tipica
    fattazione di operazioni inesistenti perché il titolare di questa azienda non solo non versava le imposte ma non aveva nessuna partita iva

    Cosa rischio? Cosa posso fare ? Come posso fare per dimostrare che sono in buona fede e il servizio mi è stato effettuato?

    Il titolare di questa frode cosa rischia? Sempre che venga preso.

    E sempre che non abbia girato i suoi ricavi ad altre persone e quindi non rischia nulla o non rischiano nulla ?

    Grazie anticipato


  • Super User

    Ma sulla fattura era indicato un n. di partita IVA?


  • User

    Certo la fattura aveva un numero di partita iva che come ho detto è risultato inventato o inestistente.


  • User

    Non credo che il nome della persona era inventato perché ho fatto il bonifico a suo nome.

    Perché ci sarebbe anche la possibilità che questo sia falso ?

    In questo caso come avrebbe potuto incassare il bonifico ?


  • Super User

    Quella da te descritta rappresenta a mio avviso un esempio di operazione "soggettivamente" inesistente e in tal caso l'orientamento giurisprudenziale è quello che il destinatario della fattura emessa da chi non aveva titolo ad emetterla non può detrarre l'IVA nè dedurre il costo, anche nel caso in cui l'operazione sia stata concretamente effettuata. Più chance di contraddittorio avrebbe potuto produrre invece l'ipotesi di operazione "oggettivamente" inesistente laddove la sua inesistenza non è determinata dall'estraneità all'operazione del/i soggetti che formalmente la compiono (così come risultanti dalla fattura) bensì dal fatto che l'operazione non è stata concretamente effettuata. In tal caso l'ufficio avrebbe dovuto motivare l'accertamento indicando gli elementi in base ai quali ritiene che l'operazione indicata in fattura non sia stata concretamente effettuata (ad es. dicendo perché chi ha emesso la fattura è una "cartiera", perché ad es. il cedente d'accordo con il cessionario ha emesso una o più fatture (false) a quest'ultimo affinché questi esercitasse un'indebita detrazione di IVA ovvero creasse artificiosamente un credito IVA difatti inesistente, ecc.).
    Riguardo alle conseguenze, considerato l'importo, a te potrebbero contestare la dichiarazione infedele mentre il "consulente" potrebbe rischiare, in base a quanto emerso dalla verifica a suo carico, anche la denuncia penale per reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti.
    Saluti.


  • User

    Quindi mi sta dicendo una operazione "soggettiva" non può detrarre l'IVA nè dedurre il costo.

    Mi potrebbe spiegare in maniera più semplice la differenza di operazione "oggettiva ?

    Se avessero motivo la presenza di una "cartiera" cosa cambia?

    La cosa che ho ben capito che quel servizio di consulenza reale non potrò dedurlo.

    Se il bonifico è stato intestato al consulente quindi il fisco conosce i dati della persona. L'unico perplessità è che lei ha usato ( potrebbe rischiare, in base a quanto emerso dalla verifica a suo carico, anche la denuncia penale per reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti)

    Questo vorrebbe dire che può farla franca?

    Grazie ancora anche se l'umore al momento non è dei migliori!


  • User

    mi scusi ho scritto velocemente e soltanto adesso ho visto gli errori.

    Quindi mi sta dicendo che una operazione "soggettiva" non si può detrarre l'IVA nè dedurre il costo.

    Mi potrebbe spiegare in maniera più semplice la differenza di operazione "oggettiva ?

    Se avessero motivato la presenza di una "cartiera" cosa sarebbe cambiato?

    La cosa che ho ben capito è che quel servizio di consulenza da me ricevuto e pagato sarà soltanto mie spese senza poterlo dedurre.

    Se il bonifico è stato intestato al consulente quindi il fisco conosce i dati della persona. L'unico perplessità è che lei ha usato ( potrebbe rischiare, in base a quanto emerso dalla verifica a suo carico, anche la denuncia penale per reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti)

    Questo vorrebbe dire che può farla franca?

    Grazie ancora anche se l'umore al momento non è dei migliori!


  • Super User

    La differenza mi pare di averla già spiegata.
    Con la locuzione "potrebbe rischiare" volevo riferirmi a quanto indicato nell'art. 8 del Dlgs 74/2000 (legge sui reati tributari). Inoltre chi ha emesso la fattura falsa è debitore nei confronti del fisco delle somme accertate.
    Potresti valutare, eventualmente con l'ausilio di un legale, se non sia il caso di querelare questa persona e chiedere risarcimento danni.....
    Saluti.