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Incompatibilità professione commercialista
Segnalo a seguito della circolare 59/2010 del CNDCEC si è posta maggiore attenzione alla presenza di cause di incompatibilità nello svolgimento della professione del commercialista.
A mio avviso particolarmente delicata è la questione dello svolgimento di attività di impresa, qualora non si tratti di attività di mero godimento, da parte degli iscritti all'Albo.
Mi pare che non sia così infrequente (e di questo chiedo le vostre testimonianze ed esperienze) il caso di attività di consulenza (contabilità dichiarazioni fiscali) svolta individualmente o mediante lo studio associato, ma attraverso una società di servizi di cui i professionisti risultino come soci e/o amministratori. Ovviamente questa circostanza permette delle semplificazioni gestionali dal punto di vista amministrativo e gestionale. Tuttavia alla luce delle note interpretative risulterebbe per nulla compatibile.
Si pongono quindi dei problemi riguardanti questioni disciplinari e, non da ultimo, anche previdenziali.
Possibile che non possa essere data la possibilità di costituire una società professionale? Questo mi sembra che possa essere fatto ad esempio dagli ingegneri, perchè noi no?