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Procura generale,truffa
Salve, sono nuovo del forum, volevo sopporvi un quesito senza dilungarmi eccessivamente nei particolari. Dunque un fratello conferisce una procura generale a vendere alla sorella, per liquidare i beni lasciati in eredità dalla madre defunta. Tuttavia tale fratello in virtù della sua attività professionale cm imprenditore contrae numerosi debiti con banche ecc per diverse migliaia di euro, non riuscendo ad appianare l'intero ammontare dei debiti, chiede aiuto economico ai figli della sorella economicamente benestanti, i quali si assumono parte dei debiti dello zio.. divenendo alla fine creditori dello zio, il quale nonostante ricognizione del debito non provvede a ripagare i nipoti; quindi la sorella in virtù della procura generale a vendere conferitale dal fratello e ancora valida, procede ad una vendita simulata di 2 immobili del fratello a favore dei figli per compensare i figli delle somme pagate per ripagare i debiti dello zio..morale della favola lo zio querela i nipoti x truffa lamentandosi di vere subito un raggiro con conseguente danno patrimoniale. Come potrebbero i nipoti andare esenti da responsabilità??? Grazie in anticipo a tutti quanti!
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Per l'avv. che mi aveva risposto dunque..gli immobili oggetto di vendita simulata (due) ammontano complessivamente circa 1 milione di euro..ma gli stessi nipoti affermano di vantare ancora crediti nei confronti dello zio per un ammontare che non so indicare di preciso, ma che si aggira intorno ai 50 mila euro o poco più, ammettendo di avere ancora a pretendere da quest'ultimo..riconosco che la questione è complessa e delicata per questo chiedo lumi, ma la ringrazio se saprà darmi anche una minima traccia su come questi nipoti possano giustificare questa alienazione fatta dalla madre in virtù di questa procura generale che all'epoca dell'atto era perfettamente valida. La ringrazio vivamente per la cortese e celere risposta.