• Moderatore

    Attacco informatico ad Asl1 Abruzzo con gb di dati trafugati

    @homeworker mediamente siamo molto indietro in questo ambito, l'ente pubblico spesso risulta "imbarazzante": a livello di prevenzione quindi formazione ai lavoratori, da phishing e altro, magari il classico cinquantenne che usa il computer per leggere le email e uso di base di Office, così come a livello di gestione di una simile situazione. Proprio riguardo a questo, oggi wired riporta:

    Dopo l'attacco ransomware all'Asl 1 dell'Abruzzo si lavora con carta e penna
    Dopo 15 giorni sistemi informatici ancora ko. Prenotazioni ed esami tornano su carta. Pochi i lavoratori che possono accedere alle email. E non c'è stata una comunicazione sui dati rubati ai dipendenti

    Rende l'idea. In generale, spesso a livello nazionale è anche proprio la stessa capacità di gestione e ripristino ad essere scadente, vedi l'esempio di Italiaonline con Libero Mail e Virgilio Mail (credibilità e affidabilità già di per sé discutibile, rispetto ai servizi offerti dai leader del settore), quando ad inizio anno ci sono voluti giorni per riprendersi da un down del servizio, che ha causato non pochi danni anche ad utenti che (fra i tanti) usavano tale servizio email in ambito lavorativo. Al giorno d'oggi, situazioni del genere sono inaccettabili, siamo molto indietro su questo.


    I 1 Risposta
  • User Attivo

    @giulio-marchesi obiezione
    Il problema non sono i cinquantenni dove molti hanno iniziato ad usare il PC smadonnando con il modem 56k.
    Il problema sono i giovani che sanno usare solo lo smartphone.🤣🤣🤣


    giulio.marchesi 1 Risposta
  • Moderatore

    @infermieri-attivi beh, vero anche questo ahahah!