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    Procedimento d'urgenza

    Buon giorno.
    Premesso che nell'agosto 2008 ho subìto un danno da infiltrazione che abbiamo risanato con l'accordo bonario del vicino le cui tubazioni lo avevano cagionato, nel giugno 2009 ho intrapreso un procedimento d'urgenza per un'altra infiltrazione d'acqua subìta nella stessa stanza, sullo stesso muro (il vicino aveva sostituito solo un piccolo pezzo della tubatura, alquanto vecchia per cui sistemata da una parte si è rotta dall'altra) per la quale il vicino non ne voleva rispondere. Il giudice ha nominato un ctu che dopo tanti mesi ha depositato la perizia dando ragione a me e confermando, quantificandolo, il danno.

    Ora, il mio legale mi ha detto che questa procedura d'urgenza è terminata( anche già pagata da me). Causa chiusa, dobbiamo intraprenderne un'altra, ordinaria, con la quale chiederemo il risarcimento dei danni e la rimozione dei tubi (perchè non a distanza di legge) che seguirà l'iter e si concluderà secondo i tempi di una normale causa civile.

    Mentre mi ha spiegato che se io voglio la rimozione immediata dei tubi devo fare due cause parallele, una procedura d'urgenza con cui richiedere la rimozione immediata e una causa ordinaria con cui richiedere il risarcimento di tutte le spese e i danni.

    Ma io mi chiedo, se ho chiesto con il procedimento d'urgenza del 2009 il risarcimento dei danni e la rimozione dei tubi dal muro confinante proprio perchè la stessa infiltrazione si è ripetuta a distanza di pochi mesi dal risanamento perchè ora io devo avviare una nuova procedura d'urgenza per richiedere la medesima cosa? E anzi, dover anche avviare un'altra causa parallela per richiedere il risarcimento dei danni?
    Credo, alla luce di tanti spunti che ho trovato on line, che il mio avvocato non abbia mai avviato alcuna procedura d'urgenza ma semplicemente chiesto un accertamento tecnico preventivo, come ho potuto leggere nell'oggetto della sua fattura che ho già pagato.

    Spero possiate darmi qualche suggerimento....