• User

    Ritenuta d'acconto vrs p.iva

    Buongiorno, ho sempre lavorato come copy a contratto. Ultimamente sto tentando di "liberarmi" e svolgere attività da freelance. Sta ingranando, tuttavia ci sono persone che vorrebbero consulenze o prestazioni continuative e con la ritenuta d'acconto ogni mese non si puó. Devo aprire p.iva anche se guadagno meno di 5000 mila euro? Non è follia? Chi si trova in questo pantano come moi?


  • User Attivo

    Il discorso del 5000 euro è vero in parte, se tu fai 2 ricevute da 2500 l'una in un anno ok, se ne fai 50 per un valore di 2000 euro non è occasionale quindi dovevi aprire partita iva.


  • User Attivo

    La migliore alternativa è la partita Iva forfettaria con tassazione al 5 percento per i primi anni per poi passare al 15 per cento. Fatturerai senza applicazione IVA con obbligo della dichiarazione dei redditi annuale.


  • User Attivo

    Scusate se mi aggancio alla discussione visto che si parla di prestazione occasionale siamo in tema.
    Negli ultimi anni ho sempre fatto la ricevuta di ritenute d'acconto (con tassazione 20% e azienda sostituto d'imposta) senza superare i 5000€ annui in quanto studiavo e di fatto rientravo nei limiti di legge.

    Da luglio ho un contratto e fino ad oggi non mi sono più interessato della cosa, e ho scoperto in questi giorni che proprio da luglio hanno cambiato un po' le cose. Visto che ora pur avendo un contratto vorrei fare qualche lavoro alternativo nel tempo libero ho necessità ora di capire come funziona...

    Mettiamo che io mi accordo con un azienda A di percepire 2000€ per fare X in meno di 30 giorni. Sono sotto il nuovo limite di prestazione per azienda che è a 2500€.

    Ma la ricevuta resta uguale a prima, sempre con il 20%? O potete consigliarmi qualche documento tipo da poter utilizzare?

    Sarebbe utile anche una bozza di contratto perché immagino convenga anche aggiornare quello in base alle ultime direttive, o dite che non è necessario?

    Chiunque mi sconsiglia la partita iva, ma a questo punto e nella speranza/volontà di arrivare a sforare anche i 5000€ annui, la partita iva forfettaria è l'unica che conviene? 5% significa che effettivamente sul compenso lordo percepito perdo solo il 5% in tasse? Sapreste darmi un idea di costi accessori indicativi? (tipo sparando cifre a caso: commercialista 1000€ annui, dichiarazioni varie, bolli, etc).

    Chiaramente al momento non sono certo di andare sopra i 5000€ e sicuramente non ci vado se non apro partita iva. Ma se diventa un problema muoversi senza posso pensare di farla...

    Grazie!


  • User Attivo

    Il lavoro autonomo occasionale non ha subito alcun cambiamento, solita prestazione con ritenuta.
    Quello che é cambiato é il lavoro subordinato occasionale, prima c'erano i voucher, ora il contratto di prestazione occasionale.
    Ma sono due cose distinte.


  • User Attivo

    Prima il limite dei 5000€ non era unico? Nel senso che potevi collaborare con la stessa azienda fino a 5000€ mentre ora resta il tetto di 5000€ annui con l'aggiunta del tetto di 2500€ per lo stesso committente?

    Per il resto continuando a fare ricerca effettivamente non ci sembrano altre variazioni. Forse ciò che cambia per me è il fatto che con il contratto e causa TFR ora forse sono tenuto a lasciare anche il 4% inps nella nota?

    Se si, è corretto il calcolo:
    1000€ lordi
    20% = 200€
    4% = 40€
    A pagare: 760€

    Oppure:
    1000€ lordi
    20% = 200€
    4% sul restante 80%? = 32€
    A pagare: 768€

    E, ultima domanda, questa mi sfugge da sempre e per sicurezza son sempre stato sotto i 5000€ lordi. I 5000 (o 2500) sono lordi o netti. E se sono netti, il netto nei due esempi sopra sarebbe 760€ (o 768€) esatto?

    Grazie!


  • User Attivo

    Sulla prestazione occasionale e il limite dei 5000 euro sottolineo che le cose non stanno proprio così..o meglio..se uno percepisce due pagamenti da 2500 in un anno per due prestazioni diverse, è occasionale, ma se uno percepisce 50 pagamenti per un totale di 800 euro non è occasionale...