- Home
- Categorie
- Impresa, Fisco e Leggi
- Consulenza Fiscale
- INTRA, NON-INTRA, o MOSS ?
-
INTRA, NON-INTRA, o MOSS ?
Quesito fiscale bartezzaghi, per solutori più che abili.
Un ecommerce tedesco vende dei servizi di hosting ad un soggetto italiano, che ha una patita IVA, ma NON è una partita IVA VIES.
Non essendo una partita IVA VIES, NON è un'operazione INTRA.
E allora, a questo punto, come deve fatturare il fornitore tedesco?
1 - con IVA italiana, e gestisce l'operazione come MOSS (non credo, perch* il MOSS è riservato al B2C )
2 - con IVA tedesca (che poi il cliente italiano non potrà recuperare)
3 - senza IVA (ma a che titolo?)
4 - manda a quel paese il cliente italiano e lo invita a servirsi di hosting italiano ...
-
A prescindere dal fatto che il cliente abbia una partita IVA, non essendo iscritto al VIES devi trattarlo alla stregua di un privato pertanto devi farrurargli l'IVA italiana al 22% perchè deve pagare le tasse del suo paese. Analogamente se la stessa cosa si verificasse con un francese, a questo dovrai fatturare l'IVA francese ovvero la TVA al 20% e così via per tutti i paesi europei.
-
Quindi, regime MOSS. Bene, questo semplifica molto le cose... almeno per chi emette la fattura.
A questo punto mi sorge un quesito, puramente accdemico:
1 - azienda italiana (poniamo, ditta individuale) con partita IVA, ma NON iscritta al VIES
2 - riceve una fattura da un'azienda tedesca, con IVA italiana (regime MOSS)Quesito: l'azienda italiana si può portare in detrazione l'IVA (italiana) di quella fattura, oppure no?
-
.
-
Se il soggetto passivo italiano non è iscritto al VIES il fornitore tedesco è tenuto ad applicare Iva con aliquota tedesca. L'Iva tedesca non sarà detraibile ma aumenta il costo del bene/servizio.
Il regime MOSS è facoltativo e non obbligatorio.
Saluti
-
@ascariello said:
Se il soggetto passivo italiano non è iscritto al VIES il fornitore tedesco è tenuto ad applicare Iva con aliquota tedesca. L'Iva tedesca non sarà detraibile ma aumenta il costo del bene/servizio.
Il regime MOSS è facoltativo e non obbligatorio.
Saluti
Ciao,Credo che su questo punto ci sia un errore. Per esperienza personale tutte le aziende che conosco e che aderiscono al MOSS applicano le tasse del paese del cliente finale. Cito testualmente dal sito dell'agenzia delle entrate inglese:
From 1 January 2015 the place of supply of cross-border digital services is the place where the consumer of that service is normally resident.
Questo invece è dal sito della Commissione Europea:Must charge VAT in the EU country where the customer belongs (not where the business is based).ExampleA Polish customer downloading an App on his mobile phone from a Finnish supplier. The Finnish company must charge the customer Polish VAT.
Ma potrei citare anche quello italiano, tedesco, sloveno ecc. Dicono tutti la stessa cosa. In fin dei conti è proprio questa la ragione per la quale hanno creato il MOSS ossia per far pagare le tasse in base al paese di provenienza del cliente ed evitare concorrenza sleale ed in parte il mancato pagamento delle tasse. Lo hanno fatto per contrastare aziende come Google, Amazon, Apple che hanno tutte la sede in Irlanda o Lussemburgo anche se la maggior parte dei propri dipendenti, stabilimenti produttivi e soprattutto clienti si trovano altrove. Con il MOSS ogni stato si riprende la propria fetta di torta alla faccia del paradiso fiscale di turno ed è quindi necessario che l'aliquota da applicare sia quella in vigore nel paese di residenza del cliente finale. In altre parole il cliente polacco paga le tasse polacche, quello italiano l'IVA italiana, il francese la TVA e via discorrendo.
-
Dici bene "tutte le aziende che aderiscono al MOSS" ma non tutte le aziende aderiscono al MOSS!