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Regime agevolato 2016
Buongiorno a tutti!
Sto cercando di capirci di più riguardo al regime agevolato 2016 ma faccio fatica avendo studiato tutt altro.
La mia situazione è questa: Lavoro dipendente da quasi 5 anni, stipendio netto circa 1500 al mese. A tempo perso faccio foto per hobby, e vorrei iniziare a guadagnare qualcosina con questa passione. Di conseguenza a gennaio vorrei aprire partita iva e guadagnare qualcosa nei weekend..
cio che non mi è chiaro sono le cose seguenti:
- Posso aprire partita iva con regime dei minimi nel mio caso specifico, mantenendo il lavoro che faccio ora?
- Posso evv. aprire partita iva, licenziarmi qui, e fatturare sia le fotografie che lavorare per questa ditta su fattura?
- stando sotto i 30000 annui, su una lavoro di 1000 euro quanto mi rimane in tasca?
- quali spese extra ho e INDICATIVAMENTE a quanto ammontano? (esempio commercialista, tasse, ecc...)
- lavorando come dipendente, i contribuiti ecc. che vengono versati coprono anche il mio lavoro da libero professionista o devo comunque pagare inps ecc?
- se io acquisto del materiale fotografico, rientra nei 30000 annui o posso investire una somma di soldi in materiale? cioè posso ad esempio guadagnare 32000 e spendere 2000 in materiale? (questa domanda è poco realistica ma mi serve a capire come funziona)
- se acquisto del materiale fotografico per uno shooting specifico (per farla semplice, della vernice da 100 euro..) e ovviamente la metto in conto al cliente, questa vernice risulta nei miei guadagni o no? cioè facendo un esempio estremo: faccio un singolo lavoro, e voglio guadagnarci 30.000 euro. ma noleggiare un aereoplano per le foto mi costa 25.000 euro. Posso fatturare 55.000 euro e avere un guadagno di 30.000? o devo fatturare 30.000 e accontentarmi del guadagno di 5.000 per quell anno?
- posso avere dipendenti occasionali per il fotoritocco?
- posso usare materiale (macchina fotografica) che ho acquistato prima di aprire partita iva? o devo comprarne una "tracciabile" con fattura a nome della ditta?
- quanto chiede un commercialista onesto per una ditta di questo genere annualmente?
- posso usare una stanza di casa mia come studio fotografico? o deve essere un immobile adibito a fini commerciali?
Ringrazio chiunque voglia aiutarmi!
Buona giornata
Igor
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Buongiorno @sharky
Da cio che scrive si nota subito varie imprecisioni e anche informazioni fiscali non piu esistenti o antiquate dunque primo consiglio si rivolga presso un commercialista o esperto fiscale per capire ogni aspetto fiscale dato che ha scritto varie parti fiscali non piu valide o abrogate.
Rispondo alle sue domande:
- Il regime dei minimi non esiste piu è stato abrogato e dal 2016 potra aderire solo al regime forfetario che è molto diverso dal regime dei minimi, se il suo contratto di lavoro dipentente non pone divieti puo aprire partita iva ma dovra prima verificare il suo contratto di lavoro dipendente se lo permette.
- E' una scelta molto complessa da valutare, il posto dipendente è una garanzia e riceve il netto, da autoronomo ha tutte le imposte e inps da pagarsi e sono parecchio dunque è una risposta che va valutata con con attenzione, rimanendo dipendente non dovra pagare inps in quanto puo chiudere esonero e sono circa 3700 annuali di mininale (se artigiano o commerciante).
- Il regime forfetario prevede dei massimali incassabili variabili a secondo il tipo di attivita dunque non per tutti i tipi di attivita è 30.000, in alcuni casi è anche 50.000 dunque va valutato bene il codice attivita che si attivera per sapare quale massimale avra.
- Non sono valutabili, orientativamente uno studio commerciale puo richiedere 500-1000 euro l'anno di assistenza contabile (dipende anche dalla sua preparazione e dal tempo che lei impieghera per capire i vari aspetti fiscali), se è dipendente puo chiedere esonero dal pagamento inps, se non è dipendente full time invece dovra pagare circa 3700 fissi l'anno + 23% se il suo reddito supera i 15.500 euro (per gli artigiani e commercianti), per i primi 5 anni di attivita puo aderire all'agevolazione per pagare il 5% di imposte (no iva, no irap, no addizionali, no irpef).
- Se lavora come dipendente full time puo chiedere esonero del pagamento inps in quanto dipendente in alternativa puo avere una riduzione, dipende dal tipo di azienda che aprira se è libero professionista o azienda.
- Il regime forfetario non permette di scaricare nulla ad eccezione dell'inps pagata, sono previste gia le tabelle sulle spese che vengono calcolate con delle % dunque non scarica nessun acquisto e nessuna spesa. Dunque tutte le spese sono a suo carico e non riducono il reddito che viene calcolato con delle percentuali prestabilite.
- Idem come sopra non si scaricano gli acquisti dunque tutto cio che incassa diventa reddito e non si riduce con gli acquisti.
- Col regime forfetario si puo avere collaboratori fino ad un massimo di 5000 euro annuali o in alternativa puo avere collaboratori occasionali (prestazioni occasionali).
- Certamente si, non è obbligato a ricomprare gli attrezzi da lavoro se puo utilizzare quelli gia in suo possesso.
- Dipende dallo studio ma per un regime forfetario un 500-1000 euro varia a secondo il numero dei documenti che avra e al tempo che impieghera per assisterla e spiegarle i vari adempimenti.
- Si puo usarla tranquillamente, basta che comunica che la sede fiscale è la sua residenza.
Come puo capire ho fatto un riassunto, per approfondire tutte le sue domande occorrerebbero ore dunque ho cercato di scriverle un riassunto.
Le consiglio di rivolgersi ad un esperto fiscale per approfondire i vari punti di domanda.
Un Saluto
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Grazie mille! Gentilissimo e molto chiaro.
In sostanza (in modo molto sintetizzato), se faccio questo passo e tutto va male, (ergo: 0 fatture, niente lavoro) avró dei costi indicativametne di 500 euro compreso tutto, a patto che mantengo il lavoro attuale FULL TIME e che non guadagno nel lavoro attuale più di 30.000 euro...
se invece decido di lavorare qui part time, o di licenziarmi, avró un costo fisso di circa 3.000 euro. (sempre valutando che tutto va male)
Mi interessa sapere principalmente cosa rischio se non vendo. il peggio che puo capitarmi.
Grazie!
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Buongiorno @sharky
Dipende dal tipo di inquadramento che le aprira il suo commercialista.
Esistono delle differenze tra azienda commerciale (venditori) - azienda artigiana (chi lavora manualmente) - professionista.
Azienda commerciale paga inps commercianti che prevede il pagamento fisso di 3700 annuali (anche se si è un perdita)
Azienda artigiana paga inps artigiani che prevede il pagamento fisso di 3700 annuali (anche se si è un perdita)
Professionista paga inps senza importi fissi con percentuale 27.72%I commercianti e artigiani che aderiscono al regime forfetario possono chiedere la riduzione del importo inps da pagare del 35% e dunque pagheranno circa 2600 euro fissi annuali anziche 3700, i professionisti invece non hanno questa agevolazione.
La cosa da valutare bene è se l'attivita di fotografo è artigiana o commerciale o professionale ci sono vari pareri diversi dunque a secondo il modo in cui venga inquadrata ci sono differenze.
- Fotografo che vende foto spesso viene inquadrato come commerciante
- Fotografo che elabora foto al computer (fotomontaggio, ritocco, crea galerie etc..) spesso viene inquadrato come artigiano
- Fotografo che effettua servizi fotografici spesso viene inquadrato come professionista
Se rimane dipendente full time e apre come azienda commerciale o artigiana puo chiedere esonero dal pagamento inps in quanto li paga il suo datore di lavoro
Se non è dipendente e apre come azienda commerciale o artigiana paghera da 2600 a 3700 euro di inps minimale fino a 15.500 di reddito (2600 se è forfetario e richiede l'agevolazione, 3700 se non richiede agevolazione)
Se è professionista paghera il 27.72% di inps senza cifre minime dunque se non ha fatturato non paghera inps.
Il regime forfetario è un regime semplificato dunque i costi contabili non sono alti, per pochi documenti l'anno anche 400-500 euro annuali spesso sono sufficienti a livello di contabilita, dipende in ogni caso dallo studio commerciale che la segue.
Importante: I valori che le ho indicato sono approssimativi i valori precisi li trovera nelle circolari inps aggiornate.
Potrebbero esserci aspetti da valutare con un esperto come i limiti per accesso al regime forfetario, la possibile esistenza nel suo contratto di lavoro del divieto di concorrenza e tanti aspetti fiscali che sono un esperto fiscale che svolge questo lavoro puo conoscere, i miei sono semplici pareri.
Un Saluto