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Cercasi chiarimenti a dubbi di una Partita Iva in erba
Salve a tutti,
spero di aver scelto il posto giusto per trovare risposta ad alcuni dei dubbi che mi assillano da questi giorni:Il background:
Sono un consulente informatico che ha aperto partita iva come ditta individuale e iva ordinaria il 1/4/2016.Dubbio teorico: Il mio commercialista (ex tra poco), a mio quesito sul perché mi abbia aperto la partita iva come "ditta individuale" e come "professionista" mi ha risposto così:
[INDENT]
Pur non essendo previsto un albo professionale, l?attività resta attratta tra quelle di tipo intellettuale e, quindi, per la stessa vale il principio di cassa; d?altronde ritengo che le fatture ti saranno pagate entro breve termine dalla loro emissione per cui anche sotto il profilo della diversità tra principio di competenza e di cassa non v?è alcuno sfasamento.
Per la categoria di prestazioni di tipo autonomo professionali non assistite da albo professionale esiste l?obbligo di iscrizione ad uno speciale regime previdenziale presso l?INPS con il quale sarai autorizzato ad applicare sulle tue fatture una maggiorazione del 4% (che il tuo cliente dovrà versarti) ma che poi dovrai riversare all?INPS ai tuoi fini pensionistici.
Sulle fatture che emetterai, inoltre, va applicata la ritenuta di acconto del 20% che recupererai in sede di dichiarazione dei redditi.
Per le imprese individuali di tipo imprenditoriali (quindi non professionali) non va applicata la maggiorazione Inps del 4%, ma si pagano contributi fissi annuali nella misura di circa 3.500 euro che saranno destinati ai fini previdenziali. Inoltre non è prevista la ritenuta di acconto del 20%.
Quindi, come vedi, la tua è da considerarsi effettivamente un?attività di tipo autonomo con prestazioni di natura intellettuale e non di impresa.[/INDENT]
Un altra considerazione è che mi ha chiesto come onorario 1500? all'anno. Somma da più parti considerata esagerata per la mole di lavoro iniziale che io posso generare.Ergo ora sono in attesa di pagarli le sue spettanze e cambiare commercialista, ma nel frattempo mi sta venendo la paura di incorrere in sanzioni o altro per non aver fatto eventuali adempimenti per questo periodo in cui mi trovo scoperto e non ho un comercialista che mi gestisce.
Visto che ho emesso le mie prime tre fatture rispettivamente il 06/06/2016, 20/06/2016 ed il 05/07/2016 e a lui non l'ho spedite, ergo non le ha registrate sui libri contabili, chiedo consigli a voi su come muovermi correttamente per non incorrere in sanzioni o inadempimenti.
Altro dubbio: nel cambiare commercialista, il vecchio commercialista oltre alla sua parcella, deve rilasciare o avviare qualche procedura?
Devo ancora capire come accedere al Fisco Online, visto presumo che l'iscrizione l'abbia fatta come intermediario il mio commercialista.
Ringrazio sentitamente chi mi risponderà.
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Ciao AnthonyConsulenteIT e benvenuto nel forum,
sinceramente non ho capito perché intendi cambiare commercialista, forse per l'onorario elevato?
Essendo nel regime ordinario ti converrebbe cercarne subito un altro per adempiere "l'ordinaria amministrazione" che per il tuo regime fiscale risulta essere abbastanza complessa.
In caso di cambio, al massimo dovrai cambiare il depositario delle scritture contabili se questo risultasse essere il vecchio commercialista.
Saluti
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Grazie dell'accoglienza!
L'onorario elevato è la principale bussola che mi ha fatto propendere per il cambiamento: Per il volume d'affari che sto generando attualmente mi sembra troppo esagerato
Un altra causa è stata una generale sensazione di non aver il totale e consapevolezza sulle scritture contabili e di quello che lui fa per me.
Nel senso che mi ha fatto tutto lui all'apertura e poi aspettava le mie fatture e basta.
Sono io stesso che informandomi autononamente, visto che ora sto studiando tutta la materia, mi sono iscritto alla gestione separata dell'inps, ho richiesto l'account all'agenizia delle entrate (cosa che mi poteva dire pure lui prima), ho appreso della necessità di essere iscritto nel VIES per operazioni EXTRA UE (che recentemente ho fatto: ho emesso una fattura d'acconto nei confronti della Svizzera).
Mi sono sentito abbandonato a me stesso.
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Va bene è assolutamente legittimo cambiare!
Come ti dicevo ti converrebbe trovarne subito un altro visto il tipo di attività che svolgi.
Un saluto
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Ciao Ascariello,
volevo chiederti lumi su una questione. Le mie fatture che ho emesso 06/06/2016, 20/06/2016 ed il 05/07/2016 e di cui non ho potuto versare l'iva con la modalità del versamento mensile in quanto ero sprovvisto di commercialista, può essere regolata senza incorrere in sanzioni scegliendo la modalità di versamento trimestrale ora che la dò in gestione al nuovo commercialista?Grazie ancora.
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Buonasera
Perche ha aperto partita iva in regime ordinario e non in regime forfetario che le permetteva oltre ad un risparmio fiscale elevato anche una contabilita semplificata ?
Sono un consulente informatico che ha aperto partita iva come ditta individuale e iva ordinaria il 1/4/2016.
Saluti
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Dietro consiglio del commercialista. Sono partito con conoscenze molto basilari sotto questo ambito. Solo ora mi sto informando meglio autonomamente anche grazie a questo forum.
@guadagnaeuro said:
Buonasera
Perche ha aperto partita iva in regime ordinario e non in regime forfetario che le permetteva oltre ad un risparmio fiscale elevato anche una contabilita semplificata ?
Saluti
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Buonasera @AnthonyConsulenteIT
Non capisco la sua ultima risposta, sicuramente in sede di apertura di partita iva se si hanno i requisiti si richiede adesione al regime agevolato definito forfetario e si hanno notevoli vantaggi fiscali e amministrativi, ad esempio non avrebbe iva da applicare in fattura dunque non ha tutti gli adempimenti relativi iva aderendo al regime forfetario, non ha studi di settore, la contabilita è molto ridotta, non ha irap e ci sono tantissime agevolazioni.
Non vedo il motivo per aprire in regime ordinario (se non solo per spendere 3 volte di contabilita ogni anno dati i numerosi adempiomenti previsti), anche perche se perde i requisiti accede al regime ordinario dall'anno successivo dunque è quasi sempre consigliabile aprire partita iva in regime forfetario.
Saluti
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Semplicemente il mio commercialista mi ha consigliato male a quanto pare. E' possibile attivare questo regime oppure è troppo tardi?
@guadagnaeuro said:
Buonasera @AnthonyConsulenteIT
Non capisco la sua ultima risposta, sicuramente in sede di apertura di partita iva se si hanno i requisiti si richiede adesione al regime agevolato definito forfetario e si hanno notevoli vantaggi fiscali e amministrativi, ad esempio non avrebbe iva da applicare in fattura dunque non ha tutti gli adempimenti relativi iva aderendo al regime forfetario, non ha studi di settore, la contabilita è molto ridotta, non ha irap e ci sono tantissime agevolazioni.
Non vedo il motivo per aprire in regime ordinario (se non solo per spendere 3 volte di contabilita ogni anno dati i numerosi adempiomenti previsti), anche perche se perde i requisiti accede al regime ordinario dall'anno successivo dunque è quasi sempre consigliabile aprire partita iva in regime forfetario.
Saluti
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Buonasera @AnthonyConsulenteIT
Il regime forfetario è un regime naturale cioe avendone i requisiti si accede in automatico e predeve numerose agevolazioni.
Da cio che ho letto vale il comportamento concludente, cioe se lei applica iva in fattura manifesta la volonta di aderire al regime ordinario (ricordiamo che è il regime con la piu alta tassazione e col maggiore numero di adempimenti), in caso contrario invece accedeva in automatico al regime forfetario, questo ovviamente se ne ha i requisiti.
Il regime forfetario prevede per le nuove attivita per i primi 5 anni un'unica imposta al 5%, dopo 5 anni passera al 15% e non ci sono altre imposte da versare, non prevede iva, irap, addzionali regionali e comunali, irpef, studi di settore e richiede solo di conservare e numerare a penna le fatture.
A differenza di altri regimi le imposte di calcolano a forfait cioe con una % prestabilita in base al settore dell'attivita dunque in base al fatturato incassato, si deduce forfettariamente una % e sul resto si pagano le imposte.
A mio avviso non puo accedere al regime forfetario adesso in quanto ha messo fatture con iva manifestando di voler aderire al regime ordinario, forse (ma di consulti con un professionasta) potrebbe stornare le vecchie fatture con nota di credito e riemetterle senza iva con apposita dicitura del regime forfetario (questo previa verifica se ha tutti i requisiti per aderirvi, in caso affermativo tutti accedono in automatico al regime forfetario salvo comportamento concludente contrario ovvero applicazione iva in fattura per manifestare scelta di preferenza di regime con iva).
Ovviamente valuti molto bene il tutto se fattibile (storno vecchie fatture e riemissione in regime forfetario) e valuti se ha tutti i requisiti per accedervi, altrimenti dovra rimanere in regime ordinario.
E' sottointeso che il mio è solo un parere personale, data l'enorme complessita della materia per le decisioni importanti si faccia seguire da un bravo professionista.
Un Saluto
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Ti ringrazio moltissimo del tuo parere. Mi consulterò su questo argomento col mio nuovo consulente fiscale che vedrò la prox settimana. Approfittando dei tuoi preziosi consigli sai per caso illuminarmi su questo dubbio che ho posto nei msg precedenti?
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"Le mie fatture che ho emesso 06/06/2016, 20/06/2016 ed il 05/07/2016 e di cui non ho potuto versare l'iva con la modalità del versamento mensile in quanto ero sprovvisto di commercialista, può essere regolata senza incorrere in sanzioni scegliendo la modalità di versamento trimestrale ora che la dò in gestione al nuovo commercialista?"
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A.****
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Buonasera
Ti lascio la pagina ufficiale dell'Ade dove spiega il versamento iva (io al momento non ho approfondito questo argomento)
Dunque sembrerebbe che si puo versare iva trimestralmente purche si abbia il volume d'affari entro il limite aggiungendo 1% di interessi, la scadenza è 16/08 del trimestre.
Un Saluto
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Dipende anche dalla modalità di versamento dell'Iva periodica precedente.
Se queste sono state le prime fatture puoi versare trimestralmente.
Un saluto