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Socio si SNC abbandona la società per dedicarsi ad altra attività causa crisi settore
Salve, siamo una SNC che si occupa di assistenza tecnica, con 4 soci al 25%, costituita a nuovo il 03/04/2006 con ripartizione di quote ma in essere dal 1977. Uno dei soci dal 02/02/2016 non si presenta più al lavoro perché si è dedicato a tutt'altra attività (circolo di tennis con annesso ristorante). La società ha un debito di circa 43.000 euro di liquidazione da pagare il prossimo anno, due conti bancari in rosso o quasi, debiti verso fornitori che non sono coperti da crediti in essere ad oggi.
Fino ad ora il socio che ha abbandonato la società ha solo espresso verbalmente e poi seguito da fatti, il suo, diciamo recesso dalla società senza il ns consenso e di fatto senza "giusta causa" non ci son stati litigi o richiesta ns di abbandono, ma l'unica motivazione che non gli basta il compenso/utili causa crisi, nettamente calati. Quindi ad oggi non ha ancora adempiuto l'obbligo contrattuale di inviare raccomanda con preavviso di 4 mesi come scritto sull'atto notarile del 2006.
Problema, ora si presenta con una richiesta di liquidazione della quota pari a 60.000 euro ricavata da un suo sedicente commercialista sulla base del bilancio degli ultimi 4 anni, senza tenere conto dei debiti verso terzi-liquidazione dipendente-banche-creditori senza considerare le prospettive della società (ultimo bilancio chiuso con un utile di 65000 euro). Al 31/21/2015 abbiamo perso un importante contratto di assistenza che pesava per circa il 30 % del fatturato.
Ho fatto stimare da un Dottore Commercialista il valore della società tenuto conto di tutto anche delle prospettive e ne risulta un valore max per quota di 5-6.000 euro. La domanda è può un socio che abbandona "senza giusta causa" come sopra una società pretendere di essere liquidato e in modo non congruo ? Che azioni dobbiamo/possiamo intraprendere per tutelare la società e il patrimonio personale dei soci? Non abbiamo intenzione di sborsare altri soldi per una società già pagata troppo 10 anni fà e che oggi non vale più quei soldi. Si pensi che nel 2006 avevamo contratti di assistenza che il solo lavoro delle garanzie portava ad una rimanenza di 100.000 euro ad oggi questi sono appena 20.000 euro
grazie in anticipo
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@MANUEVA said:
Salve, siamo una SNC che si occupa di assistenza tecnica, con 4 soci al 25%, costituita a nuovo il 03/04/2006 con ripartizione di quote ma in essere dal 1977. Uno dei soci dal 02/02/2016 non si presenta più al lavoro perché si è dedicato a tutt'altra attività (circolo di tennis con annesso ristorante). La società ha un debito di circa 43.000 euro di liquidazione da pagare il prossimo anno, due conti bancari in rosso o quasi, debiti verso fornitori che non sono coperti da crediti in essere ad oggi.
Fino ad ora il socio che ha abbandonato la società ha solo espresso verbalmente e poi seguito da fatti, il suo, diciamo recesso dalla società senza il ns consenso e di fatto senza "giusta causa" non ci son stati litigi o richiesta ns di abbandono, ma l'unica motivazione che non gli basta il compenso/utili causa crisi, nettamente calati. Quindi ad oggi non ha ancora adempiuto l'obbligo contrattuale di inviare raccomanda con preavviso di 4 mesi come scritto sull'atto notarile del 2006.
Problema, ora si presenta con una richiesta di liquidazione della quota pari a 60.000 euro ricavata da un suo sedicente commercialista sulla base del bilancio degli ultimi 4 anni, senza tenere conto dei debiti verso terzi-liquidazione dipendente-banche-creditori senza considerare le prospettive della società (ultimo bilancio chiuso con un utile di 65000 euro). Al 31/21/2015 abbiamo perso un importante contratto di assistenza che pesava per circa il 30 % del fatturato.
Ho fatto stimare da un Dottore Commercialista il valore della società tenuto conto di tutto anche delle prospettive e ne risulta un valore max per quota di 5-6.000 euro. La domanda è può un socio che abbandona "senza giusta causa" come sopra una società pretendere di essere liquidato e in modo non congruo ? Che azioni dobbiamo/possiamo intraprendere per tutelare la società e il patrimonio personale dei soci? Non abbiamo intenzione di sborsare altri soldi per una società già pagata troppo 10 anni fà e che oggi non vale più quei soldi. Si pensi che nel 2006 avevamo contratti di assistenza che il solo lavoro delle garanzie portava ad una rimanenza di 100.000 euro ad oggi questi sono appena 20.000 euro
grazie in anticipo
ciao manu
dunque
voi potete escludere dalla societa il socio receduto senza giusta causa ma non potete negargli il diritto alla liquidazione della propria quota
Potete mettergli i bastoni tra le ruote potendo modificare i criteri e le modalita di liquidazione della sua quota potete liquidargli una somma in denaro pari all'intero o parziale valore del bene che ad es lo stesso ha conferito in società
Attenzione se non lo liquidate potrebbe chiedere a voi il risarcimento dei danni con interessi
Resto a disposizione
mich
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Ok grazie mich78
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@MANUEVA said:
Ok grazie mich78
fammi sapere gli sviluppi
in bocca al lupo
mich
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lunedi 13 abbiamo il primo vero incontro faccia a faccia dopo 4 mesi, ovvio che non intendiamo pagare un valore non reale
grazie
a presto
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Così come lui si è fatto fare i conti dal suo commercialista amico, anche voi fateveli fare dal vostro commercialista. Quando un socio viene liquidato ci sono calcoli e prassi ben precisi da fare per ottenere ciò che si desidera trovare, all'incontro fate presenziare anche il commercialista.
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si infatti al fine che non contesti che il nostro attuale commercialista che pago sia di parte, ho incaricato un terzo Dottore Commercialista di fare una relazione del valore al 31/12/15 e attuale prospettico in base al fatturato di questi mesi nettamente calato e lunedì 13 ci incontriamo in studio da quest'ultimo e sarà Lui ad esporre il valore ( non ho idea di cosa mi costerà ...)
grazie ghughi