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Fattura estera e vies
Salve, mi è stato detto che per fare fatture estere devo avere la vat e l ho fatta fare dal commercialista, costo 50 euro. Ora il commercialista mi ha detto He vuole 50 euro ogni trimestre che presenta le fatture. Vi risulta valida tale richiesta? Considerate che io già pago mensilmente.
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Buonasera
Ogni professionista stipula col proprio cliente un preventivo con gli adempimenti compresi e gli adempimenti non compresi nel preventivo.
Nel suo caso ha dovuto sostenere la pratica di iscrizione al vies ed è corretto che si iscriva al vies per vendere o acquistare in Europa.
Con l'iscrizione al vies la sua partita iva diventa comuinitaria e dunque abilitata alle operazioni in Europa.
Ogni 3 mesi dovra presentare i modelli intrastat e dunque il suo commercialista le ha chiesto un integrazione al vecchio preventivo che non comprendeva agli adempimenti del vies (in quanto neppure era iscritto).
A mio parere è corretto, in alternativa si puo fare presentare un nuovo preventivo per la contabilita comprensivi degli adempimenti dell'intrastat (derivanti dall'iscrizione al vies).
Un Cordiale Saluto
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Salve, grazie per la risposta. Avrei altre due curiosita: cosa fa precisamente ogni tre mesi il commercialista? Intendo di diverso dal presentare fatture italiane. Inoltre, se dovessi fare fatture in America servirebbe dell altro?
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Buongiorno
Ogni 3 mesi il commercialiste presenta un adempimento chiamato intrastat che riguarda la tramissione delle operazioni effettuate in Europa, dunque chi ha rapporti con Europa ha degli adempimenti in piu, chi lavora solo con Italia non ha questo adempimento.
Inoltre potrebbe anche esserci esigenza della presentazione della comunicazione black list (alcuni paesi sono inseriti in una lista speciale e richiedono un adempimento per tali paesi).
Inoltre se vendera a privati in Europa ci sara un nuovo adempimenti con l''iscrizione al MOSS che richiede persino le tramissioni delle dichiarazioni IVA in Europa, è un adempimento nuovo di cui se ne parla poco ma è un onere pesante per le imprese che effettuano poche vendite in Europa.
Purtroppo la materia fiscale in Italia è cosi complessa e piena di adempimenti che è difficile per un contribuenti normale conoscerli tutti e questi tanti adempimenti spesso comportano errori o dimenticanze anche involontari che comportano sanzioni.
L'unica cosa da fare, è affidarsi a bravi commercialisti che conoscono questa materia a fondo.
Le mando un Cordiale Saluto
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Ok, grazie, gentilissimo. Dato quel che mi ha detto eviterò di vendere a privati a questo punto! Ma solo a ditte.
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Buongiorno
Il Moss a cio bisogna iscrivesi dal sito dell'agenzia delle entrate serve per far pagare iva nel paese del cliente, dunque se lei vende ad un privato europeo dovra applicare l'aliquota iva del paese del cliente e non iva italiana.
Questo è stato fatto per evitare che si traggano vantaggi acquistando in paesi dove iva è minima dunque dovendo applicare iva del paese del cliente in pratica il cliente non trae nessun vantaggio, fa prima ad acquistare nel suo paese.
Quando invece vende a ditte Europee applica "inversione contabile" (reverse exchange) e non applica iva in Fattura che la paghera il suo cliente nel suo paese.
Purtroppo dato che la materia fiscale è praticamente impossibile da conoscere per chi non lavora nel settore è sempre bene farsi seguire da un bravo professionista che lavorando nel settore fiscale conosce gli adempimenti ed è a conoscenza degli aggiornamenti.
Le mando un Cordiale Saluto