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    Partita iva e borse di studio

    Gentile esperto,

    di seguito una breve introduzione alla mia situazione e quindi il mio quesito:
    Ho vinto da poco un dottorato di ricerca in materia di General Management ma senza borsa ministeriale. Ho iniziato comunque il percorso e uno dei prof facenti parte del Board del dottorato mi ha proposto, per tirare a campare, una collaborazione con la società di consulenza all'interno della quale lavora. Per policy interne tale rapporto si è formalizzato con un contratto da prestatore di opera intellettuale e quindi con l'apertura della partita iva. Oggetto del contratto: parcella giornaliera delle mie prestazioni e un minimo di giornate garantite; nessun altra obbligazione. In questi giorni lo stesso prof mi ha portato a conoscenza di una borsa di studio emessa da una fondazione dello stesso ammontare di quella ministeriale (ma con impicazioni fiscali diverse, essendo fondazione rilasciano un cud). Ho letto il bando e segnalano che la borsa non è compatibile con qualsiasi tipo di contratto dipendente o da lavoratore autonomo. Queste condizioni devono sussistere per i tre anni di erogazione della borsa. Laddove si presentassero situazioni di incongruenza la commissione si riserva di richiedere la restituzione della borsa più le quote versate all'erario. Quello che mi chiedo è:
    -a differenza degli atenei non mettono dei paletti di reddito ma contrattuali non curandosi se io possa essere autonomo o meno.
    -l'oggetto della mia attività non limiterebbe la ricerca universitaria, anzi vertendo proprio sulle tematiche del progetto di ricerca diventa un'opportunità di osservazione delle implicazioni pratiche dell'impianto teorico che porto avanti.
    -Laddove decidessi di fare lo stesso domanda per la borsa come posso attivarmi per non incorrere in grane giudiziarie, premesso che il contratto che ho sottoscritto con la società ha validità di tre anni?
    -Soprattutto che strumenti puo avere la fondazione per verificare che io ho altro reddito ( se cosi si puo chiamare!)?
    -Per un quadro più chiaro di compatibilità la fondazione rimanda al regolamento di un altro ateneo che di seguito riporto:
    Ai dottorandi con reddito annuo personale complessivo non superiore a euro 15.000,00 (esclusi i redditi da lavoro autonomo percepiti occasionalmente), è conferita, ai sensi e con le modalità stabilite dalla normativa vigente, secondo l'ordine della graduatoria, una borsa di studio di importo lordo pari a euro 13.638,47.

    Visto che non ho un reddito e che vado avanti con un solo lavoro autonomo di 130 giornate all'anno (che su 365 è "molto occasionalmente") dovrei poter muovermi in tutta tranquillità.

    Chiedo scusa per essere stato lungo ma non ho altro modo per uscire da questa cosa. Sono un dottorando e soprattutto un dottorando in Italia...questi sono i nostri mezzi.
    Ringrazio in anticipo per l'attenzione che mi vorrete dedicare.