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Utenza telefonica fissa
Nel 2011, poco più di 4 anni fa, ho chiuso col telefono di casa. Archivio tutte le bollette pagate col RID e amen.
Sorpresa: ricevo in questi giorni cartella di società recupero crediti che mi chiede conto dell'ultima bolletta più sanzione più interessi più altro totale: che mazzata!Procedo a verifica ed in effetti l'ultima bolletta che pensavo di avere pagato direttamente col RID bancario non l'ho mai pagata semplicemente perché all'epoca avevo migrato il servizio su altra banca ma il servizio non è mai stato attivato (!)
Mi chiedo, ma l'operatore telefonico non poteva inviarmi un sollecito, una lettera, una mail, un sms, una qualsiasi cosa ad uno dei mie contatti fisici, telefonici o telematici in suo possesso prima di passare tutto al recupero creduti e dopo ben 4 anni?
Sarebbe giusto se venissero a chiedermi tutto quello che mi chiedono se avessi fatto orecchie da mercante anche ad un solo sollecito. C'è un modo per contestare tutto ciò per limitarsi a pagare una bolletta che se mi fosse stata semplicemente inviata di nuovo avrei pagato senz'altro?
Grazie
wil
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Recupero crediti = ruba galline.
Si ignora tutto fino al giorno dell'inginzione, che dovrà pervenire dalla ditta con cui si ha il "debito" la quale dovrà presentare la "raccomandata" con la quale mette in mora per il debitore stesso.
In mancanza sono tutte minacce, che volendo, se c'è una temporizzazione certa, cioè una raccomandata, da parte loro, si può procedere per estorsione.
I recupero crediti si vedono bene a non spedire documenti legalmente validi, per evitare la pena ed i danni.
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Grazie Lokken!
Quindi l'ingiunzione sarebbe stata valida solo se ad inviarmela fosse stato l'operatore telefonico?... Ma è legale inviare un'ingiunzione per una bolletta non pagata quattro anni fa e per la quale non è mai stato fatto un sollecito? Possibile che lo stato conceda un tempo così infinito agli operatori economici e sia così intransigente col cittadino?
Ripeto: io non ho mai ricevuto nessun sollecito di nessun tipo, nonostante l'operatore avesse tutti i recapiti di questo mondo: perché la legge consente di passare direttamente da una bolletta (che ricordo potrebbe essere smarrita dal postino essendo sicura alla stregua d'una cartolina) all'ingiunzione?
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Vedi Bene, loro non hanno ingiunto proprio niente, hanno** Minacciato**.
Solo il tribunale Civile ingiunge il pagamento. (ed il documento una volta formato è oneroso, visto che vi sono aspetti civili e penali gravi se c'è dissimulazione)
Lo stato, per gli operatori telefonici, ha imposto il vincolo del garante. Visto come si è sviluppata la faccenda si potrebbe scrivere al garante, oppure aspettare la prescrizione del credito. Niente raccomandate dal gestore, 5 anni e il credito non è più esigibile.
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Chiarissimo, Lokken! Ma nel frattempo mi è soggiunto un dubbio a complicare il tutto. Io ho cambiato residenza (di 80 metri!... un cambio di Via)... Se l'operatore m'avesse spedito qualcosa al vecchio indirizzo (e questo qualcosa fosse tornato al mittente per mia ovvia assenza), lo stesso potrebbe lamentare qualcosa a livello giuridico? Sarei imputabile di qualcosa tipo omissione di mancata comunicazione di cambio residenziale? Ma perché avrei dovuto poi comunicare un cambio di indirizzo ad un operatore che mi aveva già chiuso il servizio come da mia regolare richiesta?
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Funziona così:
Cambio di residenza dopo la chiusura del contratto --> problema loro.
Cambio di residenza in corso di contratto --> hai l'onere di comunicare la variazione.
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Perfetto!