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- Denuncia per diffamazione: cosa succede ora?
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@Lokken said:
bisogna vedere cosa c'è scritto nelle indagini, ammesso che siano state fatte.
Ma non è logico se mi hanno notificato un 415bis?
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No assolutamente, ora si gioca il processo.
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Non ci siamo capiti. Intendo che le indagini sono state concluse. Ora devo discutere con il legale la strategia difensiva... Anche in base alle accuse.. Io non so quali sono effettivamente!
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Le accuse contano poco, contano i verbali.
Quindi conta la memoria, se si hanno cose da dire "intelligenti" e non dichiarazioni controproducenti.
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Ho ricevuto oggi la lettera dell'avvocato che mi invita a contattarlo.
Peraltro siccome in settimana non posso andare dalla polizia locale per la notifica ho dovuto rimandare a lunedì prossimo, senza nessun tipo di urgenza a detta del vigile.
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Se non c'è urgenza il processo potrebbe non tenersi.
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Mah... Non sono così sicuro. Nella lettera l'avvocato parla di strategia difensiva.
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Invito sempre i clienti a diffidare da legali incompetenti:
Se il domicilio eletto è il proprio, se l'u. g. o la pg non notifica, il processo salta, e viene rinviato, rinvio su rinvio.
La notifica al legale, senza domicilio, è nulla o inesistente (dipende cosa "auto certifica" u.g.)Per prendere tempo questi sono dettagli Fondamentali.
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Non capisco... Io devo ancora firmare la notifica perché come dicevo non posso andare dalla polizia locale. Chiaro che fintanto che non leggo nulla non posso essere sicuro di ciò che riguarda.
Però la segretaria dell'avvocato mi ha detto che mi hanno notificato il 415bis.
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La signora in questione ha fatto ricorso a ben 3/4 archiaviazioni finché la procura di Roma ha rimandato tutto alle varie procure. La mia (Bergamo) è una delle più "efficienti" se così vogliamo dire. Mentre alcune delle altre hanno archiviato a loro volta, quella di BG ha proseguito e ora sarà fissato il processo.
L'avvocato mi ha consigliato di patteggiare o al massimo tentare un rito perché non ci sarebbe nulla da contestare e difendere.
Nella migliore delle ipotesi mi daranno qualche mese con la condizionale è 2-3 mila euro di risarcimento. Se va male rischio anche 15-20 mila euro di risarcimento. Dipenderà dal giudice ovviamente.
Se la controparte non dovesse presentarsi, tanto meglio. Ma lui dice che essendo una persona che non ha problemi di risorse economiche potrebbe essere assistita da uno studio molto grosso con appoggi in tutte le procure. Quindi un avvocato ci sarebbe...
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Come ho consigliato, prendere tempo, grazie ad una profonda conoscenza del codice.
Per lo meno nel penale, non si rischia una condanna inutile. Quasi sicuramente nel civile si dovrà pagare.
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Per ora attendiamo la notifica del processo. Poi valuteremo meglio cosa fare.
Il fascicolo è di oltre 200 pagine perché come dicevo sono coinvolte numerose persone.
La speranza è che la controparte non si presenti per sperare magari nell'assoluzione in caso di giudice ben disposto. Ma l'avvocato non ci spera molto perché appunto la persona probabilmente ha molte risorse.
Inutile dire che il vero problema è il risarcimento...
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Ma difatti, io non ho mai capito come agisca la Polpost.
Io stesso ho denunciato più di tre anni fa per un reato perpetrato online, denuncia verso ignoti anche se ho fornito dettagli precisi.
Beh, per ora nulla.Spiegatemi una cosa, scusate:
quando e perchè la Polpost dà seguito a querele?Da quanto ho capito, solitamente la presenza di un avvocato velocizza e permette di ottenere riscontri.
La stessa querela, formulata con tutti i crismi del caso, porta a maggiori risultati, rispetto ad una querela redatta meramente dal poliziotto.Che mi dite in merito?
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Perchè "boldrino" non sei seguito da un buon legale, o non ti segue nessuno.
Ci sono migliaia di finezze in questi processi, dalla formazione alla sentenza.
Ora con la depenalizzazione il pm, infatti può richiedere l'archiviazione 4-5 volte e succede spesso che il 408 non venga comunicato alcunché. I tempi si dilatano ed il cittadino impazzisce, mollando il tutto.
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Buon pomeriggio.
Dopo 3 anni (circa) è arrivata la notifica con la data del processo.
In realtà anche stavolta non ero in casa quando è passata la polizia locale per notificarmi l'atto. Allora ho chiamato l'avvocato che mi ha confermato che mi ha spedito una lettera (che ancora devo ricevere) in merito.
Processo fissato l'8 gennaio 2019.
Settimana prossima ho appuntamento con l'avvocato e mi ha anticipato per telefono che bisognerà valutare il da farsi, considerando anche l'idea di scrivere all'avvocato della querelante per trovare un accordo.
Dunque mi pare di aver capito che facendo così evito il processo (se ovviamente accetta l'accordo, ma lo stesso legale mi ha detto che gli è già capitato con un altro querelato).
Speriamo bene, almeno da evitare la condanna che non è mai un piacere avere sulla fedina penale...
Vi terrò aggiornati, se vi fa piacere, anche per aiutare chiunque si trovi in situazioni analoghe.
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Se il querelante ritira la querela, il reato si estingue e il processo muore. Verrai prosciolto.
Credo in realtà di poterti dire di star tranquillo, perché se il fatto è stato nel 2012, e la vittima ne è venuta a conoscenza immediatamente, nel 2019 saranno passati ben 7 anni e il reato si prescrive in 7 anni e mezzo. Anche nel caso in cui non si riesca ad addivenire ad un accordo, il tuo avvocato dovrebbe riuscire agevolmente a dilatare ancora un altro pochino i tempi di un processo che palesemente non è in cima alle priorità della magistratura, e pervenire ugualmente ad un proscioglimento per intervenuta prescrizione. Ma non basta: qualora la parte offesa non volesse - caparbiamente - accettare l'accordo o facesse richieste esorbitanti, da agosto 2017 è possibile invocare l'articolo 162-ter del codice penale (estinzione del reato a querela remittibile a seguito di condotte riparatorie) e procedere ad un'offerta risarcitoria dinanzi al giudice; se questi la ritiene congrua, a prescindere dal fatto che sia accettata o no dall'offeso, il giudice dichiara con sentenza estinto il reato, il processo muore, l'imputato viene prosciolto. La ratio di questo nuovo istituto è proprio quella di sbarazzarsi rapidamente di tutti quei processi in cui le parti non riescono ad accordarsi per un capriccio punitivo irragionevole del querelante, anche a fronte della possibilità di un risarcimento transattivo.Direi che puoi stare tranquillo, in ogni caso sarà intaccato solo il portafogli e non la fedina penale. Mi dispiace che tu debba aver passato 6 anni convivendo con questo problema, rovinandoti la tranquillità per una fesseria, purtroppo è la giustizia italiana. In bocca al lupo.
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Grazie per la risposta.
Purtroppo credo che per la prescrizione sia un pelo presto perché la querela risale a settembre 2012 (o agosto, non ricordo con precisione), quindi bisognerebbe arrivare almeno ai primi mesi del 2020.Per il resto, rimango fiducioso nel poter venire ad un accordo con la querelante, sapendo che comunque da un esborso di soldi non ci si scappa, ma potendo evitare condanna più eventuale e quasi certo processo civile per il risarcimento, appunto.
Piuttosto sono preoccupato dalla cifra di tale accordo. Dite che potrà essere elevata? Capisco che non si possa sapere con certezza, perché ogni caso è a sé, però a grandi linee? 1.000? 5.000? 10.000?
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Posso chiederti se ti hanno spiegato il perché sia passato così tanto tempo tra la querela e le altre fasi (se non sbaglio parli di anni) ? È la prassi o ci sono stati motivi che hanno rallentato.
Grazie e in bocca al lupo per la tua vicenda
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Allora...
Il fatto risale alla seconda metà del 2012 (agosto o settembre, non ricordo).
Convocazione della Postale a marzo 2014, fine indagini a maggio 2015 e ora a marzo 2018 data dell?udienza.L?avvocato nel 2015 mi aveva detto che ci sarebbero voluti diversi mesi, ma io effettivamente pensavo che nel giro di 1 anno si arrivava ad una conclusione. Invece ne sono passati 3.
Sicuramente chiederò direttamente a lui cosa ne pensa. Magari il tribunale aveva altre priorità. Non saprei.
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@tc88 said:
Allora...
Il fatto risale alla seconda metà del 2012 (agosto o settembre, non ricordo).
Convocazione della Postale a marzo 2014, fine indagini a maggio 2015 e ora a marzo 2018 data dell?udienza.L?avvocato nel 2015 mi aveva detto che ci sarebbero voluti diversi mesi, ma io effettivamente pensavo che nel giro di 1 anno si arrivava ad una conclusione. Invece ne sono passati 3.
Sicuramente chiederò direttamente a lui cosa ne pensa. Magari il tribunale aveva altre priorità. Non saprei.Posso chiederti la cortesia di scrivere qui nel caso ti dessero una spiegazione in merito?
Sono interessata ai tempi dell'evoluzione di una querela.
(io sapevo che può essere sporta entro 3 mesi dal fatto e che le indagini non possono durare più di 6 mesi tranne casi particolari)
Grazie ancora