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Salute di mia mamma e amministrazione di sostegno
Buongiorno,
avrei bisogno di un consiglio, prima di mettermi in moto per altre vie, più che altro avrei bisogno di un consiglio su come procedere.
Mia mamma, a seguito di un incidente, ha sviluppato una invalidità progressiva che ora, a 67 anni, è divenuta totale. Essendo figlia unica, abbiamo preso una badante a tempo pieno per assisterla in quanto non è in grado di effettuare neanche le manovre più elementari per la sopravvivenza. Riesce però a muovere la sua sedia a rotelle con le mani.
Circa due anni fa mio padre ha ottenuto l'amministrazione di sostegno dei suoi beni e a Dicembre 2013 mi sono sposata, andando a vivere a circa 30 km di distanza con mio marito. Sono comunque molto presente, ma, anche per ragioni lavorative, non 24 ore al giorno, e tutto quello che le viene fatto, a livello sanitario, è integralmente per mio impegno.
Da allora, progressivamente, ho la netta percezione che mio padre non si stia occupando correttamente né della salute, né dei beni di mia mamma, a scapito di essa e a solo vantaggio suo e delle sue scelte. Non si occupa dei suoi problemi sanitari, le sottrae la badante per sue mansioni anche per giornate intere, rischiando la caduta a terra di mia mamma la quale, avendo una malattia degenerativa cerebrale, non è più in grado di valutare i pericoli che potrebbe trovare davanti con la sua sedia a rotelle, soprattutto in bagno o sulle scale. Non conosce l'elenco delle medicine che prende (e non lo vuole conoscere), sono io che la accompagno in ambulanza in ospedale per le evenienze (lui è in pensione e in ottimo stato di salute), dedicando tutto il suo tempo allo svolgimento dei suoi hobby e delle sue passioni, a volte discutibili sia dal punto di vista economico che morale, molto spesso attingendo dai fondi di mia madre, escogitando motivazioni apparentemente valide che ne giustifichino il prelievo.
A suo tempo acconsentii io per prima all'intera faccenda, in quanto ero certa che il tutto si sarebbe svolto nel migliore dei modi, ma ad oggi non ho la possibilità di controllare il suo operato, occultandomi tutto quello che potrei o dovrei vedere, osservo una situazione di assistenza sanitaria decisamente inadatta e preoccupante e vengo aggredita quando lo faccio notare.
In parole povere, ho la netta sensazione che in mia assenza (ma anche in mia presenza...) mia madre sia abbandonata a sé stessa e mio padre si occupi solo di trarre profitto diretto dal suo capitale, anche a scapito della sua salute.
Alle mie gentili rimostranze su questo ultimo punto (ovvero parlo con lui solo delle mie perplessità sulle cure sanitarie), lui si altera e mi azzittisce. Non saprei dunque come fare per assicurare a mia madre delle condizioni di vita adeguate al suo stato, di assistenza e di cura, senza aprire una guerra in famiglia.
Grazie a chi mi risponderà.
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Buongiorno, scusate, qualcuno sa dirmi qualcosa?
Grazie mille...scusate ma sono molto tesa.
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Se le cose stanno come indicato mi rivolgerei al giudice....