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Pagamenti a cavallo d'anno
Buongiorno,
un cliente mi deve pagare un lavoro terminato a inizio dicembre per il quale ho emesso una pro forma con l'importo. Ho intuito però che il cliente mi pagherà a gennaio, ma io ho bisogno di far rientrare il compenso in quest'anno.
Io sono nei minimi e leggendo in internet ho visto che funzionando per cassa, i soldi ricevuti dopo il 31/12 devono essere considerati nell'anno successivo.Mi chiedevo... invece di farmi fare un bonifico a gennaio (come faccio di solito), potrei farmi dare un assegno datato dicembre che poi incasserò a gennaio, così da far rientrare quei soldi in quest'anno.
E' una soluzione che funziona? e soprattutto è fattibile e legale?
Grazie molte
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Buonasera
Le do solo un parere, ovviamente andra confermato da un commercialista, il mio è solo un parere.
Da cio che leggo nei forum fiscali vale ai fini di del conteggio del periodo di cassa la data contabile indicata in estratto conto che rappresenta la data nella quale lei è a conoscenza della disponibilita in estratto conto e NON la valuta (che è la data da cui la banca conteggia gli interessi) dunque a mio avviso anche se incassa assegni verranno ricompresi nel periodo di cassa indicato nella data contabile e dunque quando le verranno accreditati in estratto conto.Mesi fa andai alla ricerca proprio delle regole per determinare l'incasso dei movimenti in estratto conto e la legge dice che vale ai fini dell'individuazione il periodo indicato in estratto conto come "data contabile" e non la valuta e nel suo caso assumerebbe come data contabile il giorno nel quale l'assegno le viene accreditato.
Dunque secondo me il periodo di cassa sara la data contabile in e/c che poi non è altro che la data nella quale gli assegni le verranno accreditati nel suo c/c.
Ripeto il mio è solo un parere, ma dato che leggo e studio parecchia materia fiscale (per passione principalmente) le ho riportato cio che ho appreso per un caso simile il suo.
Le mando un Cordiale Saluto
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Buonasera, intanto grazie per la risposta.
Premetto che sono ignorante in materia, ma seguendo la logica sono d'accordo con lei: perché un bonifico è conteggiato da quando i soldi sono disponibili (utilizzabili) sul conto, mentre per l'assegno vale la data di rilascio (assegno che potrebbe essere incassato anche dopo n° mesi)?
Il suo ragionamento non fa una piega, ma ho sempre più il sospetto che la materia fiscale sia tutt'altro che logica...L'escamotage infatti mi veniva da vari siti e forum che riportavano un chiarimento dell'Ade sulla questione,
Circolare del 23 giugno 2010, n. 38/E, al punto 3.3 (principio di cassa per reddito lavoratori autonomi)Cito:
- "I compensi pagati mediante assegno [bancario e circolare] devono considerarsi percepiti nel momento in cui il titolo di credito entra nella disponibilità del professionista, momento che si realizza con la consegna del titolo dal ricevente al committente. Non rileva, invece, ai fini della imputazione temporale del compenso al reddito del professionista, la circostanza che il versamento sul conto corrente del professionista percettore dell?assegno intervenga in un momento successivo o in un diverso periodo d'imposta."
"Nel caso di compensi pagati mediante bonifico bancario, si ritiene che ai fini della determinazione del reddito di lavoro autonomo il momento in cui il professionista consegue la effettiva disponibilità delle somme, debba essere individuato in quello in cui questi riceve l?accredito sul proprio conto corrente. Si tratta, tecnicamente, della cosiddetta ?data disponibile?, che indica il giorno a partire dal quale la somma di denaro accreditata può essere effettivamente utilizzata. Non assume rilievo, pertanto, né la data della valuta, ovvero quella da cui decorrono gli interessi, nè il momento in cui il dante causa emette l?ordine di bonifico né quello in cui la banca informa il professionista dell?avvenuto accredito."
*Quindi se non ho interpretato male:
Assegno -> vale la data di consegna del titolo al professionista e non rileva che il versamento sia successivo, anche in un diverso periodo d'imposta
Bonifico -> vale la data disponibilità sul conto, non la valutacioè ricevo l'assegno il 30 dicembre 2014, lo incasso in banca a gennaio/febbraio/.../ottobre 2015, il compenso rientra nell'anno d'imposta 2014.
bonifico effettuato dal cliente il 30 dicembre 2014, lo ricevo il 3 gennaio 2015, il compenso rientra nell'anno d'imposta 2015Ho interpretato bene?
Come si dimostra poi la consegna dell'assegno dal cliente al professionista? basta la data sull'assegno e la data della fattura?
Chiedo un commento anche ai saggi presenti sul forum, grazie.
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Buonasera
Dalle righe che ha scritto sembra (scrivo sembra perche il fisco in italia spesso è ambiguo e controverso anche) che abbia perfettamente ragione lei e l'assegno ha una modalita diversa del bonifico di conteggio della disponibilita.
Attendiamo una eventuale conferma da parte di un commercialista.
Un Cordiale Saluto
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Buongiorno, l'idea che mi son fatto è che fa fede il momento di utilizzabilità effettiva dei soldi.
Per il bonifico vale l'accredito reale sul conto, non valuta o l'ordine di pagamento perchè non potrei prelevare quei soldi;
l'assegno invece non ho bisogno di versarlo o riscuoterlo in banca, ma posso girarlo il minuto dopo che l'ho ricevuto.Comunque attendiamo conferma di un commercialista
Buone feste
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Buonasera a tutti,
non rileva il momento del versamento dell'assegno sul conto corrente ma bensì il momento della consegna al professionista.
Rileva la data dell'assegno per stabilire l'esatta data di emissione.
Saluti
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Grazie Dottore Cariello per il prezioso chiarimento, grazie ancora.
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Grazie molte
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Quindi è come da circolare dell'AdE. Conviene che mi faccio fare un assegno invece del bonifico e mi evita un po' di grane.
Grazie ascariello!