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I cartelloni pubblicitari sulle facciate dei condomini e Adsense
I commercialisti paiono concordi nel considerare redditi da obbligo di permettere i guadagni derivanti dall'affidare uno spazio della facciata dell'immobile proprio o condominiale ad una agenzia pubblicitaria che userà tale spazio per installare cartelloni pubblicitari.
Tale inquadramento deriva dalla valutazione che manchi una pluralità di attività volte allo svolgimento dell'attività d'impresa di vendita di spazi pubblicitari, non vendendo direttamente spazi pubblicitari ad una pluralità di soggetti per un numero ripetuto di volte nell'anno in un contesto organizzato per accogliere spazi pubblicitari. Si tratta invece di un immobile adibito ad altro - viverci - e di un contratto unico con un unico soggetto che si occupa lui in totale autonomia e propria organizzazione del reperimento ed affissione di pubblicità.
Tutto questo fa sì che non sia necessaria né partita iva, né iscrizione alla camera di commercio, né iscrizione all'INPS, e che i redditi vadano dichiarati nel modello 730 o Unico Mini come redditi diversi su cui andrà applicata semplicemente l'IRPEF.
Ora, dai commercialisti che si sono espressi a favore di un inquadramento dei ricavi Adsense sempre e comunque, fin dal primo euro, come redditi d'impresa, sarei sinceramente interessato a conoscere la differenza ai fini fiscali che passa fra il caso da me citato dell'affidamento di una facciata del proprio immobile con il caso dell'affidamento di uno spazio del proprio sito ad Adsense.
E' evidente che qualora con il proprio sito o siti si vendano direttamente spazi pubblicitari, ad una pluralità di soggetti ricercati direttamente, un numero ripetuto di volte l'anno, ci troveremmo di fronte ad una palese attività d'impresa.
Ma qualora si possedesse un sito, realizzato per passione e/o spirito filantropico, e di questo si affidasse uno spazio pubblicitario ad Adsense, senza contatti e contratti con altre concessionarie di pubblicità o acquirenti diretti di spazi pubblicitari, non vedo come detto caso non sia ben sovrapponibile al caso dell'affido di facciata di un immobile.
La differenza dell'aleatorietà del pagamento Adsense e la sua ripetizione (comunque rimandabile a scelta) non mi pare trasformi la sostanza dei fatti e la mancanza della pluralità di attività, fatto che costituisce il nocciolo della questione.
Pertanto credo che esistano due estremi: un sito che affida spazio esclusivamente ad Adsense inquadrabile come attività non professionale che dà luogo a reddito da obbligo di fare, e un altro estremo di sito o pluralità di siti con il quali viene svolta una attività abituale di ricerca di clienti e vendita di spazi pubblicitari direttamente o ad agenzie di pubblicità.
Tutto ciò che sta in mezzo è ovviamente una gradazione fra le due cose dove una divisione netta ai fini fiscali è purtroppo inconoscibile, ma stabilire l'esistenza o meno dei due estremi oppure di uno soltanto possibile mi parrebbe già un importante passo avanti.
Spero di ricevere commenti in merito.
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I commercialisti paiono concordi nel considerare redditi da obbligo di permettere i guadagni derivanti dall'affidare uno spazio della facciata dell'immobile proprio o condominiale ad una agenzia pubblicitaria che userà tale spazio per installare cartelloni pubblicitari.
Tale inquadramento deriva dalla valutazione che manchi una pluralità di attività volte allo svolgimento dell'attività d'impresa di vendita di spazi pubblicitari, non vendendo direttamente spazi pubblicitari ad una pluralità di soggetti per un numero ripetuto di volte nell'anno in un contesto organizzato per accogliere spazi pubblicitari. Si tratta invece di un immobile adibito ad altro - viverci - e di un contratto unico con un unico soggetto che si occupa lui in totale autonomia e propria organizzazione del reperimento ed affissione di pubblicità.
Tutto questo fa sì che non sia necessaria né partita iva, né iscrizione alla camera di commercio, né iscrizione all'INPS, e che i redditi vadano dichiarati nel modello 730 o Unico Mini come redditi diversi su cui andrà applicata semplicemente l'IRPEF.
Ora, dai commercialisti che si sono espressi a favore di un inquadramento dei ricavi Adsense sempre e comunque, fin dal primo euro, come redditi d'impresa, sarei sinceramente interessato a conoscere la differenza ai fini fiscali che passa fra il caso da me citato dell'affidamento di una facciata del proprio immobile con il caso dell'affidamento di uno spazio del proprio sito ad Adsense.
E' evidente che qualora con il proprio sito o siti si vendano direttamente spazi pubblicitari, ad una pluralità di soggetti ricercati direttamente, un numero ripetuto di volte l'anno, ci troveremmo di fronte ad una palese attività d'impresa.
Ma qualora si possedesse un sito, realizzato per passione e/o spirito filantropico, e di questo si affidasse uno spazio pubblicitario ad Adsense, senza contatti e contratti con altre concessionarie di pubblicità o acquirenti diretti di spazi pubblicitari, non vedo come detto caso non sia ben sovrapponibile al caso dell'affido di facciata di un immobile.
La differenza dell'aleatorietà del pagamento Adsense e la sua ripetizione (comunque rimandabile a scelta) non mi pare trasformi la sostanza dei fatti e la mancanza della pluralità di attività, fatto che costituisce il nocciolo della questione.
Pertanto credo che esistano due estremi: un sito che affida spazio esclusivamente ad Adsense inquadrabile come attività non professionale che dà luogo a reddito da obbligo di fare, e un altro estremo di sito o pluralità di siti con il quali viene svolta una attività abituale di ricerca di clienti e vendita di spazi pubblicitari direttamente o ad agenzie di pubblicità.
Tutto ciò che sta in mezzo è ovviamente una gradazione fra le due cose dove una divisione netta ai fini fiscali è purtroppo inconoscibile, ma stabilire l'esistenza o meno dei due estremi oppure di uno soltanto possibile mi parrebbe già un importante passo avanti.
Spero di ricevere commenti in merito.
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Mi sono accorto che esiste la sezione corretta del forum per questo messaggio dedicata a questioni fiscali e ho scritto questo messaggio anche lì: www giorgiotave it/forum/fisco-per-le-professioni-web/217423-i-cartelloni-pubblicitari-sulle-facciate-dei-condomini-e-adsense.html
Non so come cancellare o segnalare come spostato questo messaggio. Cerco di segnalare ad un moderatore così che possa sistemare lui. Grazie.
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Ciao camicione e benvenuto nel Forum GT.
Ho unito le discussioni come richiesto.
Buon proseguimento.
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Salve camicione, ho già letto tale esempio da qualche altra parte, e sicuramente non fa una piega. Il tuo discorso però ha un interlocutore errato ("i commercialisti"): i commercialisti non decidono, eventualmente interpretano le norme, che non esistono e/o sono poco chiare e vanno per analogia con situazioni che poco hanno a che vedere con il contesto citato. Dovresti quindi rivolgerti agli enti preposti, Agenzia delle Entrate ed INPS in primis, anche perchè io potrei dirti che hai perfettamente ragione e quindi di incassare i tuoi adsense e dichiararli nel quadro RL di Unico. In caso di verifica l'onere di provare la buona fede/correttezza delle interpretazioni della norma è a carico del contribuente. Mettiamo che l'INPS o l'Agenzia delle Entrate in sede di verifica contesti tale interpretazione accertando imposte o contributi evasi, come si comporterebbe a tuo avviso il cliente cui il commercialista ha consigliato di agire in tale modo? Te lo lascio immaginare
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Beh non proprio tutti. Il mio CAF ha sposato questa interpretazione.
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@incuso said:
Beh non proprio tutti. Il mio CAF ha sposato questa interpretazione.
Quanto dichiari l'anno come redditi diversi derivanti da Adsense?
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@camicione said:
Quanto dichiari l'anno come redditi diversi derivanti da Adsense?
Poco in effetti, meno di 5.000 EUR/anno
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Poco meno o molto meno? Per capire il comportamento del CAF.
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@camicione said:
Poco meno o molto meno? Per capire il comportamento del CAF.
Sui 4800, quindi poco di meno.
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Grazie mille per le informazioni.