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Decreto liberalizzazione wi-fi (discussione)
Non so se è la sezione giusta dove postare, provo.
Il recente decreto di liberalizzazione del Wi-fi, che non richiede più l'autenticazione degli utenti per chi fornisce il servizio wi-fi nella propria attività in modo non prevalente, secondo me è una legge anomala e non giusta. Per quanto possa creare occasioni di lavoro, in questo periodo assolutamente utili.
Online però si possono compiere reati (frodi, stalking, minacce, attacchi di hackeraggio, etc.) e se non si può tracciare l'utente finale, la rete diventa un'occasione per i malintenzionati.
Anche se la mia può essere oggi una voce controccorrente, mi piace dire quel che penso e ascoltare altre opinioni, visto che qui nel forum c'è gente che la rete la conosce bene.
Un saluto
Roberto
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Personalmente credo che chiunque sia in grado di compiere frodi abbia i mezzi per farlo aggirando l'autenticazione utente. Ad esempio comprando una sim dati prepagata acquistata con false generalità o fornirne di false durante la procedura di registrazione ad un internet caffè. Questi e altri espedienti sono alla portata di qualunque malintenzionato.
Le misure di sicurezza oggi vanno prese non nel punto di ingresso ad internet ma sulla rete.
Limitare la liberalizzazione del wifi non riduce il numero di frodi ma aumenta esclusivamente il digitalDivide.
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Ciao axxe16,
quali potrebbero essere le misure di sicurezza che possono essere ragionevolmente messe "sulla rete"?
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premetto che non sono un esperto ma navigando si lasciano sempre delle tracce. Oggi l'identità digitale è sempre più ricca e spesso più consistente dell'ip dal quale ci si collega per accedervi. Si può sapere molto dall'attività di un account twitter o facebook. Se poi l'utente ha registrato e utilizza domini o servizi online è possibile, anche se il diretto interessato ha usato identità false, risalire ai pagamenti ecc.
La polizia postale i mezzi ce li ha
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Devo dire che le soluzioni social che prospetti non consentono, secondo me, di risalire a chi commette frodi. Chi compie illeciti con account social viene poi tracciato, dopo essere risaliti alle conversazioni e alle attività eseguite, per mezzo dell'ip e dell'utenza a cui è intestato (rete aziendale, utenza telefonica,....). E ritorna il discorso dell'identità
Sulle altre soluzioni che riporti sei stato un pò generico e ciò rafforza, per ora, la mia idea di minori controlli, con il wifi libero, sugli illeciti. Fermo restando che ci sono vantaggi nella facilità d'utilizzo.
Ciao!
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I social network sono strumenti attraverso il quale si interagisce con altre persone e attraverso le quali si compie qualunque azione lecita ed illecita. Se si desidera rintracciare una persona che è attiva su più social è sufficiente incrociarli risalire agli ip e alla zona rispetto alla quale ci si connette. Dubito che l'utente utilizzi sempre e solo wifi liberi e anche se lo facesse anche questo permette di risalire alla zona coperta. Ma anche se non fosse possibile ci sono diversi casi in cui dei ladri sono stati rintracciati perché si vantavano delle proprie "gesta" su facebook e si è risaliti a loro attraverso le informazioni che incautamente hanno divulgato.
Secondo me il punto è che obbligare all'autenticazione non limita assolutamente chi vuole delinquere. Queste persone un modo per accedere alla rete in forma anonima lo trovano comunque. E' come se per entrare in un centro commerciale fosse necessario lasciare all'entrata le proprie generalità con la presunzione che tu possa rubare in uno dei negozi.
Viceversa individuare chi delinque attraverso l'analisi delle "malefatte" è comunque l'unica strada per risalire realmente all'autore. Sono generico perché, ripeto, non sono esperto in materia, tuttavia se paesi come la spagna, l'inghilterra e gli stessi USA non adottano queste forme di regolamentazione vorrà pur dire qualcosa. Se hanno i mezzi per violare la privacy dei pubblici cittadini (vedi PRISM, a quanto pare anche la Francia ha il suo...) a maggior ragione potranno utilizzare tali mezzi per individuare malfattori, terroristi e delinquenti.
Obbligare alla registrazione significa bloccare tutta una pletora di servizi che, guarda caso, sono in diretta concorrenza con gli operatori telefonici...
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L'osservazione che altri paesi ad alto utilizzo della rete non richiedono autenticazione è interessante..