• User Newbie

    affido minore

    Salve, la mia è una situazione abbastanza complessa che provo a
    riepilogare in poche righe :
    6 anni fa circa conosco una ragazza di Genova con un figlio di un anno
    circa avuto da un suo precedente compagno, lei mi parla di sue
    precedenti problematiche dovute all'uso di stupefacenti e che
    vuole uscirne io decido di aiutarla anche economicamente e me ne
    innamoro tanto che
    andiamo a vivere assieme, cresvo il bambino come se fosse
    mio figlio prendendome cura quotidianamente e nel frattempo lei rimane in cinta di mia figlia e nasce M.
    , per motivi di lavoro ci trasferiamo nella mia città natale Taranto
    io lei il primo bambino C. è la piccola M. , lei inizia a lavorare
    come infermiera in una clinica ed io inizio a lavorare come ing.
    Insomma tutto sembrava ok quando ad un certo punto io scopro che lei
    mi tradisce sul posto di lavoro e non solo con un uomo ma con diverse
    persone, tanto che lei mi dice di essere in cinta ed io le faccio fare il
    test del DNA prenatale dove viene esclusa la mia paternità la lascio
    libera di decidere e decide di abortire al 5 mese di gravidanza grazie
    anche ad un certificato medico che lo psichiatra le fa diagnosticando
    le un disturbo bipolare di tipo 2 , inoltre scopro che lei non aveva
    mai smesso di far uso di sostanze stupefacenti , lei per cercare di
    ricostruire il nostro rapporto dice di voler ricostruire la sua vita
    ammette i suoi errori e per darmi e prova denuncia i suoi fornitori di
    sostanze stupefacenti per i quali ancora oggi pende un procedimento
    penale e dai quali tra le altre cose ricevo minaccie, io ingenuamente
    le credo tanto che dopo circa 2 anni nasce la secondo genita F. Subito
    dopo la nascita di F. Vengo a scoprire che lei ha continuato a far uso
    di stupefacenti sino alla nascita di F. e scopro che anche nel primo
    periodo di Genova mi ha tradito con 5 uomini diversi tanto che decido
    di fare il test del DNA a M. Che per fortuna risulta positivo! Lei
    promette ancora una volta di voler andare avanti per il bene dei
    bambini e promette di non far uso mai più di stupefacenti, ma verso marzo
    scorso inizio ad avere dubbi a tal proposito tant'è che al ritorno
    dal suo viaggio a Genova fatto per portare per Pasqua C. Dal padre e
    nel quale aveva portato anche F. che tra le altre cose in detto periodo
    ha avuto bisogno di ricorrere per 2 volte al ps del gaslini per
    broncospasmo . La sottopongo di nascosto ad un drug test al quale
    risulta positiva al thc, all'evidenza dei fatti lei ne ammette
    l'uso e dichiara che chi le forniva la sostanza stupefacente era
    il padre di C. È che vuole essere aiutata ad uscirne! Allora la
    indirizzo verso il Sert di Taranto dove inizia un percorso sia
    tossicologico che psicologico , ma doo un paio di settimane inizia con
    scuse di diverso genere a non andarci più e inizia ad avere scatti di
    ira in casa ed a tentare atti di autolesionismo sia dinnanzi ai
    bambini che in presenza dei vicini di casa. Io dopo la scoperta del
    suo nuovo uso di droga le comunico che la nostra relazione
    sentimentale é terminata ma che le sono vicino per aiutarla ad uscire
    da tutto questo perché è la madre dei miei figli. La situazione
    precipita il 25 maggio scorso quando in seguito ad una discussione lei
    si fa venire a prendere da Genova da suo dare e dal padre di C. e se
    ne va con loro portandosi via C. e lasciandomi solo co M. e F. tra l'alro in quel frangente io avevo 39 di febbre.
    Da allora io sono riuscito a parlare con C. Per 1 min solo giorno 29
    maggio e poi più nulla. Sono preoccupatissimo per C. Che considero mio
    figlio a tutti gli effetti e che mi chiama Papà.voglio presentare
    instanza di affido per tutti e tre i minori considerato che sia la
    madre che il padre di C. Fanno uso di stupefacenti e che addirittura
    il padre glielo ha ceduto. Secondo Voi riuscirò nel mio intento di
    salvare C. Da un destino di dubbie prospettive per farlo crescere nel
    suo ambiente familiare assieme a me e alle due sorelline? C. Ha 6 anni
    e mezzo M . 3 anni e mezzo F. 1 anno e 3 mesi.

    Grazie della vostra attenzione

    un papà disperato!!!


  • Super User

    Ciao pcatala. Benvenuto nel forum Gt.
    Denunciando una situazione simile interverrebbe l'assistenza sociale ed il bimbo andrebbe in affido a parenti (se li ha) o a casa famiglia.
    Molto difficilmente a te considerando che non puoi stare con i bambini continuamente (causa lavoro).
    Tu, di fatto, non hai un titolo giuridicamente valido per pretendere l'affido.
    Ritieniti fortunato di avere con te le bambine...


  • User Newbie

    ciè scusate perchè dovrei rischiare l'affido delle bambine:

    la madre è tossicodipendente dichiarata, gli è stato diagnosticato un disturbo bipolare di tipo 2, ha avuto scatti di violenza in presenza dei bambini, ha tentato il suicidio più volte, ha una condottoa di vita immorale.....

    secondo voi da buon padre di famiglia cosa dovrei fare? chiudere gli occhi e non importarmi dell'ambienete in Cui C. M e F. cresceranno? quali insegnamenti o educazione riceveranno?


  • Super User

    No pcatala, non ti si dice ovviamente di disinteressarti.
    Quello che devi capire è che se lo Stato interviene metterà la cosa nelle mani degli assistenti sociali il che, spesso, equivale all'inizio di un incubo...e di cui non si è certi degli esiti.
    Le tue figlie ora sono con te in modo da te gestito. Se intervengono gli assistenti non sarà più così..la gestione passerebbe a loro ed il diritto della madre ad avere contatti con i figli non potrebbe essere negato...basta che lei affermi di volerlo.
    Per l'altro figlio, probabilmente interverrebbe l'affido a terzi.
    Naturalmente le mie sono supposizioni basate sul tuo racconto.