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- punto della situazione su lavoro occasionale e ritenuta d'acconto
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punto della situazione su lavoro occasionale e ritenuta d'acconto
Salve a tutti.
Propongo il mio esempio personale per vedere se effettivamente ci ho capito qualcosa e per fare una sorta di resoconto per chi cerca informazioni in merito.- Mia moglie realizza borse fatte a mano.
- Stiamo provvedendo a realizzare e registrare un marchio per meglio identificarle.
- Trattasi ovviamente di Lavoro occasionale in quanto per la realizzazione delle stesse, il rapporto di lavoro con il Committente, non supera mai i 30gg o/o i 5.000?.
- Quindi niente partita i.v.a.!
- Borsa venduta a: esempio => 100?; al committente viene rilasciata ricevuta...lordo 100?; netto 80? e ritenuta d'acconto di 20?
- Il Committente a questo punto si impegna a versare i 20? di ritenuta e consegnarmi entro il 28 febbraio dell'anno successivo la ricevuta di tale versamento, utile per la mia dichiarazione dei redditi.
TUTTO CORRETTO FINO A QUESTO PUNTO!???
Ora le domande.....!!!!:
- la registrazione e l'uso di un Marchio, implica qualche sostanziale variazione in tutto quanto sopra esposto per il Lavoro Occasionale?
- se il committente non versa la ritenuta d'acconto, chi è il responsabile verso l'Erario?
- considerando e ipotizzando di avere a fine anno solare un centinaio di committenti diversi, c'è un modo per "snellire" tutta la procedura...alla fine diventa un lavoro a parte il dover raccogliere tutte le ritenute delle varie vendite effettuate, quando queste diventino numerose!
- suggerimenti? consigli?;)
GRAZIE!!!
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nessun commento?
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possibile nessuno commento!!!!???????
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Ma scusa.. io non sono un commercialista (e credo sicuramente dovresti andare da uno in carne ed ossa prima di incappare in qualche casino), ma mi puzzano 2 punti del discorso:
- marchio senza partita iva? o meglio marchio per un lavoro occasionale?
- il committente chi è? è il privato che si compra la borsa o un rivenditore che le compra a stock? a naso comunque sembra più un lavoro da artigiano che un lavoro occasionale.
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il marchio serve per due motivi: aumentare o innalzare il livello complessivo delle realizzazioni e identificarle. Non mi risulta che le opere derivanti da lavoro occasionale debbano necessariamente essere sprovviste di marchio!
il committente è ovviamente un privato, diverso volta per volta, a meno di situazioni dove c'è chi commissiona due borse....
E' ovviamente un lavoro artigianale, ma lo sono almeno nel 90% dei casi per i lavori occasionali, non ci vedo nulla di strano. Le caratteristiche che identificano il lavoro occasionale non escludono che tale lavoro venga svolto in maniera artigianale, quello dipende dal tipo di realizzazioni che si effettuano!
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Se il committente è una persona fisica non verserà la ritenuta d'acconto, questa infatti può versarla solo il titolare di partita Iva quale sostituto d'imposta. Se tua moglie fa lavori occasionali a clienti privati e non raggiunge la soglia di 5.000 euro non dovrà pagare le tasse.
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Ottimo! Grazie Elisa della risposta. E' quello che mi interessava sapere....anche se, onestamente, leggendo le normative in merito, non c'è menzione su questo importantissimo punto! Possibile che non sia scritto chiaramente che la ritenuta d'acconto non viene versata in occasione di rapporti tra privati!!!????
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A me sembra strano che uno che abbia un rapporto di lavoro occasionale con un privato non paghi le tasse, cioè sarebbe troppo bello, ma a quel punto nn saremmo in Italia
a parte gli scherzi, tu mi stai dicendo che se io faccio un sito internet per un privato, e nn supero i 5000 euro all'anno, non devo versare le tasse??
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@TOPgun9 said:
A me sembra strano che uno che abbia un rapporto di lavoro occasionale con un privato non paghi le tasse, cioè sarebbe troppo bello, ma a quel punto nn saremmo in Italia
a parte gli scherzi, tu mi stai dicendo che se io faccio un sito internet per un privato, e nn supero i 5000 euro all'anno, non devo versare le tasse??
oltre non superare i 5000€, la durata del tuo rapporto di lavoro con lo stesso committente non deve superare i 30gg.
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Chiariamo che i 5.000 Euro sono complessivi, per tutti i compensi percepiti, non per singolo committente.
Quindi se fai 100 borse da 100 Euro (= 10.000 Euro) sei soggetta alla dichiarazione, a pagare le tasse e ad iscriverti alla Camera di Commercio e all'INPS come Artigiana (e a pagare i relativi contributi)
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Vorrei che si arrivasse a fare 100 borse da 100? l'una! Comunque grazie tante per le risposte!