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- Causa vinta........ma nn pagata
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ma l'avvocato non ha proposto un'azione esecutiva?
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Scusate se nn ho salutato prima.Qualche giorno fa ebbi la telefonata dal mio avvocato che mi diceva che nn si era provveduto al pagamento perche noi ci eravamo rifiutati di consegnare i documenti inerenti al pagamento dell'indennizzo.Tutto vero la sola motivazione che nn erano tornate indietro tali documenti e che a noi sembrava strano questo decurtamento visto che la loro motivazione era oltre alla morte anche una circolare o qualcosa del genere che parlava del tempo trascorso tra la guarigione clinica e la morte(mio padre era invlido al 100%).Cosa dovevo fare dichiarare mio padre guarito e poi dare spiegazioni del perche era invalido?Troppi dubbi abbiamo avuto e nn abbiamo consegnato i documenti(che cmq erano stati firmati da tuuti a favore di mia madre e in mio possesso).Tale azione era stata avanzata dal mio avvocato cn citazioen che se nn si veniva pagati si procedeva al pignoramento.Ora il giudice si e avvalso della facolta di decidere.Ma ripeto ci sn troppe cose strane.Ringrazio tutti x il tempo che mi dedicherete
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@dott.Stefano said:
ma l'avvocato non ha proposto un'azione esecutiva?
Grazie Stefano x aver risposto.L'avvocato mi disse che se nn avessero pagato si sarebbe proceduto al pignoramento.Ma poi nn ho saputo piu nulla e la causa sta andando avanti.Ho saputo dalla segretaria del mio avvocato che vogliono accusarci di falso e calunnie oltre a dover pagare le spese processuali.Ma e' possibile tutto cio' se c'e' una sentenza definitiva che invece condanna loro?
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Ciao Richard1977. Benvenuto nel Forum GT.
Detta così la questione non ha alcun senso. Secondo me scordi qualcosa.
Innanzi tutto non potete appellarvi a fronte di una causa vinta. In quei casi si notifica un precetto su sentenza che, eventualmente, può essere opposto...ma l'opposizione non la fa il tuo avvocato, ma la controparte.
Quindi, vi siete appellati su cosa?
Per risponderti è necessario che tu sia preciso.
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Salve Giurista e grazie x avermi risposto.Il tutto e' incominciato dalle lettere inviate a nome di mio padre cn gli importi che doveva riscuotere.Essendo mio padre morto da quasi un mese ho prima avvisato il mio avvocato che nn potevamo riscuoterle le cifre e poi l'ente cn cui si e' fatto causa.Dp un po' abbiamo ricevuto delle telefonate cn cui ci spiegavano che cn la morte di mio padre le cifre cambiavano e dovevano essere ricalcolate.Dopo cio mi recai di persona insieme ad un testimone e mi confermarono cio' dicendomi che a breve dovevamo ricevere dei documenti dove dovevamo annotare i nostri dati e delegare nostra madre alla riscossione.Siccome ero dubbioso (si parla di un 80% in meno rispetto a quello sentenziato nella causa vinta)sia io che i miei famigliari abbiamo si scritto i dati ma nn abbiamo mai riconsegnati.Ora nel giro di un anno e mezzo il mio avvocato diciamo a intento loro di pagare x nn essere riportati in tribunale.Ora x ultimo ricevo una chiamata dal mio avvocato dove loro(tramite il loro legale) accusano noi di nn aver voluto quella cifra nn consegnando i documenti volendo anche citandomi x falso calunnie e a pagare le spese processuali.Ora io mi chiedo 1)Se la causa e' stata vinta perche nn possiamo riscuotere la cifra citata nella sentenza anche se mio padre e' morto? 2)Mio padre e morto circa 2 mesi dopo la sentenza 3)Perche' bisognava togliere circa 80% della cifra pattutita nella sentenza con la sola spiegazione la morte di mio padre? 4)Perche devo essere accusato di vari reati se ci sono le telefonate e i testimoni che cio' che affermo e' vero? 5)Con la telefonata fatta dal mio avvocato ho "INTUITO" che la cifra al 100% netta l'abbiamo rifiutata noi ma cio' e stato fatto solo e eslusivamente perche volevano darci di meno(tutto cio e' stato detto nelle varie telefonate fatte alle mie sorelle).Spero di essere stato chiaro anche perche molti dubbi li ho anchio..........
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Premesso che le telefonate non contano niente, per capire qualcosa di ciò che hai scritto si dovrebbe leggere il dispositivo della sentenza.
Mi sembra di capire che la controparte abbia solo minacciato di agire in giudizio 8ma come può essendo trascorso il termine per l'appello?)
Inoltre, quale giudice si è riservato di decidere, e su cosa?Che c'entra la calunnia? (adire l'Ag accusando taluno di un reato che lui non ha commesso sapendo che non l'ha commesso e questi ha le prove che l'istante conosceva la sua innocenza).
Purtroppo il tuo racconto è troppo impreciso, vago ed in alcuni punti giuridicamente impossibile per darti una risposta fondata...
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Giurista il fatto che sia vago e impreciso e perche i fatti sono andati cosi.Loro si basano su cose che sono infondate e non veritiere.Ogni giorno e' una cosa nuova che smentisce qualcosa detto precedentemente.Ho appena telefonato all'avvocato dicendomi che il giudice ancora non ha sciolto la riserva sulla decisione nostra di avere i soldi e la loro di non darceli.La sentenza emessa il 7/7/2011 diceva che a mio padre era riconosciuta la malattia professionale e ad avere un risarcimenti danni in base al danno fisiologico avuto.Ora voglio sapere e possibile che VINTA LA CAUSA SOLO PERCHE MIO PADRE E' MORTO NOI EREDI NON ABBIAMO DIRITTO AL RISARCIMENTO?Secondo me e' che ci marciano sulla poca chiarezza nelle leggi di molti di noi.Nn so piu come spiegare i fatti perche e' una tale confusione ripeto perche non sanno piu cosa inventarsi.Scusami lo sfogo ma sapere di non avere piu un padre e puo sembrare a taluni cosa di poco conto mi riempie di rabbia
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Giurista ma le telefonate non possono essere prova che comunque non inventiamo i fatti?Anche perche parlando con il mio avvocato secondo la loro versione non hanno pagato perche' noi non abbiamo firmato i documenti che delegavano mia madre alla riscossione (in verita' erano stati firmati ma non consegnati) mentre la nostra versione e' che ci opponiamo al decurtamento dell'ottanta %(80%) della somma dovuta a mio padre nella sentenza(tutto questo e' stato detto nelle telefonate avvenute tra noi e l'ente accusato) .E in ultimo puo un ente o una persona opporsi al pagamento quando la causa e' stata gia chiusa solo perche' la controparte e' morta?
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Dunque, tu parli di riserva del Giudice... presumo che il tuo avvocato abbia fatto un precetto e loro si siano opposti.
Alla tua ultima domanda (rifiuto di pagare agli eredi) la risposta è no, ma, visto che vi è un giudizio pendente, si dovrebbe conoscere per una risposta seria:- il dispositivo della sentenza;
- che genere di causa sia quella cui il giudice si è riservato ed i motivi dell'ente.
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Buongiorno Giurista il mio avvocato ha fatto un precetto e loro si sono opposti per i motivi sopraccitati.Anche se (mio pensiero) mi sembra una cosa un po strana visto che comunque vi e' gia una sentenza.Per il punto 1 e 2 ti riferisci alla causa gia chiusa o al precetto in corso?
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Il punto uno si riferisce alla sentenza della causa già chiusa;
Il punto 2 all'opposizione a precetto.
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Giurista il punto 1 diceva"Dichiara il diritto dell'istante all'indenizzo in capitale del danno biologico conseguente a malattia professionale nella misura del 12% e condanna ###### a corrispondere in suo favore il relativo importo con decorrenza dal giorno della domanda amministrativa oltre interessi legali e rivalutazione monetaria dal 121° giorno successivo, nei limiti di cui all'art 16 co. 61.30.12.1991 n, 412 condanna ####### a rifondere all'istante le spese di causa ecc ecc.Il punto due sinceramente non so su cosa abbia impiantato il precetto ma dovrebbe basarsi sulle varie cose accorse in questo anno e mezzo
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mah.. a meno che non vi sia un errore nei conteggi nel precetto notificato dal tuo avvocato, non vedo proprio dove rilevi il fatto che tuo padre è deceduto.
Aveva diritto al danno biologico in misura del 12% tabellare (calcolato sull'età al momento del danno) oltre interessi come previsti dalla legge 412/91 art. 16 c. 6.
E' solo una questione di conti esatti...
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Giurista forse ho fatto un po di confusione.Mio padre quando e' stata chiusa la causa era ancora in vita (la causa e' stata chiusa inizio luglio 2011).Mio padre dopo muore in data 7/9/2011 per complicazione della malattia(arresto cardio-respiratorio)quindi circa 2 mesi dopo.C'e da premettere che mio padre viveva con la bombola dell'ossigeno circa 23h ore al giorno prescritto dal medico che lo seguiva.Ora in data 18/10/2011 e in data 20/10/2011 sono pervenute a nome di mio padre il pagamento del danno biologico(una l'indennita e l'altro il rimborso spese)Ora non potendo ritirare questi soldi visto che erano a nome di mio padre informai sia l'avvocato sia l'ente e di sostituirlo con mia madre o fra gli eredi (noi figli piu mia madre).A detta di cio l'ente si opponeva al pagamento di quella cifra citando il DECRETO LEGISLATIVO n 38 del 23 febbraio 2000 dove in base al punto 9 "In caso di morte dell'assicurato, avvenuta prima che l'istituto assicuratore abbia corrisposto l'indenizzo in capitale, e' dovuto un indenizzo proporzionale al tempo trascorso tra la data della guarigione clinica e' la morte".In base a questo loro volevano decurtare circa 80% (passando da 8.890,76+894,20 a 1920)
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Questa eccezione, a mio avviso, non ha pregio perchè la norma si riferisce a fattispecie non decise da sentenza.
L'importo dell'indennizzo si cristallizza con la sentenza di condanna al pagamento.
La sentenza fa stato tra le parti e, se non appellata nei termini, ha valore di cosa giudicata.
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Grazie giurista.Questo mi fa capire che il loro e' solo un modo di arrampicarsi sugli specchi.Ma se nella fattispecie per un motivo X il giudice ci da torto nel precetto cosa possiamo fare?Chiedo questo perche' comunque il giudice ha due volte rinviato il precetto(per opposizione della controparte) e ora si e' riservato di decidere(mi si e' parlato di anche tre settimane di attesa) e avra un motivo per farlo.Non voglio fare giudizi affrettati ma sinceramente ho i miei dubbi.Un ultima cosa che non ho precisato.Quando il mio avvocato mi ha dato la sentenza insieme abbiamo constatato delle imprecisioni.Le spiego meglio.Il dottore che ha fatto la visita per quantificare la percentuale di danno e stato molto superficiale spiegando che si mio padre aveva la fibbrosi polmonare ma non sapeva come l'aveva potuta contrarre (mio padre e' stato tipografo per un giornale per 40 anni e sempre a contatto con solventi e acidi vari senza le dovute precauzioni) e ha comunque decretato un danno del 12%.Ci e' sembrato molto basso sapendo in che condizione era ridotto mio padre e cosi si e' deciso per fare ricorso.Infatti facendo valutare i vari incartamenti medici il nuovo perito a valutato il danno nel 60% spiegando che comunque c'e' una relazione fra la fibbrosi polmonare e i solventi usati da mio padre ma mi ha spiegato anche che se una persona con problemi respiratori contratti con il lavoro e che comunque vive quasi tutto il giorno con apparecchi di respirazione(mio padre ripeto doveva stare 23h al giorni attaccato al macchinario dell'ossigeno) era soggetto a delle tabelle prescritte dall INAIL per quantificare la percentuale di danno cosa che il precedente medico ha ommesso.Ora mi chiedo puo essere un modo di rivalsa la questione del ricorso da parte nostra?Spero di essere stato chiaro e comunque la ringrazio per tutto il tempo che mi sta dedicando.
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dunque, la questione di merito sul punto percentuale del danno oramai è cosa decisa e non puoi più farla valere.
Per il resto, probabilmente, il giudice si è riservato perchè avrà ravvisato un errore nel conteggio del tuo avvocato.
Il giudice deciderà esattamente la somma del dovuto con precisione e si sarà riservato al fine dei calcoli...
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Giurista mi auguro che sia cosi.La cosa e' diventata un po pesante.Comunque il ricorso e' stato gia notificato e sara giudicato a giugno 2014.Spero che non sia la stessa cosa passata con questa causa.La ringrazio vivamente anche a nome dei miei famigliari.A presto