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Grazie per la tempestiva risposta!
Ma se io mi copiassi queste mail, di che reato potrei essere accusato? Sarebbero usate al solo scopo personale, in particolare dovrei farle visionare ad alcuni avvocati per stabilire se ci siano elementi per denunciare un mio collega per minacce. L'azienda però non c'entra assolutamente nulla, tranne per il fatto che i suoi server (aziendali) sono stati usati per il presunto reato. Se chiedessi prima il permesso all'azienda o denunciassi direttamente senza avere prima le prove materiali, questi messaggi sarebbero cancellati dai server immediatamente, prima che le forze dell'ordine possano visionarli (passeranno anni). Tengo a precisare che il contenuto delle email è solo di messaggi scambiati tra noi dipendenti riguardo l'organizzazione del lavoro: "ieri ho fatto questo, oggi faccio questo, domani farò quest'altro".
Grazie ancora.
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Ma chi è quel collega che si mette a minacciare via mail?? perchè ci sia minaccia deve esserci un chuiaro intento non un'interpretazione personale
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Grazie ancora per le risposte.
@criceto : stamparle non sarebbe comunque una copia? Forse meglio chiamarla clonazione?
@dott.Stefano : Il mio collega Frasi tipo "Ti spacco la faccia" sono le più leggere.
Piccola nota che mi ero dimenticato di aggiungere: questo collega è parente del titolare, benchè ribadisco che l'azienda è completamente estranea e sempre rimasta neutra. Ma c'è comunque parentela.
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Grazie ancora criceto. La stampa dovrei farla in ufficio, non è solo 1 mail ma sono diverse (penso una 20na perchè è stato un crescendo nei mesi) e poi devo prima farle visionare a più avvocati, non posso mica agire di testa mia. Inoltre, non ho nessun regolamento aziendale, ne scritto ne orale, quindi come faccio a sapere se anche la stampa non è proibita? Ho un po paura perchè non vedo molta differenza tra una stampa e un file TXT contenente tale stampa.
Hai presente i film di John Woo dove si formano intrecci incredibili di pistole? Ecco!
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Grazie ancora
Il dubbio che abbiamo tutti, un futuro avvocato incluso, è proprio quello di "inoltrare" messaggi all'esterno della ditta sia esso tramite stampa, sia tramite mail personale (mail2mail), sia tramite penna USB/CD (opterei per il tuo ultimo suggerimento). Forse non conta tanto il mezzo, quanto l'atto in se. Spero di non offendere nessuno asserendo che la legge non segue la logica di noi comuni mortali, quindi la "buona fede" non esiste: un reato è un reato. Putroppo non ci capisco molto di queste cose, però mi fanno molta paura e non vorrei commettere un reato per far valere un mio (presunto) diritto.Le minacce però ci sono e alcune sono anche archiviate nei server
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@criceto said:
Venendo alle cose serie e tecniche ...
Se non avete un servizio centralizzato di messaggistica, ovvero se usate degli outlook o simili localmente, inoltrati i messaggi in questione e poi cancella tali invii dalla posta inviata, dopo di che compatta il database della posta.Tu hai ragione, ma quando la denuncia diventerà pubblica l'azienda mi chiederà: "ma tu come hai avuto quei messaggi, da dove li hai presi?". Non credo che la magia sia rinosciuta dalla legge
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nella e-mail frasi del tipo " ti spacco la faccia" allora la questione che poni non sussiste, la stampi e la porti da un avvocato e fai la querela punto. Il fatto se puoi o no prendere quelle copie non centra niente perchè stai esercitando un tuo diritto (nel senso bilanciamento tra diritto dell'azienda a tenere riservate quelle e-mail e il tuo diritto di persona offesa a fare querela). Ricordo che le norme penali sono di diritto pubblico nel senso che l'interesse a punire non è un diritto del singolo, il quale può costituirsi parte civile, ma è dello Stato che deve prevenire e punire le condotte di questo tipo. Tutto il resto sono chiacchiere, che in abbondanza danneggiano il diritto.
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Non lo so la faccenda è intricata, qui c'è il titolare che è una brava persona e il suo parente/collega che è un prepotente. Ho letto di una lavoratrice che ha fotografato casa del datore per far valere i suoi diritti legali, ha vinto la causa ma è stata condannata per la foto non autorizzata (articolo 615 penale). Se picchiamo un pedofilo che abusa di una bimba ci sentiamo moralmente nel giusto (e così è) ma poi la legge condanna sia picchiato sia picchiatore.
Senza contare che potrei decidere di non fare nulla se la cosa diventa pesante o se non ci sono elementi schiaccianti, anche perchè alla minaccia "Ti spacco la faccia!" ho risposto cito testualmente "Si si, nei tuoi sogni bagnati.". Il ping pong è stato lungo ecco perchè volevo consegnare ad un professionista tutti i miei messaggi.
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Scusate, ho dimenticato un dettaglio, non so se questo possa incidere: posso leggere i miei messaggi di posta elettronica anche dall'esterno, infatti a casa ho già trovato un parziale "backup" nella cache del client di posta elettronica casalingo. Ovviamente è l'azienda che mi ha autorizzato.
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Ciao criceto, scusa non avevo ragionato ancora su tutti i dettagli logici perchè è la prima volta in vita mia che mi trovo in queste diatribe legali. Tu, in quanto sistemista, ti trovi in situazioni dove aziende consentano accesso alla mail solo nella intranet locale? E, in quel caso, se un dipendente si assenta per malattia non può leggere le mail da casa?
Detto questo però mi viene (anzi ci viene) ancora qualche dubbio. Secondo me posso sempre subire una rappresaglia dall'azienda per aver fatto uscire "fuori" dall'ufficio documenti aziendali, benche questi "documenti" siano in realtà solo messaggi privati (usa sorta di chat aziendale), però difenderanno il loro parente al 100%.
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Finalmente ho trovato qualcosa su Internet, inserendo in un motore di ricerca la frase "Obbligo di fedeltà e produzione in giudizio di fotocopie di documenti aziendali" esce un caso simile al mio. Anche se ogni processo si svolge in maniera diversa. Poi bisogna capire quali fossero i loro documenti riservati.