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Confronto tra regimi delle Nuove Iniziative Produttive e dei Minimi
Salve,
mi sarebbe molto utile, e credo non solo a me, confrontare quale tra i due regimi sia più conveniente adottare all'inizio di un'attività commerciale. Si presume che i clienti siano la maggior parte privati.
Da miei calcoli il regime NIP non è così vantaggioso come sembra, forse + svantaggioso economicamente rispetto ad un regime semplificato (non potendo detrarre nemmeno i contributi previdenziali) se non per gli obblighi di tenuta registri contabili.
Nel regime dei minimi (semprechè il fatturato non superi i 30000?)il guadagno sarebbe maggiore in quanto l'iva sulle vendite non verrebbe applicata.Forse non ho capito bene i i diversi meccanismi ma mi potreste delucidare con degli esempi numerici?
Grazie per chi risponderà.
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Se la maggior parte dei clienti è costituita da privati, il regime dei minimi consente di essere più competitivi, in quanto si fattura "senza" iva.
L'aliquota d'imposta è esattamente la metà (5%), non vi sono studi di settore nè irap.
Si deducono i contributi inps, il grande limite è il volume di ricavi (solamente euro 30.000). Se si vendono articoli abbastanza costosi si supera facilmente.
Il Nip ha un volume d'affari limite doppio (per il commercio).