• User Attivo

    Ho letto l'articolo 164 c.p.p. che appunto prevede il diniego alla sospensione ove la persona sia socialmente pericolosa o già condannata per delitti.
    Non ho capito, giurista, quando parli dei 15gg. Correggimi se sbaglio: la pena detentiva viene convertita in 250€ solo ove i gg di reclusione superino i 15gg, giusto? Quindi, se trattasi di 38€, fatemi capire, costui sarebbe stato condannato a 30gg di carcere, senza sospensione condizionale, per un falso profilo Facebook?


  • Super User

    La pena comminata non può essere inferiore ai 15gg ex lege. Non c'entra con il computo circa la conversione.


  • User Attivo

    Ah ok. Quindi, seguendo il ragionamento, il reo sarebbe stato condannato a 30gg di reclusione?
    E' plausibile come lettura oppure altri reati ed altre pene gli saranno state irrogate, tenendo conto di questi 1.125??

    Te lo chiedo perchè, da quanto letto in giro, per simili fattispecie si agisce sempre per sospensione della pena, con esborso di poche centinaia di ? legate alle spese.


  • User Attivo

    Che sappia io i 38€/giorno sono stati sostituiti dai 250€/giorno nel 2009...magari il reato era stato commesso prima del cambio di coefficiente...


  • Super User

    Ragazzi, guardate che non ha veramente senso, con così pochi dati, risalire agli elementi della condanna. E' una perdita di tempo...
    Pumino, nel 2009 han stabilito 250,00= Euro o frazione di 250,00= Euro... è discrezionale.


  • User Attivo

    ah capito. Pensavo fosse un dato fisso.


  • User Attivo

    Purtroppo, online, non riesco a scorgere condanna per falsi profili Facebook. In alcuni articoli, si parla genericamente di denunce sospese con condizionale oppure ancora di fattispecie legate a minori (classico esempio, alunni che insultano il prof., creando un suo falso profilo).

    Appunto, mi chiedo come sia nata questa cifra, ? 1.125,00 se meramente legata ad una sostituzione di persona.


  • User Attivo

    Cerca prima di capire com'è nata "la notizia"... L'ho letta anch'io, da più parti, ovunque la cosa è descritta molto sul vago.
    Alcuni hanno addirittura scritto: "Falso profilo facebook? Costa 1125,00 €" ... come se fosse una multa fissa.


  • User

    Quel che bisognerebbe chiedersi in tutta questa storia è che tecnica investigativa è utilizzata per beccare questi rei, si pensi già al fatto che facebook ha i server in Colorado e in California, quindi si potrebbe procedere solo con rogatoria internazionale per scoprire o chiedere all'ufficio reclami di facebook l'ip e da lì risalire all'eventuale colpevole. L'unico indizio sarebbe appunto l'ip, dato che il profilo si pensa sia compilato con dati falsi. Possibile che si aprono rogatorie internazionali per questo genere di casi, e altri più dannosi vengono mandati in archiviazione? Se poi ci sono trattati speciali tra facebook e la polizia postale, questo spiegherebbe tutto.


  • Super User

    No Acrobata. Facebook è tenuta a conservare i dati ed a fornirli a richiesta dell'AG. Se si rifiuta di fornirli entrerà in concorso con il colpevole una volta accertato il reato tramite rogatoria (richiesta all'AG californiana di trasmettere i dati in italia).
    Ti garantisco che Facebook fornisce i dati a semplice richiesta dell'AG. Ciò si evince anche dal regolamento Facebook.


  • User Attivo

    Facebook, attualmente, non si oppone alla richiesta di dati: ovviamente i tempi sono lunghi, e tra IP e ISP, 6/12 mesi passano sicuramente. Aggiungiamo poi i problemi legati alla farraginosità della giustizia nazionale.

    Una cosa vorrei sapere, giurista:
    un avvocato mi diceva, informalmente, che Facebook, sovente, per accounts cancellati, tenda a rispondere dichiarando di "non essere in grado di fornire queste informazioni". Trattasi di informazione veritiera o meno?


  • Super User

    A me risulta il contrario...peraltro negli USA facebook ha iniziato varie cause di sua sponte...


  • User

    Ti ringrazio Giurista per la correzione. Il fatto comunque che uno cancelli l'account non serve a rimuovere da subito le informazioni dai loro database, al massimo le congelano fino ad un termine massimo che non conosco, dopo questo tot di tempo che io sappia dovrebbero rimuoverle per tutelare la privacy dei propri utenti.
    Quindi Giurista, qualsiasi sito web operante e residente con i server all'estero, collaborerebbe o è solo una cosa che riguarda i grandi colossi come facebook, google, yahoo, ebay..?
    Accompagnai un mio amico che subì una clonazione online 3 anni fa (fatto a quanto pare più dannoso di un falso profilo) della sua carta di credito e il carabiniere che accolse la denuncia gli disse che era quasi certa l'archiviazione visto gli importi esigui prelevati verso un sito messicano, quindi estero. Tengo a precisare che il sito che andammo poi a visitare per curiosità non era certamente un colosso del web tipo facebook, ebay, google, era un negozietto online di un privato che vendeva articoli sportivi e offriva un servizio di noleggi in loco per attrezzature per palestre.


  • User Attivo

    Sai cosa, Acrobata, a me è capitata una cosa simile, legata proprio alla carta di credito. I PG mi hanno sconsigliato fortemente di fare la denuncia, perchè il sito in oggetto era estero e c'erano vari problemi. Con Facebook, invece, sembra tutto più facile o più importante, per la polizia. Boh.


  • User

    Ciao passione, mi dispiace per il tuo accaduto a quanto tempo fa risale? Si tratta di piccole cifre? Allora è evidente che c'è qualche trattato almeno con questi grandi colossi con milioni di utenti perchè giustamente, sarebbe un problema mandare in archiviazione migliaia di casi per una semplice distanza territoriale.


  • User Attivo

    E' accaduto di recente, quest'anno per capirci.
    Come ti ho antecedentemente scritto, l'UPG m'ha sconsigliato di sporgere denuncia, tra l'altro tenendomi mezzora, dandomi dei consigli per evitare problemi futuri, tranquillizzandomi ecc... Mah. Era una brava persona per carità, un omone di quasi 2metri ricordo, però non è che mi abbia soddisfatto.
    E' per tale ragione che mi perplimono gli interventi della PG relativi a goliardate, a stupidaggini perpetrate online. Evidentemente, sanno che è più facile, meno dispendioso, meno faticoso, occuparsi del ragazzetto che insulta l'amico in chat, o di quell'altro che gli crea un falso profilo per prenderlo in giro, piuttosto che occuparsi delle grandi organizzazioni criminali, di indagini lunghe, farraginose, che probabilmente non porteranno da nessuna parte.