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Detrazione per ristrutturazione
[LEFT]Salve tutti, sono marco, grazie per l'accoglienza in questo forum.La mia situazione è la seguente, sono proprietario di un immobile derivato dalla fusione di 2 unità abitative abitato dai mie genitori che ne godono l'usofrutto a vita. Attualmente risiedo con mia moglie i miei 3 bimbi in un altro appartamneto di proprietà di mia moglie ( operiamo in divisione dei beni ).E' nelle mie inntenzioni ristrutturare parzialmente porzione della casa per poterci andare ad abitare tar 4\5 anni con la mia familia creando un unico nucleo familiare con i miei genitori.Le nostre intenzioni sono di agganciare la detrazione all'irpef di mia moglie in quanto io già dovrò godere dello sgravio del 55% relativo alla sotituzione dei serramenti sempre nella casa in questione, limitando la mia capacità detrattiva. La norma prevede la detrazione non solo del posessore/detentore dell'immobile ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento ponendo tra i vari esempi i conviventi del proprietario.Ho già sentito pareri contrastanti di 2 professionisti, il primo afferma che cosi' restando le cose non si può detrarre alcun chè perchè mia moglie non riuscirebbe a dimostrare il requisito di titolare di diritti reali/personali sull'immobile, suggerendo eventualmente di rendere possibile la cosa spostando la residenza. Il secondo ( forse con analisi meno attenta ) a detto possibile la detrazione.Chiedo gentilmente. Può mia moglie detrarre ponendo come requisito il fatto di essere sposata con il proprietario dell'immobile in questione? Grazie infinite per l'attenzione Marco.[/LEFT]
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Ciao e benvenuto nel Forum.
La risposta al tuo caso non è semplice, e credo non sia un caso che nessuno ancora si è preso la responsabilità di risponderti.
La detrazione del 50%(ex 36%) compete a chi sostiene le spese solo se lo stesso è titolare di diritti reali/personali sull'immobile, oppure familiare convivente (nella casa oggetto di ristrutturazione) con chi è titolare di tali diritti da prima dell'inizio dei lavori.
Vedi la risoluzione n. 184/E 12 giugno 2002 dell'agenzia delle Entrate.Se il familiare non è convivente, l'unico modo per aver diritto alla detrazione è comunque quello di stipulare un contratto di comodato o locazione, debitamente registrato, sempre prima dell'inizio dei lavori.
In base alle Istruzioni della dichiarazione dei redditi Unico di quest?anno, se i lavori sono effettuati dal detentore bisogna indicare nel quadro RP tra i vari dati anche gli estremi di registrazione dell?atto che ne costituisce titolo.Una complicazione potrebbe essere quella che l?immobile è già occupato da altre persone, che tra l?altro sono coloro che dovrebbe concederti in comodato l?appartamento in quanto usufruttuari.
Però tenuto conto che l?immobile era costituito in precedenza da due unità abitative, e (ritengo) sia di dimensioni tali da potervi ospitare tutti, e che inoltre trattasi di interventi finalizzati al futuro utilizzo dell?immobile in cui conviverà la tua famiglia (che è in pratica la finalità tutelata dalla legge) insieme ai tuoi genitori, la mia personale opinione (non confortata da risoluzioni o circolari che io sappia) è che le spese possano essere pagate e detratte da tua moglie, previa registrazione di un contratto di comodato.Per tua conoscenza sappi comunque che la legge in questi casi permette di presentare una ?istanza di interpello? per avere una risposta ufficiale al proprio caso da parte della competente Direzione regionale dell?Agenzia delle Entrate.
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La risposta al tuo caso non è semplice, e credo....
Grazie mille