• User Newbie

    Lavoratore dipendente e apertura partita iva

    Buongiorno a tutti,
    l'argomento di cui chiedo delucidazioni è stato trattato più volte ma non ho trovato nulla che combaciasse alla mia situazione:

    Lavoro attulamente a tempo indeterminato (40 ore) nel settore grafico stampa e affini e vorrei aprire una partita iva:

    • 96.09.05 organizzazione feste e cerimonie
    • 82.30.00 organizzazioni convegni e fiere

    da svolgere saltuariamente e solo in particolari periodo dell'anno.

    Domanda 1: sono obbligato alla gestione separata Inps oppure dato che sono dipendente a tempo indeterminato ne sono escluso?

    Domanda 2: questa PI mi permette di emettere fattura ai miei clienti (IVA al 21 - 22) e scaricare le spese di acquisto dei materaili che poi rivenderei ai miei clienti / spese benzina / telefono / ecc ecc?

    Domanda 3: dato che è un'attività secondaria / saltuaria come evidenziato sopra quale fatturato devo raggiungere per non incorrere negli studi di settore?

    Domanda 4: come posso utilizzare il mio attuale mezzo di trasporto (auto) senza aquistarne uno appositamente con la partita iva per poter scaricare le spese inerenti?

    Grazie infinite per tutte le info che potrete fornirmi.


  • User Attivo

    Salve wilderr e benvenuto nel forum , rispondo in grassetto accanto alle domande. Saluti
    @wilderr said:

    Buongiorno a tutti,
    l'argomento di cui chiedo delucidazioni è stato trattato più volte ma non ho trovato nulla che combaciasse alla mia situazione:

    Lavoro attulamente a tempo indeterminato (40 ore) nel settore grafico stampa e affini e vorrei aprire una partita iva:

    • 96.09.05 organizzazione feste e cerimonie
    • 82.30.00 organizzazioni convegni e fiere

    da svolgere saltuariamente e solo in particolari periodo dell'anno.

    Domanda 1: sono obbligato alla gestione separata Inps oppure dato che sono dipendente a tempo indeterminato ne sono escluso? Dipende da cosa fai esattamente. Tale attività (ad esempio questi codici si usano per il wedding planner che è un'attività molto di moda al momento) può essere inquadrata come professionale o come attività di servizi. Nel primo caso avresti da versare un ulteriore 18% di Gestione separata, nel secondo caso avresti da iscriverti al registro imprese e all'INPS commercianti richiedendo la non iscrizione (e quindi non verseresti nulla). Io propendo sempre per inquadrare come imprenditoriali tali attività, visto che non esiste una regolamentazione (parlo di wedding planner)

    Domanda 2: questa PI mi permette di emettere fattura ai miei clienti (IVA al 21 - 22) e scaricare le spese di acquisto dei materaili che poi rivenderei ai miei clienti / spese benzina / telefono / ecc ecc? Come scritto sopra, per emettere le fatture non ci sono problemi, per dedurre determinate spese bisogna capire l'inquadramento

    Domanda 3: dato che è un'attività secondaria / saltuaria come evidenziato sopra quale fatturato devo raggiungere per non incorrere negli studi di settore? rimanendo al di sotto dei 30.000 euro non è necessario fare gli studi di settore, si è in regime dei minimi

    Domanda 4: come posso utilizzare il mio attuale mezzo di trasporto (auto) senza aquistarne uno appositamente con la partita iva per poter scaricare le spese inerenti?

    Grazie infinite per tutte le info che potrete fornirmi.


  • User Newbie

    @Studio_Emmi said:

    Salve wilderr e benvenuto nel forum , rispondo in grassetto accanto alle domande. Saluti

    Ti ringrazio infinitamente per la celere risposta!!!
    Ricapitolando quindi secondo te nel mio caso specifico mi converrebbe utilizzare la *- 82.30.00 organizzazioni convegni e fiere come imprenditoriale *(che mi permetterebbe di non versare ulteriori contributi Inps corretto?).

    Con questo "inquadramento" quali spese ed in che misura potrei detrarre? (oppure dimmi tu quale inquadramento dovrei adottare)

    Calcolando che prevedo di fatturare dai 15 ai 20 k anno mi confermi quindi che sarò nei regime dei minimi e non avrò particolari problemi con gli studi di settore e affini?

    Ti ringrazio anticipatamente per le ulteriori delucidazioni ed il prezioso aiuto che potrai fornirmi.

    Grazie


  • Super User

    scusate se mi intrometto ma è' una cosa che interessa anche me. Il mio commercialista ha detto che era necessaria l'iscrizione alla gestione separata e così' abbiamo fatto. Io che sono dipendente full Time in quale scaglione rientrerò ? 18% o 27,7% visto che già' verso i contributi da dipendente? è poi era proprio necessaria l'iscrizione all'inps? potrei cancellarmi in qualsiasi momento?
    grazie


  • User Attivo

    @stable said:

    scusate se mi intrometto ma è' una cosa che interessa anche me. Il mio commercialista ha detto che era necessaria l'iscrizione alla gestione separata e così' abbiamo fatto. Io che sono dipendente full Time in quale scaglione rientrerò ? 18% o 27,7% visto che già' verso i contributi da dipendente? è poi era proprio necessaria l'iscrizione all'inps? potrei cancellarmi in qualsiasi momento?
    grazie

    Salve stable, premettendo che ti consiglio sempre di ascoltare il consiglio del tuo commercialista, che è anche il tuo professionista di fiducia, bisogna capire il tipo di attività che svolgi. In ogni caso si, se sei dipendente e la tua attività come autonomo è di natura professionale bisogna iscriversi alla gestione separata e versare il 18% di INPS. Non è necessaria l'iscrizione all'INPS nel caso tu venga inquadrato come impresa piuttosto che professionista (nel campo sopra descritto è comunque possibile). Per cancellarsi dalla gestione separata il procedimento è più macchinoso e complesso rispetto alla gestione commercianti.

    @Wilderr, riguardo al codice non saprei, come dicevo bisogna capire il tipo di attività che svolgi effettivamente (nella pratica), iscrivendoti come imprenditore il vantaggio sarebbe di non versare contributi (ma ci sarebbero spese per la Camera di Commercio). Per le spese cerca pure sul forum, non esiste una lista determinata ma dipendono dal genere di attività svolta, in genere è possibile dedurre i costi inerenti con l'attività. Il regime dei minimi ha altre limitazioni (es. non avere dipendenti, o non acquistare beni strumentali oltre 15.000 euro in tre anni, anche per questo ti consiglio di cercare, ci sono tante discussioni in merito) e non bisogna aver avuto attività come autonomo nel triennio precedente.

    Saluti


  • User Newbie

    @Studio_Emmi said:

    Salve stable, premettendo che ti consiglio sempre di ascoltare il consiglio del tuo commercialista, che è anche il tuo professionista di fiducia, bisogna capire il tipo di attività che svolgi. In ogni caso si, se sei dipendente e la tua attività come autonomo è di natura professionale bisogna iscriversi alla gestione separata e versare il 18% di INPS. Non è necessaria l'iscrizione all'INPS nel caso tu venga inquadrato come impresa piuttosto che professionista (nel campo sopra descritto è comunque possibile). Per cancellarsi dalla gestione separata il procedimento è più macchinoso e complesso rispetto alla gestione commercianti.

    @Wilderr, riguardo al codice non saprei, come dicevo bisogna capire il tipo di attività che svolgi effettivamente (nella pratica), iscrivendoti come imprenditore il vantaggio sarebbe di non versare contributi (ma ci sarebbero spese per la Camera di Commercio). Per le spese cerca pure sul forum, non esiste una lista determinata ma dipendono dal genere di attività svolta, in genere è possibile dedurre i costi inerenti con l'attività. Il regime dei minimi ha altre limitazioni (es. non avere dipendenti, o non acquistare beni strumentali oltre 15.000 euro in tre anni, anche per questo ti consiglio di cercare, ci sono tante discussioni in merito) e non bisogna aver avuto attività come autonomo nel triennio precedente.

    Saluti

    L'attività che andrei a svolgere è l'organizzazione di eventi privati / aziendali dal compleanno alla presentazione di un nuovo prodotto con la fornitura di food / beverage / hostess ove richiesto.

    Avrei sicuramente la necessità di acquistare i suddetti prodotti per la rivendita e quindi poter scaricare IVA / spese benzina / telefono / auto / e connesse.

    Secondo te è fattibile oppure vedi delle limitazioni che mi precludono la cosa ?

    Che costi ha l'iscrizione alla camera di commercio?

    Grazie ancora!!!


  • User Newbie

    @wilderr said:

    L'attività che andrei a svolgere è l'organizzazione di eventi privati / aziendali dal compleanno alla presentazione di un nuovo prodotto con la fornitura di food / beverage / hostess ove richiesto.

    Avrei sicuramente la necessità di acquistare i suddetti prodotti per la rivendita e quindi poter scaricare IVA / spese benzina / telefono / auto / e connesse.

    Secondo te è fattibile oppure vedi delle limitazioni che mi precludono la cosa ?

    Che costi ha l'iscrizione alla camera di commercio?

    Grazie ancora!!!

    @EMMI non lasciarmi "appeso" potresti cortesemente chiudere la tua analisi sul mio caso??? GRAZIE!!!


  • User Attivo

    Salve, in tale caso a mio avviso l'attività andrebbe inquadrata come impresa, ma l'acquisto e la somministrazione anche di alimenti ne farebbe una situazione altamente complessa (sicuramente sconsigliato, meglio rivolgersi a servizi di catering). Per la Camera di Commercio i costi sono di 88/106 euro per il diritto camerale e 35,50 euro per diritti e spese di segreteria. In più bisogna aggiungere le eventuali competenze di un commercialista.
    P.s. i consigli degli esperti sul forum sono solo consigli e non soluzioni, e vanno presi come tali (con i loro tempi visto che non viviamo sul forum). Consiglio sempre di seguire in ogni caso il parere del proprio commercialista/professionista di fiducia, soprattutto in questo caso che è un pò complesso.
    Saluti


  • User Newbie

    @Studio_Emmi said:

    Salve, in tale caso a mio avviso l'attività andrebbe inquadrata come impresa, ma l'acquisto e la somministrazione anche di alimenti ne farebbe una situazione altamente complessa (sicuramente sconsigliato, meglio rivolgersi a servizi di catering). Per la Camera di Commercio i costi sono di 88/106 euro per il diritto camerale e 35,50 euro per diritti e spese di segreteria. In più bisogna aggiungere le eventuali competenze di un commercialista.
    P.s. i consigli degli esperti sul forum sono solo consigli e non soluzioni, e vanno presi come tali (con i loro tempi visto che non viviamo sul forum). Consiglio sempre di seguire in ogni caso il parere del proprio commercialista/professionista di fiducia, soprattutto in questo caso che è un pò complesso.
    Saluti

    ....non voleva essere assolutamente mia intenzione "pressarti" per una risposta, e ti ringrazio ancora per le preziose informazioni / consigli che mi hai dato!!!

    In ultima analisi vorrei solamente chiederti nel caso in cui non si configurerebbe la somministrazione ma solamente la rivendita (quindi no personale) potrebbe essere la soluzione che mi permetterebbe di semplificare la cosa o resta ancora complessa???


  • User Attivo

    Bisogna comunque dimostrare di avere i requisiti professionali (diploma, corso abilitante). Il problema è però come configurare la cosa perchè sarebbe una sorta di vendita "ambulante" visto che non è un commercio al dettaglio. In ogni caso resta un'attività piuttosto complessa da decifrare se viene inserita la parte relativa agli alimenti. Potresti rivolgerti al SUAP del tuo comune. saluti


  • User Newbie

    @Studio_Emmi said:

    Bisogna comunque dimostrare di avere i requisiti professionali (diploma, corso abilitante). Il problema è però come configurare la cosa perchè sarebbe una sorta di vendita "ambulante" visto che non è un commercio al dettaglio. In ogni caso resta un'attività piuttosto complessa da decifrare se viene inserita la parte relativa agli alimenti. Potresti rivolgerti al SUAP del tuo comune. saluti

    ok grazie!!!!