• User

    @criceto said:

    In genere è il curatore stesso che invia comunicazione ai creditori ma l'idea di chiedere aiuto al tuo legale è ottima.
    Perfetto, allora se non sento niente dopo l'udienza di fallimento chiedo al mio legale.

    Grazie criceto!


  • User Attivo

    @criceto said:

    No, prima lo stato etc ...

    ... poi le BANCHE e poi i dipendenti...

    E prima di tutti il curatore fallimentare.

    A meno che i beni aziendali non siano un panfilo con rubinetterie d'oro, probabilmente da lì non vedrai un centesimo.

    E se (e sottolineo il SE) si dovesse arrivare effettivamente al fallimento, mettiti il cuore in pace: non si chiuderà prima di due anni.

    (E' da dodici anni che ogni anno, pochi giorni prima di Natale, mi sento con un commercialista; ci facciamo gli auguri, perchè ormai è sorta anche un'amicizia telefonica; il motivo della telefonata è comunque che mi informo sui progressi di un fallimento, iniziato appunto dodici anni fa, e che non si è ancora chiuso. La cifra che arriverà alla mia azienda è ridicola (qualche centinaio di euro), ma ci serve la chiusura del fallimento per chiudere definitivamente la partita a bilancio...


  • Super User

    Ciao Archimede.
    L'informazione che hai dato circa il soddisfacimento delle banche prima dei dipendenti è da ritenersi errata.
    Le banche sono creditori chirografari come qualsiasi altro creditore, mentre i dipendenti sono creditori privilegiati.
    Quindi, a meno che le banche non siano in possesso di diritti reali quali l'ipoteca (che li rende privilegiati) il loro credito sarà soddisfatto dopo i dipendenti.


  • Super User

    Mah.. con così pochi beni il curatore tenderà a liberarsene...di certo la procedura non è breve.
    i crediti sono soddisfatti in quest'ordine:
    -spese di giustizia
    -fisco
    -crediti garantiti da pegno (i diritti reali)
    -dipendenti
    -Inps per il pagamento dei contributi
    -creditori chirografari (tra cui i crediti bancari )

    si dovrebbe capire nella fattispecie quanto fosse il capitale sociale versato che entra nell'attivo fallimentare.


  • User Attivo

    Più che il capitale sociale originale, è da valutare quanto RESTA del capitale sociale...
    Se lo stesso è impegnato in cespiti (di dubbia realizzazione), crediti verso clienti (di dubbia o difficile esigibilità), immobilizzazioni varie (di dubbia, difficile o impossibile smobilizzazione) il risultato sarà sempre lo stesso: briciole...


  • Super User

    Difficilmente una società fallisce se è in grado di soddisfare i propri debiti...
    Comunque, stabilita la massa attiva, la distribuzione dei ricavi è operata secondo le precedenti indicazioni.


  • User

    @giurista said:

    Difficilmente una società fallisce se è in grado di soddisfare i propri debiti...
    Comunque, stabilita la massa attiva, la distribuzione dei ricavi è operata secondo le precedenti indicazioni.

    Grazie a giurista e a tutti coloro che sono intervenuti,
    di sicuro le banche non hanno debiti lo so per certo perchè i conti sono stati chiusi qualche tempo fa. Il capitale sociale mi sembra sia sui 50.000 € interamente versato. So di essere in una botte di ferro perchè appunto ex dipendente... l'unica cosa che mi preoccupa è il fisco che potrebbe rastrellare tutto.. ma in caso c'è il fondo garanzia INPS che mi salva.
    Ma non si può farlo fallire con bancarotta fraudolenta? In quel caso non risponde anche dei beni personali? Quelli ne ha abbastanza ..


  • Super User

    La condotta fraudolenta è un reato grave ed è contestato dalla Procura.


  • User

    @giurista said:

    La condotta fraudolenta è un reato grave ed è contestato dalla Procura.
    ma cosa dever aver fatto per essere contestato dalla procura?


  • Super User

    La legge fallimentare prevede 3 tipologie di bancarotta: la più grave è la bancarotta fraudolenta.