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Gabriele, La ringrazio per la Sua risposta.
Quindi mi dice che, in definitiva, non c'è possibilità che io possa mantenere la carica di presidente e percepire uno stipendio come "dipendente"?
Mi domando: mi risulta che nelle cooperative chi ha l'amministrazione emette anche una "busta paga" a se stesso; ciò è corretto? e se sì, ciò è possibile in quella tipologia di società ma non nelle associazioni?
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Qui non è un discorso legato alla possibilità o no di farlo, ma un discorso di opportunità. Secondo Lei, in fase di eventuale accertamento, una situazione in cui il presidente si firma il contratto da dipendente non è inquadrabile come una ditta individuale camuffata da Associazione ed una divisione diretta di utile?
@Georghe84 said:
[...]
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Capisco bene l'obiezione. Ed infatti il mio pormi queste domande è rivolto proprio a fare le cose nella maniera più limpida possibile. Tuttavia, anche in fase di accertamento, se (come è!) ciò che io percepisco è per l'effettiva attività svolta (quindi non per attività fittizie), da cui dipendono gli introiti per l'associazione per poi sovvenzionare la sua attività istituzionale, non credo che in linea di massima possano essere poste obiezioni di sorta. O sì?
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Considerata la nostra esperienza e gli innumerevoli verbali di accertamento solo su associazioni che abbiamo analizzato e studiato, l'unico consiglio che posso darLe è quello di non ricoprire alcuna carica nel consiglio direttivo. I migliori saluti, Gabriele Aprile
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Quindi nemmeno semplice consigliere, lasciando ad altri le altre cariche (presidente, vice, segretario e tesoriere)?
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Direi molto meglio! I migliori saluti! Gabriele Aprile
@Georghe84 said:
Quindi nemmeno semplice consigliere, lasciando ad altri le altre cariche (presidente, vice, segretario e tesoriere)?
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Signor Gabriele, La ringrazio per le sue cortesi e tempestive risposte.
Mi sorge però una curiosità: allora come mai il "manuale" del POGAS "Le agevolazioni fiscali a favore dell'attività sportiva dilettantistica" non pone nemmeno la questione se gli amministratori dell'Associazione possano essere retribuiti, ma analizza direttamente il trattamento fiscale per le somme erogate agli amministratori?
Quello che non capisco è: è lecito o no che chi ha cariche venga remunerato per il lavoro svolto nell'associazione? (quindi non somme perché si ha la carica, ma somme per il reale lavoro svolto, quasi come se si fosse dei "dipendenti").
Chiedo scusa per la mia insistenza, ma vorrei capire il più possibile come stanno le cose.
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E' lecito remunerare per il lavoro svolto, ma è normale anche che in sede di ispezione è una delle prime cose che si verifica per i motivi indicati dal collega, quindi attenzione alla forma al quantum per esempio.
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Salve,
vado un po fuori tema:
può un'asd con partita iva, vendere beni acquistati in precedenza ad un'azienda privata?
Se si, che tipo di ricevuta/fattura deve emettere? E che importo IVA applicare?
Grazie mille!
Marco
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Buon giorno Gabriele, scrivo qui perché l'argomento è stato da Lei affrontato nel post del 10-09-12, 14:30.10-09
2 anni fa, io e 2 amici abbiamo costituito una asd e versato ciascuno sul c/c, a titolo di finanziamento infruttifero, una somma importante al fine di realizzare strutture sportive. L'unico accordo preso, solo verbalmente, tra noi 3, tutti membri del direttivo, è stato quello che quando l'asd avrebbe disposto delle risorse, avremmo organizzato un piano di rientro ai soci finanziatori.
Pochi giorni fa, uno dei membri, ha deciso di abbandonare tutto, dimettersi dal direttivo e da socio, e ci ha fatto scrivere dal legale per riavere subito l'intera somma da lui versata a titolo infruttifero.
Premesso che l'asd ha ancora da ultimare i lavori, ha dediti verso alcuni fornitori derivanti da decisioni prese dal direttivo e che non ha risorse finanziarie (i servizi fruiti ai soci sono stati limitati a causa delle strutture da ultimare) che obblighi ha la nostra associazione. Cordiali saluti