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querela per danni.
Buongiorno,
la contatto per poter avere ragguagli su tempistiche di notifica e linee guida da seguire a seguito di una "probabile" querela per danneggiamento, probabilmente, presentata da due turisti australiani contro me e mia moglie.
Mia moglie ha una casa vacanza che sta per essere autorizzata in comune entro questo mese (maggio).
Questa casa è stata prenotata dai signori summenzionati per un periodo di tre giorni, nel mese di Giugno. A maggio, nelle stesse date di Giugno, gli ospiti si sono presentati improvvisamente, senza alcun preavviso, senza alcuna email o telefonata. Mia moglie colta alla sprovvista, convinta di esser nel torto (controllando la prenotazione, erroneamente, notava solo i numeri non il mese) si è dovuta imbattere nella ricerca di una soluzione consona. La ricerca di una sistemazione uguale a quella promessa, nel mese di Maggio a Roma, ha stressato molto entrambi.
Alla fine l'abbiamo trovata con grande gioia di tutti. Mia moglie ha restituito il deposito agli australiani (cash senza ricevuta), pagato la differenza per l'affitto della nuova casa (cash senza ricevuta) e ci siamo salutati tutti contenti. Il giorno dopo esce l'arcano...la prenotazione era per giugno! e mia moglie, giustamente, molto irritata, dopo innumerevoli tentativi, è riuscita a ricontattare i clienti pretendendo un incontro.
In virtù del servizio offerto (disturbo e ricerca di nuova casa) e di quanto sancito dal contratto di prenotazione (perdita del deposito per disdette inferiori ai 45 giorni all'arrivo) mia moglie ha chiesto la restituzione: della differenza pagata per il nuovo appartamento, del deposito ed il pagamento del disturbo arrecato per la loro negligenza. All'incontro gli Australiani si sono rifiutati non solo di restiturci il deposito ma, non appena ci siamo allontanati, ci hanno telefonato accusandoci di aver visto mia moglie graffiare l'auto (cosa del tutto falsa) che avevano preso a noleggio e che sarebbero andati alla polizia.
Ora, in virtù di quanto descritto gradirei sapere:- quanto tempo ci vuole per una notifica di una querela? dobbiamo attenderci una telefonata oppure una raccomandata?
- quali azioni dovremo seguire per poter difenderci da queste accuse nel caso fossimo chiamati a rispondere?
- è preferibile "attaccare" per primi e presentare una querela ai signori summenzionati oppure è meglio aspettare?
- che cosa rischiamo io e mia moglie, visto che eravamo entrambi presenti e siamo del tutto estranei all'accusa che ci è stata fatta?
La ringrazio anticipatamente per l'aiuto.
Saluti.
Nicola
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Non vi è notifica della querela: se il pm ritiene fondata la notizia iscrive nel registro apposito ed incarica la PG di sentirvi.
Fossi in voi, se ritenete che realmente questi signori abbiano proposto querela, potreste presentare un esposto al comando carabinieri più vicino esponendo i fatti ed indicando l'ora in cui avete ricevuto la telefonata ed il numero chiamante e chiamato.
In questo caso visto che siete entrambi, rispettivamente, coniugi, senza altri testi la questione verrebbe archiviata.
In ogni caso ritengo opportuno che facciate almeno un esposto.
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Grazie per la risposta veloce.
Mi interessava sapere se in questo caso potremmo essere contattati in tempi brevi (uno o due giorni) dalla PG oppure bisognerà aspettare mesi.
Cosa intende per esposto? è una controquerela? non potrebbe trasformarsi in un boomerang?
grazie ancora per l'aiuto.
Saluti
Nicola
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Due giorni no di certo... a Roma per queste cose è veramente difficile.
Un esposto è una notizia data alla PG di un possibile pericolo. Non ha valore di querela.
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..e se facessimo una controquerela? cosa rischieremmo? Sostiene sempre che sia meglio un esposto?
..mi perdoni ma per me e mia moglie è una situazione incresciosa senza precedenti e il disagio è molto. Ci sembra una cosa grave e che comunque potrebbe avere conseguenze pesanti nel lungo periodo a maggior ragione del fatto chi i querelanti sono Australiani.
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Ma.. rischiare nulla...non vorrei che costoro, visti i personaggi, si procurano testimoni falsi...in quel caso si rischia la calunnia.
Il fatto che sono Australiani la garantisce, viceversa. Andandosene non avran voglia di seguire questa questione...