• User

    Da impiegato a webmaster con P.I.

    Un saluto a tutta la community.
    Sembra che la ventata di liberalizzazioni abbia portato una ventata di freschezza a tutta una serie di congetture, e vorrei sapere, se inquadrando la mia situazione, posso usufruire di agevolazioni di qualche tipo (se non agevolazioni almeno niente mazzate dietro il collo).
    45 anni a febbraio, impiegato contabile (inquadrato al terzo livello, contratto a tempo indeterminato ma il posto vacilla)
    Ho alcuni siti web, con soltanto Google Adsense, che mi rendono poco, parliamo di scarse 200 euro al mese. Non posso accettare soldi da sponsor (anche grossi) perché non potrei emettere documento/fattura fiscale. Ad arricchire questo scenario c'è che, da amatore, costruisco siti per amici, negozi, associazioni e altro..il tutto "a gratis"-
    Volendo intraprendere eventualmente un'attività con P. I. senza però alcuna certezza che possa andare bene, perché NON ho clienti ma solo amici, e sperando in un incremento previa corretta pubblicità, come dovrei inquadrarmi?
    Posso continuare a mantenere il mio lavoro da impiegato e aprire un'attività come cosa?
    Ci sono agevolazioni in questi ultimi decreti varati per webmaster che vogliono iniziare un serio percorso professionale?
    Da dove iniziare e cosa mi consigliate? Premesso che NON ho mai chiesto un centesimo, ma sarebbe il caso di iniziare in perfetta conformità però. Anche perché diventerei un doppio contribuente.

    Attendo un vostro ragguaglio.


  • Super User

    Ciao Salvo,
    puoi certamente aprire partita iva, non c'è conflitto tra le 2 "attività" quindi non ti occorrerà nulla osta del datore di lavoro.
    Il consiglio è quello di inquadrarti come ditta individuale commerciale (campagne marketing e altri servizi pubblicitari), poichè essendo dipendente (immagino full-time) eviteresti di pagare ulteriori contributi previdenziali (circa 3000 euro annui).
    Potresti aderire al regime fiscale dei minimi che è decisamente vantaggioso (imposte solo 5% del reddito e niente cumulo di redditi con quello da lavoro dipendente) e di durata 5 anni.


  • Super User

    Ma i "minimi" non sono solo per quelli sotto i 35 anni ?

    M.


  • User Attivo

    @ziobudda said:

    Ma i "minimi" non sono solo per quelli sotto i 35 anni ?

    M.

    Il limite dei 35 anni si pone qualora si volesse fruire del regime oltre i 5 anni previsti. Es. ho 20 anni e apro la p.iva col nuovo regime nel 2012 e rispetto il limiti previsti, posso fruire del regime fino ai 35 anni di età cioè fino al 2027


  • User

    Grazie mille davvero, ovviamente approfondiremo in pvt.
    Volevo solo sapere, in merito alla categoria commerciale, se quella descritta prevede anche lavori che sono di competenza di webmaster.
    Oltre questo vi ringrazio perché siete stati più chiari di 300 inutili e infruttuose googlate (passatemi il termine).


  • Super User

    @studio_emmi: quindi (giusto per capire) un mio amico (io non posso perché ho già la PI) che ha 38 anni può aprire una partita iva nei regimini dei minimi e restarci per 5 anni. Giusto ? Perché avevo sempre letto in giro che i minimi erano solo per "i giovani".

    Grazie.

    M.


  • User Attivo

    @ziobudda said:

    @studio_emmi: quindi (giusto per capire) un mio amico (io non posso perché ho già la PI) che ha 38 anni può aprire una partita iva nei regimini dei minimi e restarci per 5 anni. Giusto ? Perché avevo sempre letto in giro che i minimi erano solo per "i giovani".

    Grazie.

    M.

    Avendone i requisiti (limite 30.000 ricavi, non aver effettuato attività d'impresa nei 3 anni precedenti, no cessioni esportazione ecc.) può usufruire del regime. In ogni caso è pensato per i giovani per ciò che dicevo prima, avendo 20 anni si può usufruire del regime teoricamente per 15 anni (non superando i limiti previsti).
    Saluti
    Studio Emmi


  • User Attivo

    @_Salvo_ said:

    Grazie mille davvero, ovviamente approfondiremo in pvt.
    Volevo solo sapere, in merito alla categoria commerciale, se quella descritta prevede anche lavori che sono di competenza di webmaster.
    Oltre questo vi ringrazio perché siete stati più chiari di 300 inutili e infruttuose googlate (passatemi il termine).

    Cosa intendi per categoria commerciale? I codici atecofin?


  • User

    Perdonami, ovviamente non conoscendo la terminologia tecnica posso risultare blasfemo.
    Tento di rispiegarmi: oltre all'accettare compensi provenienti da banner et similia, l'inquadramento che mi hai proposto, prevede anche lavori sul web di natura tecnica( tipo da webmaster), o solo campagne marketing e pubblicitarie?
    Ti chiedo questo perché se inizio, vorrò essere sempre chiaro e soprattutto vorrò sempre rientrare nella legalità dell'operato.


  • User Attivo

    @_Salvo_ said:

    Perdonami, ovviamente non conoscendo la terminologia tecnica posso risultare blasfemo.
    Tento di rispiegarmi: oltre all'accettare compensi provenienti da banner et similia, l'inquadramento che mi hai proposto, prevede anche lavori sul web di natura tecnica( tipo da webmaster), o solo campagne marketing e pubblicitarie?
    Ti chiedo questo perché se inizio, vorrò essere sempre chiaro e soprattutto vorrò sempre rientrare nella legalità dell'operato.

    Non avevo risposto io, perdonami, ma studionicola, mi sono inserito perchè non avevo capito la domanda.
    Comunque dovresti aggiungere qualche altro tipo di attività, come 74.10.21 ad esempio (disegnatori di pagine web).
    Saluti


  • User

    ...rimanendo sempre nel regime dei minimi....se si potesse fare sarebbe davvero una svolta, anche perché purtroppo il lavoro di WM finché lo fai gratuitamente ti impegna molto, quando metti i paletti economici spariscono, ovviamente.
    Ecco perché ho scritto quello che ho scritto nel primo intervento. Il vantaggio non vorrei fosse nel NON pagare tasse, ma per pagarle sulla base delle entrate, o in conformità alla mole di lavoro che potrebbe arrivare. Stavo cercando infatti qualcosa, e ho trovato il codice di Studio_Emmi (74.10.21).


  • User Newbie

    @studionicola said:

    Ciao Salvo,
    puoi certamente aprire partita iva, non c'è conflitto tra le 2 "attività" quindi non ti occorrerà nulla osta del datore di lavoro.
    Il consiglio è quello di inquadrarti come ditta individuale commerciale (campagne marketing e altri servizi pubblicitari), poichè essendo dipendente (immagino full-time) eviteresti di pagare ulteriori contributi previdenziali (circa 3000 euro annui).
    Potresti aderire al regime fiscale dei minimi che è decisamente vantaggioso (imposte solo 5% del reddito e niente cumulo di redditi con quello da lavoro dipendente) e di durata 5 anni.

    quindi se ho capito bene a parte le iscrizioni e gli adempimenti iniziali del caso, si paga solo il 5% sul reddito generato o ci sono altri costi?
    Ma per esempio un blogger che ha solo adsense deve aprire p.iva?

    Grazie.


  • User

    Per quanto mi riguarda devo mettere insieme due codici per fare un lavoro (paradossale), se ho capito bene, ossia "scrittore di codici" o programmatore, e "servizi pubblicitari", che mi permettono di accettare eventuali sponsorizzazioni.
    Non è semplice perché non so se l'insieme delle due cose possono rimanere nel regime dei minimi over 35 con un tetto massimo di introito di 30.000 euro, un massimo di spese di 15.000, e se nelle 30.000 vanno incluse anche le entrate del mio lavoro da dipendente.
    Dopo le nubi passerò e risolverò aprendo una P.I., ma non certo per l'attività da blogger, che porta pochissimi soldi.


  • User

    Ho preso informazioni sull'estensione di due codici (73.11.01 e 62.01.00 ) per una eventuale attività.
    Vorrei sentire se i commercialisti in rete possono dedicarmi la loro attenzione e prendere appuntamento (Roma) quanto prima possibile. Vi chiedo di contattarmi privatamente. Sempre fermo restando che ho bisogno di mantenere il mio posto con contratto a tempo indeterminato.