• User Newbie

    Da Tempo Determinato a Partita Iva

    Buonasera a tutti.
    Vorrei chiedere un consiglio per un delicato passaggio di rapporto di lavoro.
    Sono un lavoratore a tempo indeterminato da ca. 11 anni di una azienda che opera nel settore dell'informatica.
    Il mio cud annuale òordp è di ca. 27.000 Euro per un netto annuale di ca. 21.000.
    Essendo il mio rapporto di lavoro con i titolari un rapporto "quasi" familiare, visto gli 11 anni passati insieme ed i rapporti amichevoli che abbiamo da sempre, quindi un solido rapporto di fiducia reciproca, stavo pensando di cambiare contratto di lavoro passando a partita IVA per poter prendere anche altri lavoretti per arrotondare, da fare naturalmente fuori dall'orario di lavoro.
    Il nuovo contratto di lavoro prevederebbe le stesse ore lavorate, vacanze retribuite, nessun problema in caso di malattia (volendo posso anche lavorare da casa).
    Io ho chiesto 3.700 euro al mese + iva (44.400 l'anno + iva), loro mi hanno proposto 3.300 euro al mese + iva (39.600 l'anno + iva); a 3.500 + iva si potrebbe chiudere.
    Qualcuno di voi mi potrebbe cortesemente dire se tali cifre sono adeguate al passaggio del contratto, e se mi permetteranno di guadagnare di più (al netto di tutte le spese e tasse), escluso i lavori aggiuntivi che farei?
    Inoltre, devo cambiare in ordine scooter e macchina, gli sgravi fiscali mi permetteranno di pagarli meno con un leasing, rispetto a comprarli normalmente?
    Grazie mille per chi volesse aiutarmi.
    Cordialità.


  • Super User

    Ciao johnnybecks,
    non sono un'esperta in materia fiscale ma, essendo una professionista, ho anche io p.iva. Con quello che ti verrà dato andrai a guadagnare leggermente di più rispetto a ora. Considera che, in media, tra tasse e contributi vari partirà *quasi *il 50% di quello che prenderai. L'iva, come già saprai, non è tua e non dovrai in alcun modo considerarla come un guadagno. Mi raccomando.

    Il vantaggio è che con un contratto a p.iva, a meno che non sia chiaramente specificato, potrai lavorare anche da casa risparmiando sul carburante o comunque il trasporto. Inoltre, come hai detto bene tu, potrai arrotondare con altri lavori da freelance. Tuttosommato credo tu possa andare a guadagnare bene e di più.

    In merito al leasing, mi pare di aver letto che se non lavori con la macchina (vedi NCC), non hai agevolazioni. Viceversa, le avresti per esempio se prendessi in leasing un computer. Ma non vorrei dire baggianate, sai... 🙂


  • Super User

    Per poter effettuare una simulazione maggiormente precisa occorrerebbe quantificare l'ammontare di costi deducibili dal reddito di lavoro autonomo poichè pagherà poi l'irpef sul reddito (ricavi - costi).
    Sul reddito sarà così poi possibile calcolare i contributi inps (se professionista senza cassa occorrerà effettuare l'iscrizione alla gestione separata inps).


  • User Newbie

    Intanto vi ringrazio per queste prime risposte.

    Per poter effettuare una simulazione maggiormente precisa occorrerebbe quantificare l'ammontare di costi deducibili dal reddito di lavoro autonomo poichè pagherà poi l'irpef sul reddito (ricavi - costi).

    Bhe... i costi non saprei quantificarli, visto che la mia condizione lavorativa principale non cambierebbe di una virgola. Io andrei a lavorare lo stesso con il mio scooter (la benzina è da considerarsi un costo?), 8 ore in ufficio e poi a casa. Forse un computer.. cancelleria ecc....

    Cosa cambia come condizione da professionista senza cassa o con cassa?
    Inoltre vorrei sapere se ci sono agevolazione per l'apertura di nuove ditte individuali (avevo letto sgravi sui primi 3 anni)

    Grazie ancora per l'attenzione.


  • Super User

    Il carburante è certamente un costo, così come le utenze domestiche se la sede dell'attività coincide con l'indirizzo di residenza (sono spese promiscue).
    Anche computer, cancelleria, materiali da consumi, etc, rientrano tra i costi deducibili dal reddito.
    Alcune professioni (architetti, avvocati, notai, etc) hanno una propria specifica cassa di previdenza.
    Chi non ce l'ha (ad es. consulenti informatici) versa all'inps. La differenza sta nelle diverse aliquote contributive e nella possibilità di poter compensare i contributi (inps gestione separata) in f24 con crediti erariali o di altro tipo.