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artigiano: varie, registrazioni e obblighi dopo la chiusura
Un artigiano è cessato il 30/4 (chiuso ADE, inps, inail, CCIAA). Può il professionista emettergli fattura (di competenza per l'artigiano) con ritenuta d'acconto? Se no, e quindi il professionista emette fattura alla persona fisica, il costo può essere imputato di competenza?
Poi, mi ha consegnato fatture dei fornitori di maggio/giugno (utenze): l'iva la perde o posso registrarle normalmente pur avendo cessato il 30/4?
Infine, i contributi inps vanno versati per mensilità: quindi il versamento dei fissi in scadenza il 22/8 lo dividerò per tre. Giusto?
Ultimo: le fatture per le dismissioni dei cespiti (sono tre) in due casi portano a minusvalenze. Sono deducibili?
Grazie
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Possibile nessun esperto possa aiutarmi?
Grazie
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Incredibile, nessun aiuto!!!!!!!!!!!!
L'ivs è come prospettato da me.
Ma il resto. A nessuno è mai capitato???
Impossibile, non ci credo!!!!!!!!!!!!
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Salve Al1971.
La libera condivisione di idee e conoscenze è un pilastro di questo Forum – come avrai forse notato leggendo i thread di questa e altre sezioni – ma è appunto libera proprio perché fondata sulla volontaria partecipazione degli utenti e dei professionisti, quando e se possono.
Ti preghiamo di non insistere e di attendere le risposte che arriveranno, proprio come fanno tutti gli altri.
In alternativa, se sei interessato a una via assolutamente prioritaria, puoi sempre prendere in considerazione i nostri servizi di consulenze a pagamento (o contattare un professionista a te vicino).
Grazie dell'attenzione e buon proseguimento in gt.
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Ciao al1971, credo che la tua "impaziente" attesa sia terminata.
Per quanto riguarda il trattamento dell'iva in caso di fatture emesse/ricevute in seguito alla chiusura della partita iva, bisognava attendere la definizione di tutti i rapporti con iva sospesa prima di cessare l'attività. Dai un'occhiata alla circolare dell'ade n. 11/2007.
Per quanto riguarda i beni strumentali non mi risulta che le minusvalenze derivanti dalla loro dismissione in caso di cessazione siano deducibili, mentre le plusvalenze vanno indicate nell'RG e concorrono a formare il reddito imponibile.Saluti e Buon Ferragosto
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Grazie, buon ferragosto a te.
Verifico la circolare e poi magari ci sentiamo.
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Ho dato un'occhiata alla circolare che mi hai indicato: riguarda una situazione, a mio parere, particolare del professionista con cessione clientela ed incasso rateizzato.
Qui si tratta di un artigiano che, comunque, va per competenza. Non sono convinto dell'applicabilità. Effettuare la scrittura costo a fatture da ricevere sarebbe la strada che vorrei seguire. Che dici?
Si tratta di due fatture (telefonia e gas). Perderò l'iva ma imputo il costo per competenza corretto nella contabilità dell'artigiano. D'altronde questi costi hanno permesso di svolgere l'attività all'artigiano e di conseguire i ricavi sino al 30/4.
Aggiungo che un ultimo costo che ho da gestire nella contabilità, l'affitto del locale, per il quale avevo già imputato per competenza costo nel 2010, è stato pagato a fine maggio 2011, saldando il 2010 ed i 4 mesi del 2011. Quindi, a prescindere dal pagamento, che faccio?
Non considerarlo sarebbe a mio avviso sbagliato e non riuscirei nemmeno a sistemare il 2010.
Riassumendo: per le due fatture ed il costo dell'affitto del locale, imputerei i costi per competenza.
Per le minusvalenze e plusvalenze come dici tu: ok.
Grazie
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Il problema è che a mio parere si tratta di una questione spinosa, per la quale le prese di posizione dell'amministrazione finanziario sono veramente esigue. Nella circolare 11/E/2007, che come hai detto giustamente tratta il caso specifico della cessione di uno studio professionale, si è precisato che l'operatore (da intendere in generale anche come impresa, a mio avviso) che decide di interrompere l'attività è tenuto a mantenere aperta la partita Iva fino all'esaurimento di tutte le operazioni dirette alla definizione dei rapporti giuridici pendenti.
Detto questo, considerando la mancanza di riferimenti normativi chiari, ma solo di documenti di prassi tra l'altro non espliciti (anche se ritengo che possano diventare sufficienti in sede di eventuale controllo), potresti operare contabilmente e fiscalmente come hai prospettato.
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Per completezza indico la seguente strada che avevo seguito per risolvere il problema.
Risposta, in allegato, PICCHE!!!!
Farò un giro all'ADE settimana prossima per vedere che aria tira.
Credo che farò anche interpello.
Esperto Frizzera Online - Quesito rifiutato
Gentile abbonato,Le comunichiamo che il quesito n. 7674 da Lei posto in materia di "Contabilità e bilancio" è stato rifiutato dal nostro team di esperti.
Quesito:
Un artigiano è cessato il 30/4/11 (chiuso partita Iva, posizione Inps, Inail e CCIAA). Può il professionista emettergli fattura (di competenza per l'artigiano) con ritenuta d’acconto? Se no, e quindi il professionista emette fattura alla persona fisica indicando le prestazioni svolte a favore dell’attività artigianale, il costo può essere imputato di competenza nella contabilità dell’artigiano? Infine, le fatture ricevute in maggio e giugno dai fornitori per utenze, di competenza del periodo ante chiusura, possono essere registrate normalmente nel secondo trimestre oppure devo registrare il 30/4 il costo e come contropartita (esempio) fatture da ricevere. In questo caso l'Iva è persa?
Motivo del rifiuto:
Gentile Abbonato, ci scusiamo ma l'argomento affrontato nel quesito richiede il livello di approfondimento necessario alla redazione di una e propria consulenza professionale, servizio non offerto. Non esiti a contattarci per ulteriori necessità. La ringraziano e cogliamo l'occasione per inviare cordiali saluti. La redazione
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