• User

    @sesi said:

    riguardo la prosecuzione dell'attività sono grosso modo nella tua stessa situazione: ho lavorato per 6 mesi a progetto per una società di ingegneria (che ha solo consulenti a p.iva), e adesso che hanno intenzione di assumermi non potrei accedere al regime dei minimi!!!
    ogni società prima di assumere o di avvalersi della collaborazione esterna di qualcuno ha bisogno di conoscerlo e di valutarne le conoscenze e la professionalità. io non ho parole
    C'è parecchia confusione in giro: Lavorare con la part. IVA non significa essere assunti, significa lavorare in proprio. Inoltre il contratto a progetto di 6 mesi (o anche fosse di 6 anni) non conta, l'importante è non aver già svolto quel lavoro in proprio o come dipendente (determinato o indet.). Il contratto a progetto è una cosa occasionale.


  • User Attivo

    @Dex said:

    Ripropongo le mie domande:

    [LEFT]DOMANDA 1

    Il limite dei 30.000 € per gli ex-minimi è da intendersi:
    [/LEFT]

    • iva inclusa xyz+IVA21=30000
      o
    • iva esclusa ossia 30000+IVA21=36300

    Questa interessa anche a me! ^_^
    La logica mi porterebbe a pensare IVA esclusa.


  • User

    @Simo75 said:

    Questa interessa anche a me! ^_^
    La logica mi porterebbe a pensare IVA esclusa.
    Ma quale IVA? Nei minimi (vecchi o nuovi) non si calcola l'IVA. Sono 30000 e basta.


  • User Attivo

    @Dexter800 said:

    Ma quale IVA? Nei minimi (vecchi o nuovi) non si calcola l'IVA. Sono 30000 e basta.
    No, chi aderisce agli ex minimi (si possiedono ancora i vecchi requisiti dei minimi ma non si rientra nei nuovi) da quest'anno fattura con IVA con qualche "agevolazione" rispetto all'ordinario.
    Quindi..il limite dei 30000 è da intendersi IVA inclusa o esclusa per noi ?


  • Super User

    Infatti si parlava di ex-minimi e l'IVA c'è eccome. Il limite di 30.000 euro riguarda i compensi, e dunque l'IVA non rileva, come ipotizzato da Simo75.


  • Super User

    @Dex said:

    DOMANDA 2

    Mi potete spiegare in cosa consiste la "detrazione a favore dei lavoratori autonomi" da sottrarre all'ammontare irpef da pagare.

    Grazie

    Lo dico molto sinteticamente. Si parte dal reddito, si applicano le aliquote progressive per scaglioni e si determina l'imposta lorda. A questa si sottraggono una serie di detrazioni per determinare l'imposta netta, ossia l'IRPEF effettivamente dovuta.
    Fra le varie detrazioni da considerare, ce n'è una che prevede un abbattimento forfettario della base imponibile a favore dei lavoratori autonomi (ma ce ne sono di analoghe anche per altre tipologie di redditi). Il calcolo è estremamente complesso e non vale la pena descriverlo: basti dire che più è basso il reddito, più è elevata la detrazione.


  • User Attivo

    Io da quest'anno (da 1 Gennaio 2012) passo dai minimi (ne ho usufruito nel periodo 2008-2011) agli ex-minimi (Regime Contabile Agevolato).
    Ora mi chiedo:

    1. Già da quest'anno (entro il 30 Aprile 2012) rientro nello spesometro ? Oppure dal 2013 per il 2012 ?
    2. Quest'anno dovrò versare acconti IRPEF e relative addizionali ? Oppure sempre dal 2013 per il 2012 ?
      Per quanto riguarda l'IVA invece ho capito che se ne riparlerà a Marzo 2013 per noi. 😉

    Scusate..forse sono domande banali..ma non riesco a darmi una risposta certa. 🙂


  • Super User

    1)Lo spesometro in scadenza al 30 aprile 2012 è riferito al 2011, quindi si dovrà "preoccupare" di tale adempimento dal prossimo anno.
    2)Come 1
    3)Si, il saldo iva 2012 potrà versarlo a marzo 2013.


  • User Newbie

    Salve a tutti del forum, sono un fisioterapista ed ho apero p.iva con regime ordinario nel gennaio 2010 senza aver lavorato nei tre anni precedenti, la mia domanda riguarda la mera prosecuzione…io lavoro con contratto libero professionale a prestazione (tramite p.iva) verso una azienda che fornisce prestazioni sanitarie convenzionate e volendo proseguire nel prestare la mia opera professionale verso questa azienda, mi è preclusa l’adesione ai nuovi minimi 2012? grazie dell'aiuto!


  • User

    Ciao a tutti...

    Avrei da porvi una domanda riguardo all'ipotetico sbarramento in mente al ministro Fornero, che, a quanto ho capito, riterrebbe valide solo le partite iva con fatturati superiori ai 18.000 euro.

    Secondo il vostro parere, ne vale la pena di aspettare la nuova legge in caso di apertura di una nuova p.Iva? Avete informazioni più precise a riguardo?

    Io sarei interessato alla p.iva con regime dei minimi (quella del 5%)

    grazie


  • Super User

    L'eventuale limite di fatturato (18.000 euro) è riferito alle partita iva con monocommittenti (ossia fatturazione prevalente ad un unico soggetto).
    In via generale, cioè, non vi è nessuna fascia minima di fatturato.


  • User

    @studionicola said:

    L'eventuale limite di fatturato (18.000 euro) è riferito alle partita iva con monocommittenti (ossia fatturazione prevalente ad un unico soggetto).
    In via generale, cioè, non vi è nessuna fascia minima di fatturato.

    Grazie della precisazione...già che ci sono te ne chiedo un'altra visto che sono abbastanza estraneo a questo mondo...

    La monocommitenza è una modalità di attuazione di un regime con delle regole proprie o identifica solamente il rapporto in base al fatturato.

    Per dirla a parole povere: la monocommitenza è un 'tipo' di partita iva o si considera in base alle fatture emesse?

    grazie


  • Super User

    Si considera in base alle fatture emesse.