Ciao, non intentevo dire che è un'attività illegale! Un conto infatti è quello che dice la legge, che oltretutto è diversa paese per paese (abbiamo clienti in tutto il mondo), un conto è quello che è ritenuta la buona pratica da parte dei provider (ISP, MSP...), dai fornitori di sistemi antispam e da associazioni internazionali (MAAWG, EEC, ESPC ecc).
Secondo questi ultimi l'invio massivo di messaggi ad indirizzi che non hanno preventivamente dato il consenso si definisce come "spam", e per questo deve essere limitato/bloccato. Indipendentemente da chi ha venduto la lista e dal tipo di contenuto.
Questo non significa che lo "spam" debba per forza coincidere con un'attività illegale, come nel tuo caso, ma significa che chi invia messaggi di quel tipo rischia più di altri di vedere ridotta la reputazione dei propri server di invio e conseguentemente limitata la capicità di evitare i filtri antispam.
A mio avviso è una interpretazione severa, che sopratutto nel B2B rischia di fare più danni che altro. Non a caso il Garante si sta muovendo in questa direzione, considerando anche la congiuntura.
Quello che noi diciamo ai clienti che volessero fare invii di email di richiesta consenso (non pubblicitarie), su liste B2B acquistate da fornitori legittimi (che hanno cioè inviato l'informativa ai loro contatti), è di fare l'invio di richiesta consenso con un altro sistema, e poi usare MailUp solo sugli utenti che hanno dato il consenso al trattamento dei dati personali.