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- Cosa serve esattamente per aprire un e-commerce?
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@Tarab said:
1)in questo modo quindi (cioè senza aprire per il momento una p.iva) sarei tutelato da eventuali sanzioni o simili?
Sei tutelato se non svolgi vendita in modo continuativo.
2) sapresti dirmi, per sommi capi, quanto costerebbe aprire una p.iva?
No, non te lo so dire con esattezza. Non è comunque un costo per il quale vale la pena preoccuparsi. Ti consiglio vivamente di fare un salto alla camera di commercio della tua zona(o da un'associazione di commercianti/esercenti) dove senza farti pagare ti possono chiaririe tutti i dubbi sui costi e modalità delle operazioni di apertura p.iva.
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Ancora grazie.
Un'ultima cosa: dove posso trovare un documento ufficiale che attesti quanto hai detto tu, riguardo al fatto di poter vendere senza p.iva se non in modo continuativo? In modo da avere un qualcosa da esibire nel malaugurato caso in cui le cose non andassero bene.
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@Tarab said:
Ancora grazie.
Un'ultima cosa: dove posso trovare un documento ufficiale che attesti quanto hai detto tu, riguardo al fatto di poter vendere senza p.iva se non in modo continuativo? In modo da avere un qualcosa da esibire nel malaugurato caso in cui le cose non andassero bene.
Non esiste un "documento ufficiale" da poter esibire che ti esime dall'obbligo di partita iva. Esiste la definizione di Imprenditore come da codice civile, che ovviamente è ufficiale. E secondo questa definizione se vendi in modo occasionale alcuni prodotti non sei un imprenditore.
Ti ripeto che se vuoi fare le cose "sul serio" la partita iva la devi aprire. Se vuoi solo provare a vendere tre o quattro prodotti su ebay invece ne puoi fare a meno. Il senso è proprio questo. Non è che puoi trovare un documento che ti esime dall'obbligo... l'obbligo c'è a meno che tu non voglia vendere (per ora magari) in modo occasionale. Più chiaro di così non mi riesce.
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Era appunto ciò che chiedevo: una fonte ufficiale, come appunto il relativo articolo del codice civile, che desse questa definizione.
Specifico che è mia intenzione operare legalmente nelle vendite, ma è anche mia intenzione capire al meglio il da farsi prima di lanciarmi in cose difficili poi da gestire e/o mantenere.
Ti ringrazio ancora per le spiegazioni esaustivi.
Alla prossima.
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@Tarab said:
Ti ringrazio ancora per le spiegazioni esaustivi.
Alla prossima.
Ciao e in bocca al lupo
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@Webtronic said:
Non esiste un "documento ufficiale" da poter esibire che ti esime dall'obbligo di partita iva. Esiste la definizione di Imprenditore come da codice civile, che ovviamente è ufficiale. E secondo questa definizione se vendi in modo occasionale alcuni prodotti non sei un imprenditore.
Salve a tutti,
si potrebbe avere un'interpretazione più approfondita del messaggio sopra quotato?Mi spiego meglio: cosa si intende, in termini pratici, per occasionale?
Ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte.
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Per lo stato italiano imprenditore è "Chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata, al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi".
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Ringrazio Webtronic per la pronta risposta ma il dubbio permane: vorrei comprendere cosa intende il fisco per "occasionale" ossia quali sono i requisiti affinchè lo Stato non ti possa riconoscere imprenditore svolgendo un'attività che non sia professionale e che pertanto esonera dagli adempimenti a cui è soggetto la figura dell'imprenditore.
Nuovamente grazie per la cortese attenzione.
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Prima ti ho indicato cosa dice la legge.. ora ti dico la mia (personale) interpretazione. Credo si debba fare un esame di coscienza e riflettere: voglio che sia un'attività che mi consenta di vivere o che comunque mi dia degli introiti in modo abbastanza regolare? Se la risposta è sì, vuol dire che si vuole avviare un'attività professionale.
Spesso le leggi sono volutamente "vaghe" per non essere troppo rigide e per essere il più possibile universali. Se io ho uno stock di 100 paia di scarpe che vendo oggi e poi non lo farò più, per esempio, si può (a volte) dire che non si tratta di attività profesisonale e che la vendita non è soggetta a determinati obblighi in quanto è vendita fra privati. D'altro canto è vero che se io bendo uno spillo al giorno per due anni è difficile dire che non ho obblighi e che lo sto fvcendo occasionalmente.
Rimane di solito il dubbio: ma se io non so quanto venderò? Beh.. qui ci sarebbe da parlare molto.. quali sono gli obiettivi? E se poi non vendo niente? Non c'è alternativa: un minimo di pianificazione va fatta. Sono io che devo decidere se voglio che sia un'attività professionale. la legge ti lascia la possibilità di iniziare senza grandi obblighi.. ma un minimo di rischio d'impresa va accettato.
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Grazie Webtronic,
più chiaro di così non potevi espimerti.Era proprio quello che cercavo di capire.Dato che l'attività imprenditoriale oggi come oggi risulta alquanto incerta visto l'andamento dell'economia ma in particolar modo data la saturazione del mercato che ahimè offre poche prospettive a chi vorrebbe cimentarsi in una nuova avventura commerciale.D'altronde avendo una retribuzione mensile fissa che comunque permette di sopravvivere sarebbe rischioso, oserei dire troppo rischioso, mollare tutto e provare ad organizzare qualcosa che possa far cambiare ecnomicamente la propria vita.Ed è per questo che opterei inizialmente su qualcosa che non vada ad intaccare totalmente la mia situazione finanziaria ossia una sorta di trampolino di lancio che aiuti a tastare con mani proprie l'andamento generale.Cioè, per riprendere il tuo esempio, vendere magari 100 paia di scarpe e poi chissà ma senza gravarsi degli oneri fiscali che il tutto comporterre se fosse svolto a livello professionale.
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@beautifulrose said:
Ed è per questo che opterei inizialmente su qualcosa che non vada ad intaccare totalmente la mia situazione finanziaria ossia una sorta di trampolino di lancio che aiuti a tastare con mani proprie l'andamento generale.Cioè, per riprendere il tuo esempio, vendere magari 100 paia di scarpe e poi chissà ma senza gravarsi degli oneri fiscali che il tutto comporterre se fosse svolto a livello professionale.
L'esempio delle scarpe forse ti sta portando fuori strada.
Il trampolino di cui parli non esiste nè nel nostro ordinamento giuridico nè (soprattutto) nella prassi degli uffici fiscali preposti al controllo.Se vendi 100 paia di scarpe al ritmo di 1/2 a giorno a 100 clienti diversi e lo fai per tutto l'arco dell'anno senza regolarizzare la tua posizione di imprenditore secondo me sei completamente fuori legge.
Webtronic si riferiva ad un'attività svolta in via eccezionale, una tantum.
Una cosa è vendere oggetti personali che non si sono acquistati allo scopo, un'altra è acquistare beni nel mercato per farne oggetto di commercio, anche se occasionale. In quest'ultimo caso tra acquisti non contabilizzati, vendite non contabilizzate, evasione contributiva e iva non vorrei essere nei tuoi panni quando ti beccano ...
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@Tomcat said:
Una cosa è vendere oggetti personali che non si sono acquistati allo scopo, un'altra è acquistare beni nel mercato per farne oggetto di commercio, anche se occasionale. In quest'ultimo caso tra acquisti non contabilizzati, vendite non contabilizzate, evasione contributiva e iva non vorrei essere nei tuoi panni quando ti beccano ...
Non è mia intenzione evadere il Fisco in nessun modo...ed è proprio per questo motivo che, prima di muovere passi falsi, cercavo di documentarmi a proposito della vendita occasionale.Come già accennato pur essendo un dipendente del settore privato sono molto attratto dal commercio ed in particolar modo dalla sua variante elettronica.Per cui vorrei fare una prova di come risponde il mercato alle mie proposte.Ma prima di aprire la partita Iva, chiedere autorizzazioni e sottoscrivere iscrizioni appunto volevo capire quali sono le alternative.Pongo a questo punto un secondo esempio.Se le paia diventassero 10 cosa succede?
Grazie di nuovo per le risposte
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Buongiorno a tutti, è la prima volta che scrivo in questo forum, chiedo scusa in anteprima se sbaglio in qualcosa.
Ho letto questa discussione come tante altre nel forum alla ricerca di una risposta al mio problema e, non so se va bene, ho pensato di inserirmi qui per gli argomenti che sembrano similari al mio.
Premetto che ho già una partita iva aperta come procacciatore di affari "di vari prodotti senza prevalenza di alcuno" da gennaio 2009.
Vorrei aprire un sito internet per vendere articoli di hobbistica, oltre che proporre mie creazioni sempre in vendita. Per quanto riguarda i fornitori ho un paio di contatti.
La mia idea sarebbe di non creare un magazzino, ma di comprare man mano che si verificano gli ordini, praticamente lavorare sul venduto avvisando il cliente preventivamente sulla tempistica delle consegne.
Cosa mi conviene fare fiscalmente?
Devo aggiungere subito sulla partita iva il codice relativo alla vendita al dettaglio in internet mantenendo per ora come attività prevalente quella di procacciatore?
Cambia qualcosa fiscalmente se non inserisco il carrello sul sito ma propongo la vendita tramite mail o fax?
Grazie per la cortese risposta.
Cordiali saluti.
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Ciao e benvenuto nel forum innanzitutto
@Arcobaleno58 said:
Cosa mi conviene fare fiscalmente?
Devo aggiungere subito sulla partita iva il codice relativo alla vendita al dettaglio in internet mantenendo per ora come attività prevalente quella di procacciatore?più che di convenienza credo si tratti di un obbligo preciso quello di adeguare la partita iva a quello che è effettivamente il business svolto.
Il codice "procacciatore di affari" non ti consente di commerciare@Arcobaleno58 said:
Cambia qualcosa fiscalmente se non inserisco il carrello sul sito ma propongo la vendita tramite mail o fax?
Si tratta di commercio elettronico quando la vendita ( il contratto) si conclude per via telematica , indipendentemente dalla forma di pagamento e dal tipo di consegna. Direi quindi che da questo punto di vista non cambia nulla.
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Ciao,
grazie mille per la tua risposta, quindi appena ho il dominio e l'abbonamento hosting confermato (pensavo Aruba) vado a fare la variazione sulla partita iva e inserisco il nuovo codice.
Comunque finchè l'attività in e-commerce non avrà frutti posso lasciare come prevalente quella di proccaciatore e eventualmente cambiare dopo?Grazie ancora.
Ciao.
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In questi casi è sempre meglio sentire un commercialista o comunque un esperto. Io comincerei da lì.
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Ho letto tutto quello che avete scritto..
Aggiungo una domanda che potrebbe servire a qualche lettore (è una mia curiosità) Una volta che uno apre un sito di e-commerce, gli basta la partita Iva? Oppure deve registrarsi al registro delle imprese?
Se uno acquista beni e poi li rivende lavorati, si può scaricare le tasse dall'acquisto sul venduto? Rispondete senza fretta.
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salve sono un fratello con diùubbi sul commercio della propria sorella, il dubbio che mi assale sarebbe questo:
mia sorella è molto brava nel costruire gioielli con svarowky e vorrebbe aprire un negozio on line(ecommerce), ora la domanda è se produce questi "gioielli" per poi metterli in vetrina per venderli serve qualche tipo di fatturazione ? partita iva??? attendo vostre risposte grazie X)
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Ciao Faxo, basta che tu legga un po' le risposte in questo thread per chiarirti il tuo dubbio.
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@Salla88 said:
Una volta che uno apre un sito di e-commerce, gli basta la partita Iva? Oppure deve registrarsi al registro delle imprese?
casomai il contrario prima apri partita iva , fai la comunicaz al comunie e i ti iscrivi alla camera di comemrcio (che ormai si fanno tutte e tre con una sola comunicazione)
a quel punto apri il sito ecommerce@Salla88 said:
Se uno acquista beni e poi li rivende lavorati, si può scaricare le tasse dall'acquisto sul venduto?
non ho capito