• User Attivo

    Forum: ammissibilità di ban e censure

    ciao,
    in un forum che frequento da utente (non parlo assolutamente di GT) si bannano utenti con una certa facilitá.
    La situazione é che intorno al forum in oggetto girano notevoli interessi commerciali e chi paga ha assoluta libertá di parlare della propria attivitá e di sparlare di quella altrui. Chi non é sponsor del forum invece appena fa un post che lascia adito a sospetti di interessi commerciali nascosti, viene bannato senza troppi problemi e spiegazioni.
    La situazione é diventata ancora più interessante da quando è stato introdotto un word filter che sostituisce i nomi dei marchi non paganti inseriti nei post con la parola SPAM.

    Lasciando da parte i commenti di come tale strategia sia i mia opinione suicida per la promozione di un forum, a quali risvolti legali si espone l'amministratore del forum?

    Piú in generale il ban per motivi ingiustificati o futili puó esporre gli amministratori ad esposti e denuncie?
    Il word filter usato a modo di censura e concorrenza scorretta puó costiture un problema?


  • User

    Assolutamente no.
    Chi è proprietario di un forum, di uno spazio, di un qualsiasi cosa su cui conservi una proprietà, ha diritto "di vita o di morte" virtuale sul forum stesso e su chiunque lo frequenti, fintanto che tale diritto non sfoci in violazioni delle norme giuridiche che, nel caso in essere, non mi pare di riscontrare.
    Pertanto, io amministratore del forum e del dominio ad esso associato, sono perfettamente legittimato ad escludere chiunque non mi fosse simpatico, censurare qualunque cosa non mi fosse gradita, anche qualora non sussistesse una giusta causa, in base al principio che a casa mia faccio quello che voglio, compreso cacciarti se non mi vai a genio o se dici che il prosciutto crudo ti piace più di quello cotto e la cosa mi creasse fastidio.
    Va da sè, beninteso, che un comportamento di questo tipo, porterebbe il mio forum a crearsi una fama naturalmente molto poco lusinghiera.
    Ma dipende anche dal tipo di forum.
    Evidentemente al forum cui fai riferimento, poco interessa di porsi come punto di riferimento pluralistico per l'utenza ma, come hai accennato, forse vi sono interessi commerciali alla base di tale atteggiamento o ancora, magari ci sono ragioni che non conosciamo.
    Del resto, come sa chiunque amministri un forum, dover avere a che fare con le problematiche di gestione di una comunità virtuale, inevitabilmente comporta un fegato grande quanto la webfarm che ospita giorgiotave.it e pertanto non è neanche detto che gli amministratori di tale forum non abbiano i loro validi motivi per gestirlo così.
    D'altro canto, fin quando il loro forum ha successo, la ragione è dalla loro parte.