• User

    Promozione Musica

    Ciao a tutti,

    un po' di tempo fa ho partecipato ad una discussione creata da GDZ che riguardava la vendita online di mp3.
    Siccome molte volte, per lavoro, incotro artisti indipendenti con molto talento e un bel progetto, capita spesso che con i molti canali che offre la rete vendono pochissimo. E l'unica che promozione che fanno online è myspace. Quindi pochissimo.

    Quindi vorrei creare una piccola guida, per fare un po' di ordine, da pubblicare gratis , sono un idealista :-). Ma ho bisogno del vostro aiuto...

    Domanda:
    secondo voi il lacio di un singolo/ album sul mercato si può paragonare con gli altri settori? Mi spiego meglio, utilizzereste le stesse tecniche di web marketing che funzionano per software, turismo, (PPC, SEO, Article Marketing) oppure tendereste di più per una scelta di tipo Viral Marketing.

    Come vi muovereste?

    Grazie in anticipo,
    mileZ


  • Super User

    Sinceramente farei due cose:

    1. Mi guarderei attorno e contatterei chi ha fatto questa cosa prima di me per chiedere e scoprire come ha fatto (se ha avuto successo ovviamente)

    2. Attuerei "un pò" di tutte le idee che mi vengono in mente riguardo la promozione.... comprenderei quale funziona meglio e mi concentrerei su quella.


  • User Attivo

    mileZ nel caso di un gruppo musicale non gliene frega niente a nessuno che il sito sia alla prima pagina di google, anche perchè praticamente impossibile se uno digita Gruppi o cantanti ecc. La musica è fatto sociologico, di gruppo di reti sociali e influenze e come tale va trattato. Il viral marketing e il free marketing sono il futuro per i gruppi musicali emergenti, non chè l'utilizzo dei social network. Questo non significa creare una paginetta myspace sperando che qualcuno ci vada significa un CRM costante prima di avere dei fans, creare un buzz che sia trendy.
    Madonna ad esempio (prima contraria agli mp3 su internet) ha messo in ascolto quasi metà album, perchè? Semplice ci guadagna di più con il concerto, ovvero coloro che ascoltano sono più propensi ad andare ad un concerto soprattutto se si tratta di un gruppo emergente.
    altro esempio il Piotta ha creato un buzz intorno alla sua canzone di SanRemo grazie al qual ha fatto parlare di lui nei media tradizionali.


  • User

    un gruppo musicale non gliene frega niente a nessuno che il sito sia alla prima pagina di google, anche perchè praticamente impossibile se uno digita Gruppi o cantanti ecc.

    Garuda, concordo pienamente quello che dici. Allora qui sorge un'altra domanda, come fa un artista/ gruppo musicale a diventare un "fatto sociologico"?

    Un paio di giorni fa ho letto un articolo interessante qui: indieriviera. blogspot.com/2008/05/promuovere-online-una-band-muovere.html (l'autore è un frequentatore del Forum GT) che parla come questa band sfrutta i social network per allargare la propria nicchia e di conseguenza diventa un "fatto sociologico".

    Vorrei tornare un attimo sulla riflessione che hai fatto su Madonna. Penso Madonna non si possa paragonare con una band indipendente. Se Madonna vende 100 mila dischi in meno alle Major non fa né caldo né freddo. Poi Madonna è un Brand molto forte, qualsiasi cosa mette sul mercato... vende moltissimo.

    Vorrei fare l'esempio di Terra Naomi che con You Tube ha aiutato ad allargare la sua nicchia, è riuscita con le donazioni dei suoi "fans" a fare un video clip. Il brano è poi stato utilizzato in un film. E adesso è sotto contratto con la Universal.

    Conoscete altri cases di questo genere?

    Grazie,
    mileZ


  • User Attivo

    direi che il consiglio dato su quel blog è giusto. E forse dare in mano ad un esperto la campagna non sarebbe male a meno di non sapersi muovere nei social media: facebook, myspase, twitter per far sapere le prossime tappe di un concerto... Mi sembra logico che costa fatica altrimenti tutti diventerebbero delle band di successo. Ma la prima nozione è proporre qualcosa che gli altri non propongono in termini musicali e dare informazioni al pubblico che non vuole certo sentirsi dire "siamo fighi", questo è solo per chi dietro ha un promoter di peso.
    Un blog e l'uso di Twitter insieme a myspace sarebbe un punto di partenza. Un video su youtube un altro modo per iniziare il buzz, contattando dei blogger che parlano di musica chiedendogli cosa ne pensano della vostra iniziativa stimolandoli ad un commento sul loro blog ecc.

    Un altro esempio francese mi viene in mente Yaelle se non sbaglio ma ce ne sono altri che non ricordo.


  • User

    Sono nuovo del forum sinceramente la mia esperienza mi ha portato a riflettere molto sul probema della promozione di un prodotto musicale.
    Per prodotto intendo, il messaggio, lo stile la comunicazione che un artista esprime, anche relativamente al suo aspetto fisico, al proprio carattere nella consapevolezza del sentimento che nei suoi fan sviluppa.
    Io non sono un produttore i produttori non fanno più un euro sono scomparsi.
    Le case discografiche non investono più su artisti emergenti.
    Il file sharing ha distrutto il mercato, ma senza il file sharing avremmo una dittatura artistica come fino a 10 anni fa, in questa situazione va avanti chi vale veramente (tra tanti non tra pochi eletti) chi si sforza di comunicare se stesso in tutti i modi possibili cercando canali mediatici, nelle conoscenze, nei DMS di maggiore impatto, nelle etichette indipendenti (quelle che non ti mettono la catena al collo ma la mettono al tuo lavoro come è giusto che sia), ma soprattutto quelli che suonano dal vivo il vero materiale di scambio tra l'artista ed il fan è l'esecuzione pubblica.

    Io sono un paroliere lavoro con due musicisti spesso (se ne vale la pena) investo qualche soldo per spianare la strada i cantanti me li sono cercati sempre da solo io ci credo.

    Serve una certa quantità di inediti (meglio notevole dai 20 in su), almeno due di questi debbono suonare veramente, cercare una band, partecipare a concorsi per darsi visibilità, portare avanti le proprie conoscenze, di qualsiasi tipo vanno bene soprattutto gli avvocati (se voi immaginaste quello che possono fare!!), non ti serve la mano giusta, ti serve la gente giusta, una band che sappia suonare, che sia coesa e puntuale, un team artistico che abbia valenza (compositori autori fotografi web master grafici manager che procurano serate ed immagine), la stampa di un CD da vendere nei concerti, un myspace frequentato, un simpatico viral banner player (swf xml o xspf facciamo pure encrypted e full streaming) , entrare su iTunes, entrare dall'estero, qui in Italia sono poche le etichette oneste, prendono edizioni e campano della tua miseria.
    Partire da progetti esterni all' italia come CDBaby che io amo a dismisura per i suoi sforzi con poco ti danno molto Un codice isrc un UPC Barcode per entrare legalmente nei negozi di Dischi negli Stati Uniti.
    Qui in Italia ti serve un' etichetta, le edizioni, la partita iva , il software x l' upc/Ean, il bollino siae, i diritti da versare, l' obbligo di stampare in fabbrica, devi fare il dicografico? il reference CD? tanto che ci fai? Ti copiano il pezzo? Se te lo copia Gigi D'alessio chi i gli crede ad un socio siae (per lo più straordinario), che Gigi ti copia se Gigi con il tuo pezzo alla siae gli fa fare soldi a palate!!

    Le Major cambiano rotta i dischi non si vendono, alla Sony va bene vendere pure i cdr e i lettori mp3, alla siae la tassa sulla copia privata, gli artisti si devono salvare la pelle da soli e lo devono fare con le proprie idee me compreso.

    Forse gli smart phone e i gestori di telefonia ci salveranno fra qualche anno e le cose torneranno come prima, spero rimanga la stessa libertà.

    Io la mia esperienza la sto facendo, ma credetetemi il vero segreto è perseverare cercare e non arrendersi mai.


  • User

    Ciao Silicostar,

    io ho etichetta di distribuzione digitale. Vuol dire che distribuiamo solo online, tipo CDBaby. Quindi iTunes, Nokia, MSN Music, ecc.

    Con l'unica differenza che cerchiamo di fare un minimo di promozione per ogni artista.

    Come?
    Sfruttando i social network e l'article marketing. Idea interessante per incrementare i guadagni. Ma, ahimé, l'esperienza m'insegna che putroppo gli artisti vogliono fare solo gli artisti e sperano che prima o poi una Major li scoprirà. Quindi non collaborano facilmente.

    Tutti i musicisti che conosco, presenti su my space, sono "amici" di altri musicisti. Ma da qunto ne sappia io, essendo anche io musicista di professione, un musicista di conosciuto a livello locale non compra musica di un atro musicista anche lui conosciuto solo a livello locale. Tra l'altro spesso e volentieri le produzioni sono fatte molto male. Ma questo è un altro discorso.

    Per concludere internet offre moltissime possibilità interessanti: si possono mandare infinite "press releases" via email.
    Utilizzando un sito con CMS le radio, organizzatori e promotori possono ascoltare i brani dell'Album direttamente sul sito, su una pagina protetta da log in. L'artista risparmia spese di spedizione e cd fisici. Che possono essere elevate.
    Ultima cosa e poi smetto, le radio online sono sempre alla ricerca di nuova musica.

    Ciao
    milez


  • User

    Mi fa molto piacere SmileZ della celerità con la quale mi hai risposto davvero nello spirito del forum. Complimenti.
    Si è vero molti space musicali sono frequentati proprio dai musicisti ora questo va bene per un turnista che deve suonare e fare serate farsi conoscere dall'ambiente è importante serve per lavorare.

    Ma per un artista emergente è una soluzione alquanto riduttiva.
    Ne parlavo con il musicista col quale collaboro avere anche 50000 visite in gran parte è frutto di una certa ricosività dei contatti stessi che si interlacciano comunicazione, i plays sono conseguenza delle visite la maggioranza degli space ha in auto la playlist.
    My space è una buona cosa per conoscere etichette e discografici?
    Si provi a chiedere add ad un etichetta se hai un profilo musicale neanche puoi farlo ti stroncano sul nascere come un pollo gonfio di ormoni.
    Io sinceramente ne ho fiducia: come i turnisti cerco cantanti e musicisti per lavoro voglio scrivere cose nuove e senza musica come si fà?
    Serve farsi sentire per lavorare appunto.

    A proposito sempre su myspace la definiscono piattaforma sicura.. server inattaccabile poi digiti http:/myspace.com/..tizio sul form di* file2hd.com * e tiri giù musica, video, foto, oggetti flash e java ,fogli di stile, link con la facilità di un bambino da quel dominio apri un ip come seziona i cadaveri la polizia mortuaria.

    Proprio per l'appunto sai a chi posso chiedere per farmi spiegare come si criptano e decriptano gli url degli oggetti xml o xspf richiamati dalle variabili dei flash player e di altre playlist? Questi link sono visibili nel codice html convenzionale e anche nelle playlist .php e chi ne sa un pò arriva diretto al dowload del contenuto multimediale senza grossi problemi.

    In forma personale ti invito ad ascoltare Roberto sul suo space /robertozampaglione** lì è spiegato il lavoro del mio Team.
    Un altro musicista e cantante con cui collaboro (ma il progetto aè ancora ai demo) si chiama Valerio space /Ultimadea molti brani di entrambi li puoi trovare sul mio /silicostar.
    Io curo la managerialità e sono proprietario del master di Roberto dei diritti dei testi possiedo le liberatorie alla riproduzione di tutti i membri del Team, preferisco per ovvie ragioni non farlo sapere, ma magari un consiglio da te è bene accetto.. anzi desiderato. Buon ascolto e in ogni caso a presto.

    Ti saluto qui siete tutti molto disponibili vi ringrazio.


  • User Newbie

    Ciao ragazzi,

    proprio ieri ho scritto un articolo interessante riguardo la promozione online di un artista.

    Credo valga la pena di leggerlo.

    Non potendo, per via del regolamento, inserire l'indirizzo della pagina, vi invito a scrivere in "google": "promuovere musica nel web" e seguire il link di SeoMilK.

    Fatemi sapere e spero possa darvi alcune basi di partenza!

    A presto.

    Luca 🙂


  • User

    Ciao seomilk,

    in teoria concordo con il tuo post ma in pratica: i musicisti vogliono solo fare musica e le etichette non hanno i mezzi (e soprattutto la voglia) per fare questo tipo di promozione.

    Lavoro prevalentemente con etichette ed artisti indipendenti. E credimi... sono veramente pochi quelli che sfruttano bene i social network, podcast (quasi nessuno), ecc.

    Sono veramente pochi quelli che investono il "loro prezioso tempo" in "nuove" idee di promozione. Negli US sì... in Europa no. Forse perchè ci vuole troppo tempo, o non è sempre così semplice, aggiornare i profili, blog, ecc.

    Ci vorrebbe un software (anche web based) che centralizzi tutte le attività online di un artista. Tipo "CMS for musicians". Con Drupal questo si può quasi fare 🙂

    Musicisti non sono marchettari!

    mileZ


  • User Newbie

    D'accordissimo...

    viviamo in un paese "pigro!", sotto questo punto di vista.

    E' chiaro però che, se utilizzassimo con impegno e determinazione gli strumenti che oggi la rete ci offre, potremmo veramente riuscire a far parlare di noi in maniera proficua.

    Un esempio, prendendo spunto dal 6 punto del mio articolo: Le Newsletter.

    Tempo fa mi sono impegnato nella promozione di un video musicale amatoriale, sfruttando i contatti di tutti gli utenti appassionati di quel genere ed inviando mail di presentazione attraverso "YouTube".

    In poco tempo il video ha raggiunto 40.000 visite e la stampa di un quotidiano locale ha pubblicato addirittura un articolo che presentava l'artista.

    Spese totali: 0 euro!

    Non serve esser dei "markettari", basta avere volontà, determinazione e molta molta pazienza.

    Questo è il mio punto di vista!! 😉

    Luca 🙂


  • User

    Ciao Seomilk credo anche io che sia possibile sfruttare la volontà, ma credimi smileZ ha le sue ragioni in effetti il web è ormai l'immagine di un artista che unita ad una ricerca mirata di potenziali utenti può far avanzare.
    Ma mi permetterei anche di aggiungere che senza budget alti è impensabile diventare qualcuno a meno che non si abbiano doti evidenti in campo artistico, ogni progetto musicale ha bisogno mediamente di rodaggi anche di un paio di anni ed attualmente la pirateria ha tagliato le gambe a molte etichette e produttori tanto che il web è davvero l'unica strada dei settori produttivi perchè ha un costo molto contenuto rispetto alla resa. Tuttavia c'è talmente tanto scoraggiamento nel marketing musicale! La FIMI flette del 16% ogni anno gli mp3 che si scaricano costano troppo non decollaranno mai abbastanza! bello sarebbe avere in italia un servizio come textandgo che ti fà download di musica pagandola con il credito del cellulare senza pretendere dati personali come indirizzo carta e codice fiscale abbonamenti e trabocchetti ma un semplice sms.
    Poter investire è l'unico modo pensarsi come un azienda che produce a iosa autogestendo i fondi da sola che fa budget farsi valere come persone corrette proporre non solo arte ma strade idee perchè allo stato delle cose nessuno lo farà per noi e se lo farà non lo farà mai gratis.