• Super User

    Voci

    Mi piace questo piccolo angolo poetico:). Inserisco una mia piccola poesia scritta qualche tempo fa.

    VOCI

    Voci?
    siamo voci nella nebbia
    che se udite dai viandanti
    sembran urla di fantasmi

    siamo voci troppo urlate
    di chi parla e mai non tace
    sempre accese tutto il tempo
    senza mai trovare pace

    siamo voci sussurrate
    tanto basse e inesistenti
    che nessuno mai le sente
    come se dette fra i denti

    siamo voci nella notte
    buia fredda e silenziosa
    tanto che ci fa paura
    anche solo ad ascoltarle

    Voci?
    siamo voci assai distanti
    troppo spesse ed ingombranti
    qualche volta imbarazzanti

    siamo voci di speranza
    di chi poi ci da una mano
    senza perder la pazienza
    senza mai venire invano

    siamo voci di terrore
    di chi sbarra la sua porta
    di chi trema nella notte
    di chi urla per la via

    Voci?
    siamo voci vecchie e stanche
    logorate dalla vita
    che di rado ci sorride
    e che poi ci porta via

    siamo voci abbandonate
    negli ospizi e nelle case
    da chi alza la sua mano
    su chi mise un giorno al mondo

    siamo voci senza tempo
    con i segni sulla faccia
    delle tante bastonate
    di chi nella strada spaccia

    siamo voci indifferenti
    al destino della gente
    arroccate nelle case
    per paura di chi mente

    Voci?
    siamo voci ormai da sole
    siamo urla a squarciagola
    disperate ma orgogliose
    di una vita che non vola

    ma crediamo al nostro tempo
    a una vita senza croce
    ci illudiamo tra di noi
    proteggendo questa luce

    e cerchiamo nel deserto
    quella voce che consola

    Voci?
    siamo voci rassegnate
    qualche volta troppo urlate
    siamo voci abbandonate
    siamo voci mai ascoltate

    destinati a star da soli
    siamo voci?
    voci sparse ai quattro venti
    siamo niente più che voci

    siamo voci?
    siamo solo e sempre
    ? voci ?.


  • Super User

    Terrificante...
    Non la poesia, intendimi, il suo significato.
    Una volta detto qualcosa lo perdi per sempre, alle volte si ha proprio paura di parlare per non perdere pezzi di noi irrecuperabili. Per molte persone siamo davvero solo suoni e questo è terrificante. 😞
    Complimenti 🙂


  • Super User

    Ti ringrazio. 🙂

    E' vero, spesso per gli altri non siamo altro che suoni, parole, talvolta anche fastidiose, non sempre siamo considerati persone, da ascoltare, da capire, da comprendere.
    Il problema è che se si identificano le persone con le loro voci, allora diventa anche più facile spegnerle, quelle voci.

    Inoltre, quando dici qualcosa, ma anche quando la scrivi, purtroppo la metti in pasto agli altri che la rimasticano e la sputano, e ne fanno diventare cosa diversa da come era prima, tanto da rivoltartisi contro, talvolta. Tu dici una cosa, e viene interpretata diversamente, e perdi anche la libertà di dire quello che pensi, la tua libertà di espressione ! Certe volte per non perdere la libertà di dire quello che vuoi, la cosa migliore è non dirla, oppure dirla in modo che non la capisca nessuno. Scrivere una poesia ad esempio, è meno immediata da comprendere, e rimane più a lungo tua. 😉


  • Super User

    @bsaett said:

    è meno immediata da comprendere, e rimane più a lungo tua. 😉

    Alle volte però proprio perchè non viene compresa subito viene anche distrutta.
    Hai ragione quando dici che nemmeno scrivere può tenere fermo un pensiero, se non altro non vola via.
    In problema di fondo è che abbiamo solo le parole per esprimerci, e la voce per dare suono all'espressione. Se fosse per i nostri pensieri ognuno avrebbe un linguaggio tutto suo e saremo tutti stranieri per tutti, ma di certo nessuno potrebbe negare o peggio distruggere quello che pensiamo.
    E' brutto autocensurarsi, ma alle volte è necessario per non donare belle cose a chi ne fa fango.
    🙂


  • Super User

    @pikadilly said:

    E' brutto autocensurarsi, ma alle volte è necessario per non donare belle cose a chi ne fa fango.

    Su questo sono d'accordo, ma chi scrive non lo fa solo per se stesso, ma anche per gli altri, per condividere un suo pensiero, una sua emozione. In fondo siamo animali sociali, se non "condividiamo" non viviamo, non esistiamo.
    Certo è brutto vedere le tue parole, le tue emozioni, criticate, storpiate, strumentalizzate, ritorte contro di te, ma, credo, è un po' come quando ci si innammora. Se ti apri a sufficienza riesci a cogliere il cuore delle persone e raggiungere qualche anima affine, col pericolo di rimanere ferito certo, ma se ti chiudi sarai sì al sicuro, ma solo, irrimediabilmente solo.

    Io in genere scrivo per me, per mettere in ordine i miei pensieri, come se mettessi in fila le penne sul tavolo, ma se arrivo a scrivere qualcosa che ritengo ben fatto, mi fa anche piacere condividerla, aprirmi con altri, casomai selezionando la platea, per proteggermi, per proteggere le mie idee, perchè una poesia, come nel caso di specie, non è solo pensiero, ma anche emozione, e criticare un emozione è come criticare il mio stesso modo di essere, di vivere. Però alla fine se la candivido, e viene anche solo in parte apprezzata, mi sento appagato.

    Sarò egoista ? Sarà in cerca di approvazione ? E' forse un male ?
    Non lo so, ma so che quello scritto ha trovato un estimatore, che un pezzo di me ha trovato un estimatore, ed è quello che conta davvero, alla fine.
    Se accade !


  • Super User

    @bsaett said:

    Sarò egoista ? Sarà in cerca di approvazione ? E' forse un male ?
    Non lo so, ma so che quello scritto ha trovato un estimatore, che un pezzo di me ha trovato un estimatore, ed è quello che conta davvero, alla fine.
    Se accade !

    No, non è un male. Luciano De Crescenzo dice che quando si scrive un diario o una poesia è perchè infondo infondo desideriamo che qualcuno la legga, essendo solo nostri pensieri, se volessimo tenerli per noi non li scriveremmo.
    Chissà se è vero.
    Trovare, come dici tu, un estimatore è una grande vincita per noi rispetto agli altri, che sia anche solo uno, ma se l'ha davvero capita vuol dire che non sei l'unico che parla la tua lingua segreta.
    🙂