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- Definizione di libero professionista?
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La differenza fra imprenditore individuale e libero professionista è che il secondo applica principalmente le sue risorse intellettuali nell'attività, mentre per il primo la prevalenza è legata all'impiego di beni materiali.
Il che vorrebbe dire che rivolgersi all'avvocato Tizio non è la stessa cosa che rivolgersi all'avvocato Caio, mentre che a venderti una certa merce ci sia Tizio oppure Caio non fa differenza.Questo in linea teorica... poi, quando andiamo a vedere le cose nella pratica non è così semplice, le differenze divengono molto sfumate e i dubbi divengono tanti.
In ogni caso, gli artigiani sono sempre imprenditori e mai professionisti... qui non è questione di interpretazioni, è che la legge (in particolare, il codice civile) lo dice a chiare lettere, e dunque non si scappa.Quanto ai commercialisti, come per ogni categoria ci sono quelli disponibili per tutti e quelli che riservano l'attenzione solo ai clienti più grossi. Certo che se ne hai cambiati già sei non hai avuto finora molta fortuna!
Prova a mettere un annuncio nella sezione "Annunci fisco e leggi", in questo forum ci sono molti bravi professionisti.
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Ciao a tutti! è il primo posto, ma sono un vostro appassionato lettore.
Ho spluciato il forum e non ho trovato la mia problematica, che ho deciso di esporre in questo topic perchè credo inerente.
Da pochi giorni il mio commercialista mi ha aperto la p. iva (ed ero anche contento ;-p), ho chiesto di aprirla con il regime per le nuove attività (lui mi consigliava il forfettone) perchè lo ho reputato più remunerativo. Senza elencare i motivi di questa scelta per non creare un OT dico solo che, tra gli altri, prevedendo il regime il pagamento dell'IRAP e non avendo una organizzazione (lavoro da casa e/o andando presso i clienti, devo acquistare un pc, e sto facendo il comodato d'uso di un auto cointestata tra mio padre e me), volevo non pagare questa imposta. Quando sono andato a leggere il certificato di apertura p. iva ho trovato scritto "tipo soggetto:ditta individuale"; "tipo attività: altre attività non altrove classificate 749099", in pratica farò consulenza. Ho aperta la gestione separata inps già da diversi anni per vari co.co.pro. quindi dovrei usare quella stessa.
Io credevo mi aprisse una posizione da autonomo, da quello che ho letto nel forum come ditta individuale si ha l'obbligo della contribuzione minima (invece che solo in percentuale, ma poco male perchè almeno mi sarà considerato ai fini della pensione un intero anno di contribuzione), si ha diritto ad eventuali finanziamenti ad hoc, e cos'altro?
Sono solo queste le differenze??
La cosa che mi preme sapere di più e che mi fa spaventare molto è: ai fini IRAP avere una ditta individuale al posto di una posizione di autonomo o libero professionista equivale ad avere una stabile organizzazione e quindi manda all'aria la mia sicurezza di non pagare un'imposta che non avrei dovuto pagare altrimenti? Se, quindi, i vantaggi sono più degli svantaggi tra le due posizioni, posso recuperare imputando ad un mero errore, visto che l'apertura è solo di pochi giorni e aprire quella da libero professionista?
Per favore tranquillizzatemi...sono proprio agitato...
Piero
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Non guardare quel certificato perché scrive sempre ditta individuale se non si tratta di società.
Per l'IRAP il discorso è più articolato e bisogna valutarlo bene quindi consultati con il tuo commercialista.
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Grazie, allora posso stare tranquillo la dicitura ditta individuale corrisponde a dire libero professionista, quindi non ho obblighi di contribuzione minima ecc.?
Ora sono più tranquillo!
Grazie
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Sì, non preoccuparti, comunque visto che paghi un commercialista, sfruttalo anche per questi dubbi
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Salve, ho letto il forum e ne approfitto per sottoporre il mio quesito.
Ho appena aperto la partita IVA per svolgere attività di consulenza in materia di finanziamenti agevolati alle imprese.
La mia attività consiste nel predisporre le pratiche per far ottenere i contributi pubblici alle imprese. Non esiste un albo presso cui iscrivermi.l codice attività è 70.22.09 "Altera consulenza imprenditoriale e altra consulenza amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale.
La mia domanda è se devo iscrivermi o no al Registro delle imprese.
Il mio commercialista sostiene di no. Mentre una mia amica, anche lei commercialista sostiene di sì, sebbene i professionisti siano esonerati all'iscrizione. Lei sostiene che si definiscono professionisti soli gli iscritti ad un albo professionale. Pertanto la mia attività sarebbe qualificabile come impresa di servizi e, quindi, sarebbe soggetta ad iscrizione.
Secondo quanto leggo nel forum non è esattamente così restrittiva la definizione di professionista.
Però un intervento di "i2m4y" che cito testualmente:
<<il libero professionista è un lavoratore autonomo, non dipendente o subordinato a nessuno, che presta servizi normalmente a carattere intellettuale, non fa commercio e si autoorganizza senza grande impiego di persone, mezzi o capitali.
Il riferimento è all'art. 2222 e seguenti del codice civile.
Altre norme dispongono che talune attività, seppur formalmente rientranti nella definizione che ho dato sopra, siano attività d'impresa e non professionali.>>esistono delle norme che derogano alla definizione di professionista di cui all'art.2222 del c.c.
Potrei conoscere queste norme e soprattutto la mia posizione come si configura? Potreste chiarirmi la questione?
Grazie
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Secondo me sei libero professionista non iscritto ad albo e non devi iscriverti alla CCIAA.
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Ancora un'altra cosa. Riguardo ai contributi Inps, a quanto ammontano?
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Se iscritto alla gestione separata devi versare il 26,72%.
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altrimenti?
Io ricordo qualche anno fa che si versava il 19% ... è cambiata la normativa?
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L'aliquota cambia ogni anno, ormai!
Confermo che anche secondo me non devi iscriverti alla Camera di Commercio, sebbene sia vero che sul concetto di professionista (e, ancor più, di lavoratore autonomo) c'è una confusione enorme nelle leggi.
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OK.
ma riguardo ai contributi INPS, oltre alla gestione separata che alternative esistono?
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Nel tuo caso, nessuna... esistono gestioni INPS per i commercianti, per gli agricoltori ecc. ma chiaramente non ti riguardano.
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Salve a tutti, mi chiamo Marco, e sono un tirocinante. Cercando definizioni di libero professionista ho trovato questo forum.
La mia domanda è: A mio fratello hanno chiesto di svolgere servizi di consulenza informatica, ovvero,- formazione degli impiegati.
- insegnamento in un accademia privata come web master.
Per fare ciò, deve richiedere la P.I.? Deve iscriversi come libero professionista?
Molti di voi che leggeranno il mio post possono pensare:"ma non fai prima a chiedere al tuo Domus?"
Il problema è che io preferisco avere già una base e non fare la figura del pivello.Grazie a tutti per la vostra disponibilità.
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A mio parere si tratta di libero professionista.
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E quali sarebbero i costi di questo tipo di attività riguardanti INPS e IRAP?
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Dipende dal regime fiscale adottato, per quanto riguarda IRPEF e IRAP.
Se si sceglie il regime dei minimi si ha il 20% di IRPEF senza IRAP.
Adottando il regime delle nuove iniziative si ha IRPEF al 10% per i primi 3 anni, oltre a IRAP (se si ritiene applicabile nello specifico caso).Dal punto di vista previdenziale, va fatta l'iscrizione alla gestione separata INPS.
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Considerando che guadagnerebbe 2000€ l'anno (estremamente sovrastimato) quale regime dovrebbe scegliere?
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Salve a tutti, io avrei un quesito importante da proporvi.
Sono disoccupata e pensavo di aprire qualcosa per conto mio però non mi sò decidere , perchè non vorrei avere delle tasse fisse da pagare dato che non ho ancora un giro di clientela.
Provengo da una formazione artistica (ho studiato grafica pubblicitaria e decorazione) , quale dei due ruoli è meglio dal punto di vista economico LIBERO PROFESSIONISTA o ARTIGIANO ?
GRAZIE