• User

    Siamo davvero sicuri che l’utilizzo delle keywords è un concetto che presto verrà superato?

    Intanto grazie a Giorgio e a tutto lo staff che ho incontrato e seguito a Rimini. Hanno riattivato la mia voglia di frequentare i blog specialistici sulla SEO :d:

    Ho scritto un post sul mio blog personale dove prendo spunto dal libro di Giorgio che ho praticamente divorato (non ci sono spoiler, tranquilli!)

    Fresco fresco dal WMF Rimini e con un botto di nuove idee ispiratrici, ho pensato di scrivere la mia sull'evoluzione della SEO. Questo articolo lo dedico a tutti i colleghi e vorrei che commentaste il post con i vostri pensieri. Non deludetemi 🙂

    📛...Google, ancora oggi, premia chi lavora sulla seo alla vecchia maniera.

    𝙎𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙙𝙖𝙫𝙫𝙚𝙧𝙤 𝙨𝙞𝙘𝙪𝙧𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙡’𝙪𝙩𝙞𝙡𝙞𝙯𝙯𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙠𝙚𝙮𝙬𝙤𝙧𝙙𝙨 𝙣𝙚𝙞 𝙩𝙚𝙨𝙩𝙞 è 𝙪𝙣 𝙘𝙤𝙣𝙘𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙫𝙚𝙧𝙧à 𝙨𝙪𝙥𝙚𝙧𝙖𝙩𝙤?
    Sempre più spesso si parla di soddisfare l’intenzione di ricerca, di user experience, di dare subito contenuti di qualità all’utente che sta effettuando una ricerca, di usare un copy bello e avvolgente.
    Eppure ancora oggi ci sono siti web posizionati e che ricevono traffico grazie all’utilizzo massivo di parole chiave che convertono, ovvero che portano numeri, vendite, ai siti dei professionisti e delle PMI. Ci sono moltissime serp piene di staticità, dove chi è nei primi posti non si smuove facilmente, rimane fermo lì, godendo di una sorta di rendita seo.

    Eppure subito sotto ci sono altri siti nuovi pronti e comunicativamente belli che sono pronti a superarli…ma Google premierà chi lavora in questo modo?

    Leggi tutto: https://www.gabrielepantaleo.it/news/abbandonare-utilizzo-parole-chiave


    domenico.pacifico giorgiotave kyle46 3 Risposte
  • User Attivo

    @gabriele-pantaleo ha detto in Siamo davvero sicuri che l’utilizzo delle keywords è un concetto che presto verrà superato?:

    Ci sono moltissime serp piene di staticità, dove chi è nei primi posti non si smuove facilmente, rimane fermo lì, godendo di una sorta di rendita seo.

    Dal mio punto di vista non si tratta di una RENDITA SEO ma piuttosto di una RENDITA dovuta alla PIGRIZIA dell'UTENTE MEDIO. Si pensa di aver trovato il meglio nei primi risultati e ci si ferma.

    La SEO non è sinonimo di qualità. E' la ricerca il sinonimo di qualità. Ricerca in cui ognuno di noi deve investire tempo e puntare.

    Al di fuori delle prime 4 pagine di risultati - mi riferisco a keyword ad alto volume di ricerca - c'è un mondo sommerso che lato utente - dal mio punto di vista - è nettamente migliore.

    Oggi bisogna pensare a GOOGLE non come un motore di ricerca ma come uno strumento che - se usato bene - può migliorare la nostra vita sotto ogni punto di vista.

    La mia visione è che la SEO sta diventando SEMPRE PIU' ANIMA e SEMPRE MENO KEYWORDS. E questo per me è un bene.


    Gabriele Pantaleo 1 Risposta
  • User

    @domenico-pacifico sono d'accordo. Non so se hai avuto modo di leggere il mio intero intervento, ma in un preciso passaggio scrivo:

    *Le persone sono pigre e quando cercano su Google ragionano per parole chiave. Io stesso se devo cercare una ricetta sulla torta di mele, scriverei su Google: ricetta torte di mele o torta di mele ricetta. Ma è Google stesso che non appena io sto iniziando a scrivere mi suggerisce quelle parole chiave!

    Se io andassi a prendere così per come sono quelle parole chiave che Google mi suggerisce e andassi a scrivere un unico testo organico, in teoria avrei vinto. Ma sappiamo che non è così, perché non basta avere un testo lungo e completo per posizionarti ai primi posti.*

    dunque non solo noi siamo pigri, ma Google asseconda questa nostra pigrizia.

    dici: Al di fuori delle prime 4 pagine di risultati - mi riferisco a keyword ad alto volume di ricerca - c'è un mondo sommerso che lato utente - dal mio punto di vista - è nettamente migliore.

    ma se Google dice sempre di premiare la qualità dei contenuti, perchè allora li posiziona dal 40esimo posto in poi? Chi lo dice che sono migliori, se i siti non hanno traffico da cui l'ai di Google può elaborare dati?

    Io conto che un giorno la seo diventi davvero Anima, ma allo stato attuale delle cose, occorre ancora essere più tecnici e metodici.


    domenico.pacifico 1 Risposta
  • User Attivo

    @gabriele-pantaleo ha detto in Siamo davvero sicuri che l’utilizzo delle keywords è un concetto che presto verrà superato?:

    Ma è Google stesso che non appena io sto iniziando a scrivere mi suggerisce quelle parole chiave!

    Non è GOOGLE a suggerirti. GOOGLE riporta pari pari la PIGRIZIA DELL'UTENTE MEDIO.

    ... non basta avere un testo lungo e completo per posizionarti ai primi posti.

    Ci sono miliardi di pagine nell'universo internet. Pensare di posizionarsi nelle prime pagine grazie esclusivamente alle PAROLE CHIAVE è pura UTOPIA. Dal mio punto di vista oggi la SEO - intesa come parole chiave - CONTA PIÙ IN UNA ADS che per POSIZIONARSI NELLE PRIME PAGINE. Ed il motivo è semplice: l'utente medio è pigro ed è proprio questa pigrizia che fa saltare lo schema tradizionale delle KEYWORDS per entrare nelle prime pagine.

    Non è solo pigro l'utente medio, è pigro anche il PROFESSIONISTA MEDIO che si occupa di SEO. Oggi considero fondamentale COSTRUIRE UNA RETE DI "PR" SPONTANEA attorno ai contenuti che si producono. No, non sto parlando di Link Building e nemmeno di contenuti virali. Sto parlando di costruire comunità attorno ai contenuti. Se si vogliono SCALARE LE POSIZIONI IN SERP, dal mio punto di vista, oggi, chi si occupa di SEO deve costruire COMUNITÀ DI FANS spontanee attorno ai TEMI di cui si occupa. Temi che devono essere trattati al TOP, al si sopra della media.

    Oggi quasi la totalità delle citazioni di un brand arriva dai propri FANS (comunità da costruire), non dagli INFLUENCER (prime pagine di Google).

    Dal mio punto di vista il cambiamento epocale che GOOGLE ha iniziato è proprio questo: la SEO sta diventando un concetto di COMUNITÀ, non più di KEYWORDS. E con questo ti ho svelato il titolo provvisorio del prossimo post che scriverò il cui tema verterà su come cercare di capire e cogliere l'essenza dell'evoluzione di GOOGLE. Ti anticipo che un ruolo fondamentale in tutto questo lo ha YOUTUBE.

    ...Google dice sempre di premiare la qualità dei contenuti, perchè allora li posiziona dal 40esimo posto in poi? Chi lo dice che sono migliori, se i siti non hanno traffico da cui l'ai di Google può elaborare dati?

    Chi sarà capace di creare COMUNITÀ attorno ai contenuti vincerà sotto ogni punto di vista. Essere in prima pagina oggi non significa vendere di più anzi, il più delle volte essere in prima pagina è un'arma a doppio taglio. E poi chiediti: quanto è costato all'azienda X essere in prima pagina? L'investimento è rientrato? Credimi, non è tutto oro ciò che luccica... in prima pagina. E questo credo che sia uno dei motivi cardine per cui GOOGLE ha iniziato un'evoluzione epocale.

    Non ho ancora letto il libro GOOGLE LIQUIDO di @giorgiotave ma dato il tema di tuo interesse ti consiglio di acquistarlo.


    Gabriele Pantaleo 1 Risposta
  • User

    @domenico-pacifico Ciao Domenico, non so di cosa ti occupi, quali siano i tuoi risultati, se nella pratica fai seo per i tuoi progetti o per conto di altri... a me fa piacere tutta questa retorica (nel senso buono del termine eh) ed è sempre materiale per il quale prendere spunto. Ho letto già il libro di Tave (come ho scritto nel mio articolo completo, che a questo punto immagino tu non abbia letto) e condivido pienamente la visione con lui e con te, MA nella pratica Google ad oggi non è ancora pronto per essere affrontato in questo modo. Ho dati alla mano di moltissimi professionisti e pmi. Se ti fai un giro nelle SERP capisci meglio di cosa parlo.

    Il tuo ragionamento di Comunità funziona quando parliamo di Brand o di pmi che si vogliono elevare investendo, non quando il professionista che seguo mangia grazie ai click che fa il sito posizionato in prima pagina. Secondo te, con quale tempo o investimento di soldi potrebbe gestire una comunità?

    E a proposito di staticità / dinamicità e premiazioni varie di Google...

    Ieri ho voluto fare un esperimento con una pagina del mio sito che oscilla tra il 6 e il 10 posto in scala nazionale per "Consulente SEO". Ho rivoluzionato un bel po' di cose, lato ux, e rielaborato il copy in molti punti. Riassumendo:

    • core web vitals migliorati (sono numeri, si possono misurare);
    • approccio comunicativo migliore (Secondo me, devo monitorare i dati ofc)
    • keywords nella stessa posizione mantenute il più possibile (anche qui, matematica).

    Diciamo che ho fatto dei leggeri tagli. In sostanza ho voluto dimenticarmi per una volta del mio approccio sempre metodico e scientifico sulla seo che applico da anni.

    In teoria sarei dovuto stabilizzarmi in prima pagina o salire addirittura.

    Oggi, invece dopo che il crawler è passato, sono sceso di 5 posizioni. Ma tanto ho pensato: chissene, se non sono almeno in top 5 dubito di ricevere traffico e click (come dicono gli attuali numeri non opinioni che ho in mano).

    Aggiornerò questo topic quando saprò se nel medio e lungo periodo queste modifiche porteranno benefici o meno.


    giorgiotave domenico.pacifico 2 Risposte
  • Community Manager

    @gabriele-pantaleo ha detto in Siamo davvero sicuri che l’utilizzo delle keywords è un concetto che presto verrà superato?:

    Intanto grazie a Giorgio e a tutto lo staff che ho incontrato e seguito a Rimini. Hanno riattivato la mia voglia di frequentare i blog specialistici sulla SEO

    Ma ciao Gabriele e benvenuto su connect.gt

    Mi fa molto piacere questo! Invito le perone a leggere il tuo articolo in quanto c'è più contesto rispetto a quanto hai scritto qui

    Grazie per aver comprato il libro e per averlo letto. Sono felice che porti a riflessioni sul nostro mondo, non è forse questo uno degli obiettivi di chi fa questo mestiere?

    Per questo motivo alla presentazione che ho fatto al WMF ho invitato @rinzi @filtro e @elycontessotto a criticarlo.

    Ti rispondo volentieri:

    Siamo davvero sicuri che l’utilizzo delle keywords è un concetto che presto verrà superato?

    Dipende tutto in che senso intendi le keyword. Perché in alcuni è superato, in altri affiancato, in altri è ancora lì.

    Quando si parla di cornice e quadro, non ho mai visto una persona fare un test sul quadro per andare a indagare la teoria. Anche il test che fai su, non tocca il quadro .

    Sai cosa vedo molte volte? Una coincidenza. Molte volte si lavora tanto sulle chiavi nel testo non sapendo che il massimo è stato già raggiunto di questa parte. E molte volte non si era raggiunto prima.

    Quindi qualcuno dice: ho fatto questo che dici che non funziona, ma invece funziona.

    Quando ci guardo, toccano la cornice che prima non c'era. Questo avviene.

    D'altra parte l'autorevolezza, che per la maggior parte delle cose viene calcolata con i link. è una parte fondamentale. E ci sono siti che si possono permettere di fare cose che altri non possono. O meglio: le cose che fanno sono ininfluenti perché la loro autorevolezza è alta.

    E in effetti è quello che avviene quando chiedi

    𝙎𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙙𝙖𝙫𝙫𝙚𝙧𝙤 𝙨𝙞𝙘𝙪𝙧𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙡’𝙪𝙩𝙞𝙡𝙞𝙯𝙯𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙠𝙚𝙮𝙬𝙤𝙧𝙙𝙨 𝙣𝙚𝙞 𝙩𝙚𝙨𝙩𝙞 è 𝙪𝙣 𝙘𝙤𝙣𝙘𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙫𝙚𝙧𝙧à 𝙨𝙪𝙥𝙚𝙧𝙖𝙩𝙤?

    La keywords nei testi, a seconda di cosa intendi, fa parte della cornice. E viene affiancata alle entità, che in alcune ricerche sono più importanti. Quindi la domanda è un po' fuorviante.

    Sempre più spesso si parla di soddisfare l’intenzione di ricerca, di user experience, di dare subito contenuti di qualità all’utente che sta effettuando una ricerca, di usare un copy bello e avvolgente.

    Sì. Confermo.

    Eppure ancora oggi ci sono siti web posizionati e che ricevono traffico grazie all’utilizzo massivo di parole chiave che convertono, ovvero che portano numeri, vendite, ai siti dei professionisti e delle PMI. Ci sono moltissime serp piene di staticità, dove chi è nei primi posti non si smuove facilmente, rimane fermo lì, godendo di una sorta di rendita seo.

    Per prima cosa, questa tua affermazione non esclude la tua frase subito sopra. Non è detto che chi è posizionato con uso massimo di chiavi non faccia anche il resto. E specialmente, cosa si intende per uso massimo di parole chiave che convertono.

    Serve un esempio. Me lo mostri?

    Molte volte, non si smuovono per l'autorevolezza, come giusto che sia. Che va a sopperire a qualsiasi cosa. O comunque a molte cose.

    Ovviamente tutto questo dipende anche dalla qualità media dei siti del settore. E noi sappiamo che in Italia progetti fatti bene non ne abbiamo moltissimi.


  • Community Manager

    @gabriele-pantaleo posso dire un'altra cosa?

    Secondo me è un peccato che in tanti sono sempre e solo sui social. Questi approfondimenti lì non si trovano.

    Grazie per i tuoi contributi 🙂


  • Contributor

    Sono in vacanza, quindi intanto metto il ditino perché la conversazione mi interessa 🙂

    Aggiungo dicendo che già nel 2018 quando presentavo PIKAC mettevo le Keyword al centro del framework.

    Le keyword sono e saranno sempre importanti, anche fra 20 anni.

    La parte "nuova" (per modo di dire, ne parlavo 4 anni fa!!) è come le keyword possono e devono essere analizzate.

    Quindi sposo appieno tutte le considerazioni e mi metto comodo per rileggere tutto con calma quando rientro.

    Intanto beccateve sta diapositiva:

    PXL_20220621_115557563.jpg


    giorgiotave 1 Risposta
  • Community Manager

    @kal Ci sei mancato al WMF


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @giorgiotave vorrei dirti anche voi ma sai com'è 🤣


    giorgiotave 1 Risposta
  • User Attivo

    @gabriele-pantaleo L'uso delle parole chiave sono una parte fondamentale che Google deve prendere in considerazione, affinché possa mostrare all'utente la risposta alla domanda che tanto sta cercando. "Come cambia la tecnologia cambia anche l'algoritmo di Google!". Qui mi sembra normale e non lo metto in dubbio.

    Quello che potrebbe succedere in un futuro non molto lontano, è quello che Google possa mostrare una lista dei migliori contenuti dalla serp "anche se non siano stati ottimizzati al 100% in base alla seguente parole chiave di ricerca" quando un qualsiasi utente ricercherà quella determinata parola chiave generica, o a coda lunga, e farà click su Invio.

    Un motore di ricerca senza l'input da parte dell'utente di una parola chiave, risulta essere nullo. Ecco perché penso che ciò non potrà mai accadere! Le keyword continueranno a fare il loro corso, ma con una variazione al quanto inspiegabile e significativa, per quanto riguarda la ricerca.


  • User

    Grazie @giorgiotave, aspettavo una tua risposta! Specifico che nasco come "web master" e ho messo mano a centinaia di siti in oltre 10 anni di carriera (Effettivamente avrei dovuto presentarmi alla community). Dunque mi sono specializzato prima in copy seo, poi in "cornici seo" e poi ho approfondito le due competenze.

    Per prima cosa, questa tua affermazione non esclude la tua frase subito sopra. Non è detto che chi è posizionato con uso massimo di chiavi non faccia anche il resto. E specialmente, cosa si intende per uso massimo di parole chiave che convertono. Serve un esempio. Me lo mostri?

    Massivo, non massimo. Massivo nel senso "un utilizzo esagerato di keyword come ancora vengono intese", quasi rasente il kw stuffing e che rendono il testo illegibile.

    E se fai una ricerca su settori servizi, pronto intervento, ditte, ecc.. ci sono serp dove si rankano bene solo quei siti che quasi spammano kw.

    Vedrai anche che la maggior parte dei siti web più curati, avvolgenti, scritti bene e veloci, difficilmente si posizionano in prima pagina AL MOMENTO.

    Fai una prova, cerca ad es. "fabbro Milano" ma funziona con idraulici, elettricisti...e purtroppo anche con professionisti come avvocati e psicologi. Parliamo comunque di pmi e professionisti che vogliono approcciarsi al mondo della seo con budget modesti (Attenzione, 10k l'anno solo per la seo non sono pochi per un target come loro) e che giustamente quelle 4 domande di cui ho scritto nel post se/te le fanno.

    Invece, sto lavorando molto con molti clienti (è dura da farglielo capire, ma ci riuscirò) con la costruzione del brand e del suo posizionamento, non parallelamente ma trasversalmente alla SEO, come sono d'accordo con te. Ricordiamoci che oltre le kw informazionali e transazionali ci sono quelle Brand, sempre più cercate dagli utenti! Spesso però se dico a loro che curare il brand ed essere onnipresente sul web è anche SEO, mi guardano male.

    Molte volte, non si smuovono per l'autorevolezza, come giusto che sia. Che va a sopperire a qualsiasi cosa. O comunque a molte cose.

    E la cura del brand va ad aumentare quella autorevolezza senza dubbio, oltre qualunque cifra spesa in link building.

    @gabriele-pantaleo posso dire un'altra cosa?

    Secondo me è un peccato che in tanti sono sempre e solo sui social. Questi approfondimenti lì non si trovano.

    Grazie per i tuoi contributi 🙂

    sono d'accordissimo Giorgio, contribuirò il più possibile in questa community e grazie ancora per avermela fatta riscoprire dopo circa 15 anni!


  • Community Manager

    @kal ha detto in Siamo davvero sicuri che l’utilizzo delle keywords è un concetto che presto verrà superato?:

    @giorgiotave vorrei dirti anche voi ma sai com'è 🤣

    ahahahhaha :d:
    So so 🙂

    @kyle46 @Gabriele-Pantaleo infatti bisogna prima accordarsi su cosa significa Keyword in questa discussione. Perché è ovvio che genericamente non sarà superato, sono affiancate. D'altra parte, invece, sono superate eccome. E in altri casi, alcune metriche (come la density) mai prese in considerazione.

    Massivo, non massimo. Massivo nel senso "un utilizzo esagerato di keyword come ancora vengono intese", quasi rasente il kw stuffing e che rendono il testo illegibile.

    E se fai una ricerca su settori servizi, pronto intervento, ditte, ecc.. ci sono serp dove si rankano bene solo quei siti che quasi spammano kw.

    Vedrai anche che la maggior parte dei siti web più curati, avvolgenti, scritti bene e veloci, difficilmente si posizionano in prima pagina AL MOMENTO.

    Fai una prova, cerca ad es. "fabbro Milano" ma funziona con idraulici, elettricisti...e purtroppo anche con professionisti come avvocati e psicologi.

    Il problema è capire perché quei risultati sono lì. Quei risultati non sono lì per lo stuffing, tu lo vedi, c'è, ma non ha influenza. Perché appunto, superata la cornice, sei ok. Anche se non lo avessero sarebbero lì. Subentrano altri fattori.

    Quei risultati, e questo vale per tutti le categorie che stai segnalando, sono lì dopo un update di molti anni fa. I professionisti e le categorie professionali hanno ricevuto un boost perché quelle chiavi hanno cambiato intento ed è diventato Informazionale-Transazionale. Non mi ricordo come le chiama Emanuele Tolomei che aveva trovato un termine più carino. Me lo ero segnato, infotransazionali?

    In questo caso Google ha iniziato a dare peso al matching con il bisogno dell'utente, che è quello che spiego da sempre. A te, in una ricerca del genere, ti interessa una cosa sola cosa: risolvere il tuo problema.

    Quindi lì ha molta importanza: intento e bisogno, geolocalizzazione, citazioni con link che portano autorevolezza, CONTATTO immediato. È una questione di identificare un servizio o la risoluzione del problema, e questa cosa non la fai con il testo. Sarebbe stupido anche.
    Puoi avere anche un sito del 1999 con i core web vitals bassi, ma se hai queste caratteristiche passi. Puoi fare tutto quello che vuoi, al netto di penalizzazioni ovviamente, ma se hai quello funziona. Non funziona per lo stuffing. Funziona per il forte intento di quelle chiavi.

    Appunto le chiavi sono superate, perché è più interessante avere un database di siti di professionisti, quindi lavora di più su questo che sulle chiavi.

    Se non sbaglio sono 8-10 anni che è stato fatto 🙂

    Su chiavi di questo tipo, puoi leggere una discussione del 2016-2017 quando c'era stato un update maggiore.

    Il sito del cliente di quella persona di connect.gt è stato portato in prima posizione sulle mappe e in 4a organica solo con alcune indicazioni di come affrontare quel tipo di chiavi. E non riguarda l'inserimento di chiavi.

    🙂


    emanueletolomei 1 Risposta
  • Community Manager

    Allargo il punto di vista della discussione citando anche due persone che lavorano in modo specifico su intenti e local. Uno è @gfiorelli1 e l'altro è ovviamente @luca

    Così possono dirci la loro, oltre al già intervenuto @kal


  • User

    Allora, @giorgiotave, personalmente credo che l’uso delle keyword non sarà abbandonato. Il motivo è semplice: le keyword sono una rappresentazione verbale di entità, relazioni tra entità, relazioni tra un’entità e i suoi attributi e relazioni tra entità ed azioni associate ad esse.
    Quindi, proprio perché sono consustanziali all’Entity Search, non saranno abbandonate.
    Un altro discorso, forse, se invece le consideriamo solo per sé stesse.


    giorgiotave 1 Risposta
  • Community Manager

    @gfiorelli1 concordo, infatti la domanda è posta male nel topic.

    La relazione tra chiave e entità è senza dubbio qui per restare ed è solo un affiancamento. Pezzo importante dell'indicizzazione e della comprensione.

    Qui si parla delle Keywords nei testi, in particolare con uso massivo.

    Come dice @Gabriele-Pantaleo

    Massivo nel senso "un utilizzo esagerato di keyword come ancora vengono intese", quasi rasente il kw stuffing e che rendono il testo illegibile.


    G 1 Risposta
  • User

    Tra l'altro stavo facendo un'altra considerazione:

    gli utenti che attualmente cercano qualcosa su Google sono abituati a cercare entità attraverso le parole chiave perchè sono oramai da anni abituati anche a ragionare così sul web. Ma solo quando scrivono. Classico è l'esempio che portavo nel blog, con torta di mele ricetta.

    Tra qualche anno la stessa entità potrebbe essere ricercata utilizzando non una kw, ma come magari una domanda confidenziale fatta al proprio assistente vocale. Mi immagino già di parlare con la siri di turno: "hey siri, torta di mele ricetta"...bruttino no? :d:

    Non per fare il complottista di turno, ma magari come il ReCaptcha è stato e viene utilizzato anche per fare delle validazioni sulle AI e perfezionarla sulla corrispondenza chiave/immagine, magari i risultati zero, i quali sono sempre più frequenti sotto forma di domanda e risposta immediata, sono dei test e presto verranno anche letti dagli assistenti vocali quando gli si chiederà qualcosa 😄


    G 1 Risposta
  • User

    @gabriele-pantaleo I featured snippet già sono il risultato letto da Assistant quando sono presenti in SERP.


    Gabriele Pantaleo 1 Risposta
  • User

    @gfiorelli1
    Ti riferisci all'assistente vocale di Google? Purtroppo non lo utilizzo, invece utilizzo Alexa e Siri...la prima sta praticamente zitta ad ogni domanda (è timida e non trova la risposta), la seconda mi dà risultati a schermo ma non "legge" con la voce.


  • User

    @giorgiotave bah… sicuramente quel modo di vedere dare le keyword già non funziona se non in casi in cui veramente non esista sufficiente contenuto di qualità (secondo i crismi di Google) con cui dipingere le SERP; questo capita spesso per molte lingue minoritarie.
    Quello che sottintendevo io è che personalmente considero folle adesso come adesso partire da una ricerca di parole chiare, arrivare a selezionarne 100K e cercare di arrivare ai topic usando clustering. Lo trovo come cercare di costruire una casa dal tetto: non solo è improbo (anche a livello temporale), ma anche piuttosto inefficace.
    Meglio partire dall’entità search e solo come ultimo passo arrivare alle keyword. Ontologia > Tassonomia… in fondo sono concetti che sono sempre esistiti, ma apprezzati da molti SEO solo a parole.