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    Richiesta arretrati dopo fine rapporto commercialista

    Buongiorno a tutti,

    ad inizio anno ho concluso il rapporto di lavoro con il mio commercialista per passare alla consulenza di un altro studio.

    Il rapporto era iniziato nel dicembre 2010, con l'apertura della mia partita iva.
    Il commercialista in questione era il commercialista dell'attività di mio padre da più di 20 anni, e per circa 5 anni non mi ha mai chiesto di pagare il suo operato, anche perchè il numero di fatture da gestire era davvero esiguo.

    Con l'aumentare del mio fatturato iniziammo a "fare sul serio" e quindi gli domandai di inviarmi un prospetto in cui mi indicasse la sua tariffa annuale, documento mai ricevuto.
    Nonostante ciò cominciò ad inviarmi delle RIBA da 250€ circa, due volte l'anno. Io ho sempre pagato, senza chiedere nulla (errore mio) basandomi anche sul rapporto di fiducia instaurato con la mia famiglia.

    Ora, con la chiusura del rapporto, mi invia un file excell in cui richiede 2700€ di arrettrati.
    Io casco dal pero, convinto di aver sempre pagato i suoi servizi. Lui ribatte sostenendo che il suo conteggio ora parte dall'anno 2011, e che i 2000 euro da me versati coprono solo i primi anni.

    In un primo documento excell richiede 450€ l'anno a partire dal 2014, alla mia richiesta di spiegazioni mi invia un secondo documento excell in cui per il primo anno (in cui ha gestito DUE fatture) mi chiede 750€, per i successivi 2 480,96€ (guarda caso l'ammontare esatto delle RIBA) e per i successivi anni 450€ (nel primo documento il 2019 costava 300€, nel secondo 450€). In pratica una serie di aggiustamenti atti a far si che la cifra richiesta nei due documenti risulti la stessa.

    Io non ho mai firmato nessun tipo di contratto in cui veniva specificata un cifra annuale.

    Alla mia richiesta di spiegazioni "Perchè solo ora si parla di arretrati del 2010 e non mentre il rapporto di lavoro era in atto? Perchè nessuno mi ha mai detto che i miei pagamenti erano riferiti ad anni passati?" La risposta è stata del tutto vaga, anzi non c'è stata proprio.

    In soldoni sono convinto che ci stia provando, dimostrandosi di una scorrettezza incredibile.

    Aggiungo che è saltato fuori che per i primi anni (ora non ricordo bene se 2 o 3) ha "dimenticato di farmi pagare l'INPS", ma di non preoccuparmi che eventualmente pagheremo se salterà fuori qualcosa...

    La mia intenzione, al momento è di non dargli NULLA, soprattutto per il modo in cui sta ponendo la questione.

    Avete dei consigli da darmi?

    Scusate il post chilometrico, spero di essere stato sufficientemente chiaro, e ringrazio chiunque voglia prestarmi attenzione.

    Buona giornata