• User

    Molto interessante!

    Beh, se facciamo il paragone Google -> Baidu i costi della pubblicità sono sui livelli italiani se non ho sbagliato a convertire la moneta 🙂

    Se paragoniamo Facebook a WeChat i CPC sono anche qui simili, ad eccezione dei CPM cinesi che possono salire alle stelle (ho letto bene fino a 76€? 😮 )


    fabioantichi 1 Risposta
  • Moderatore

    @lucafranca io me lo devo ancora studiare seriamente, ma ammetto che nasce la tentazione 😛


  • User Attivo

    @fabioantichi @lucafranca
    E dell'INDIA cosa ne pensate? Ho ottenuto un CPC pario allo ZERO 😉 O quasi: 0,002

    Questa una mia campagna FB in INDIA. Stessa identica campagna fatta partire diverse volte

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    Mi fermo qui. Ma ne ho tanti altri.


    luqweb 1 Risposta
  • Moderatore

    bellissima idea!


  • User Attivo

    @domenico-pacifico So che molti suggeriscono di far girare campagne interazioni su FB in India per accumulare social proof sulla propria ADS e poi riciclarla per il proprio mercato senza dover spendere cifre folli.

    Certo, a parte quello poi conta la qualità del traffico.


    domenico.pacifico 1 Risposta
  • User Attivo

    Ciao @luqweb. La pratica che descrivi NON mi appartiene. Inoltre la trovo controproducente non tanto per la qualità del pubblico che può generare - ormai è morta la social proof - ma per la perdita di tempo, energie e risorse per metterla in atto. Insomma, è una strategia che non ha nulla di strategico.

    La riprova sociale - forse - contava una volta. Oggi non serve più a niente. Su facebook o sei in campagna pubblicitaria o sei in campagna pubblicitaria. Non hai scelta.

    Avendo qualche centinaio di campagne alle spalle fatte in tutto il mondo posso anche confermarti che la riprova sociale non serve più nemmeno a livello pubblicitario: faccio spot in india per accumulare like, commenti, condivisioni... successivamente sposto lo spot con n. interazioni nel mio mercato di interesse. Se il tuo mercato di interesse non è in India è da pazzi fare uno spot in India 🙂

    La "qualità" di un audience NON dipende dalla nazione di appartenenza
    Vedo spesso legare la qualità di un audience alla nazione di appartenenza di detto audience. Nulla di più sbagliato. Ci sono tanti altri fattori molto importanti che determinano la qualità di un audience e... la nazione di appartenenza non centra proprio nulla. Magari in merito aprirò una nuova discussione.

    Tornando al mio spot in INDIA
    Ho scelto l'India perché il mio audience di interesse è in India. Lo spot promuoveva il mondo della fotografia, del fotogiornalismo, dei reportage: l'India è uno dei paesi più fiorenti al mondo in merito a questi temi. Per non parlare poi della vendita di attrezzature fotografiche e video.

    Il mio spot rimandava ad un mio video su YouTube. Ha generato oltre 400 ore di tempo di visualizzazione, iscritti, commenti e... reazioni positive a catena su tutti gli altri video e sul canale in generale.

    Per ottenere i risultati che ho ottenuto io, non basta andare in India, perché anche in india - se sbagli target e spot - butti via tempo e denaro. Il successo dell'ADV è stato decretato dallo slogan, dalla copertina, dal target selezionato...

    Dal mio punto di vista il segreto per fare una buona campagna pubblicitaria è testare e sperimentare quanto più possibile... fregandosene delle legende metropolitane.


    luqweb 1 Risposta
  • User Attivo

    @domenico-pacifico ha detto in Il costo della pubblicità online in Cina:

    Ciao @luqweb. La pratica che descrivi NON mi appartiene. Inoltre la trovo controproducente non tanto per la qualità del pubblico che può generare - ormai è morta la social proof - ma per la perdita di tempo, energie e risorse per metterla in atto. Insomma, è una strategia che non ha nulla di strategico.

    Giusto per intenderci, senza allungarmi troppo in off topic, neanche a me appartiene (e io non lo faccio). Il commento era dovuto al fatto che è risaputo che il mercato indiano su FB abbia dei CPM bassissimi (tanto da suggerire quella pratica).

    Che poi tu l'abbia ottimizzata tanto meglio, ma in generale ci sono dei mercati più cari e mercati meno cari a prescindere dalla qualità dell'ADS.
    Ad esempio, tendenzialmente, il mercato italiano ha CPM minori di quello americano.

    Avere un CPM basso non è, chiaramente, sinonimo di campagna funzionante. Puoi avere una campagna che ha un CPM maggiore ma che funziona benissimo, tante sono le variabili che entrano in gioco.

    Ma, rientrando in topic, il nocciolo secondo me è proprio questo, più che quanto costa la pubblicità in Cina (che può voler dire tutto e niente), sarebbe interessante capire i formati / tipi di pubblico / predisposizione / concorrenza etc.. se poi Fabio avrà voglia di approfondire top 😀


  • User Attivo

    @luqweb
    In generale - per me - il problema nasce proprio quando si dice/dici: "... ci sono dei mercati più cari e mercati meno cari a prescindere dalla qualità dell'ADS."
    Per quale motivo devo iniziare una campagna pubblicitaria con questa prospettiva, prospettiva per me sbagliata?

    Realizzare un ADS in USA ed in Italia partendo dal presupposto che gli Stati Uniti sono più cari dell'Italia... lo trovo del tutto fuorviante.

    Personalmente quando realizzo un ADS non mi preoccupo affatto di tabelle come questa:

    facebook-ads-average-cost-per-click-cpc.png
    (https://www.wordstream.com/blog/ws/2017/02/28/facebook-advertising-benchmarks)

    Il mio CPC negli Stati Uniti viaggia a 0,03

    screencapture-facebook-ad-center-manage-2020-12-06-21_02_36.jpg

    In merito all'India che si dice essere poco cara... provare per credere. Perché finché te lo raccontano ok, poi quando fai la tua campagna... dico sempre prova a replicare il mio CPC di 0,002 portando a casa 400 ore di watch time.

    Per fare un ADV ci vuole molta immaginazione: io devo pensare fuori dal mio target convenzionale, fuori dagli interessi convenzionali, fuori... dagli schemi. L'immaginazione la nutro con decine e decine di test, test "oltraggiosi" anche al buon senso.

    Concludo dicendoti che - forse - quelle tabelle sono "sporcate" da migliaia di improvvisati. Personalmente non ho mai visto uno bravo pagare quelle cifre. Ma mai dire mai 🙂

    Tornando in tema - anche se credo che tutto il discorso centri ancora meglio il topic - piuttosto che affidarmi a report... farei test su test. La Cina è per me interessante? La testo.

    Per gli amanti delle tabelle lascio un LINK interessante.


    luqweb 1 Risposta
  • User Attivo

    @domenico-pacifico ha detto in Il costo della pubblicità online in Cina:

    @luqweb
    In generale - per me - il problema nasce proprio quando si dice/dici: "... ci sono dei mercati più cari e mercati meno cari a prescindere dalla qualità dell'ADS."

    Ma è un dato di fatto, lo si evince anche dalle tue stesse campagne. Il click in USA ti costa 15 volte il click in India (0.002 vs 0.03) a parità di ottimizzazione immagine (essendo entrambe tue).

    Se porti il ragionamento in scala questo vuol dire (semplificando) che per generare gli stessi clic ottenuti dall'India con un budget di 1000 €, in America te ne servono 15mila € . Non è una differenza da poco.

    Per quale motivo devo iniziare una campagna pubblicitaria con questa prospettiva, prospettiva per me sbagliata?

    Realizzare un ADS in USA ed in Italia partendo dal presupposto che gli Stati Uniti sono più cari dell'Italia... lo trovo del tutto fuorviante.

    Ma è la realtà. Questo non significa, come dicevo sopra, che siccome un mercato è più competitivo /più caro allora non va aggredito. Può essere che sia più caro proprio perché è più redditizio e, allora, ci sono più concorrenti (cioè il prodotto che vendi a X in India magari ha prezzo 20X in USA).

    Proprio per quello dicevo, più che vedere il costo della pubblicità in Cina, è interessante capire ad esempio la predisposizione all'acquisto (consiglio intervento di Giorgio Guidi al WMF del mese scorso a proposito), i formati disponibili, la possibilità di segmentare/analizzare etc...

    Perché dal costo in sè della pubblicità (CPM o CPC che sia) non si può ricavare un quadro completo, a parte forse qualche idea sul budget per l'ingresso nel mercato.

    Tornando in tema - anche se credo che tutto il discorso centri ancora meglio il topic - piuttosto che affidarmi a report... farei test su test. La Cina è per me interessante? La testo.

    D'accordissimo sul fatto di fare test, quella è la componente principale (in realtà di qualunque cosa).


    domenico.pacifico 1 Risposta
  • User Attivo

    @luqweb
    Certo, è un dato di fatto ma non un punto di partenza. Se devo fare un preventivo non utilizzo quelle tabelle, utilizzo le "mie" tabelle: utilizzo il mio 0,03 - non un dollaro.

    Si è parlato del mercato cinese utilizzando le solite "tabelle standard". Andiamo oltre le tabelle, andiamo oltre le previsioni e il lavoro di altri. Testiamo e creiamo le nostre tabelle perché... solo allora potremmo parlare del costo della pubblicità in cina 🙂

    Come ti ho detto, sento spesso dirmi che il mercato indiano è a buon mercato. A buon mercato rispetto a cosa? Agli Stati Uniti? Ti posso affermare che su alcuni settori è l'opposto.

    Poi... tutto ciò che viene dopo il costo pubblicitario è un altro grande tema.

    Concludo dicendo che il costo pubblicitario in una determinata nazione ce lo possiamo calcolare solo noi.

    Nell'esempio sotto l'India mi è costata come gli Stati Uniti

    bnbnscreencapture-facebook-ad-center-manage-2020-12-07-21_23_55.jpg