• Admin

    @giorgiotave alla fine questa roba andrà in mano a delle lobby. Google cerca di rimuovere l'essere umano proprio perché è umano e con le sue debolezze.

    Basta guardare come è andata a finire in Italia con dmoz, wikipedia etc etc...

    Alla fine di super-partes e democratico non c'è niente.


    D 1 Risposta
  • User

    @juanin mah che Google cerchi di superare le debolezze dell'essere umano... forse solo nei comunicati ufficiali.
    Chi comanda è la cassa. Gli azionisti, le società che ci investono e non ultimi i governi. Ci sono qualntali di interessi di parte che determinano come devono essere impostate le leggi che regolano questi colossi del web.

    Generalizzando la regola aurea è rendere l'utente dipendente e sempre più mansueto di modo che consumi.
    Sulle fake news una considerazione che potrebbe essere interessante è questa: una fake news viene cliccata in media sei volte di più di una notizia vera. Se vale quanto ho detto prima eliminare le fake news potrebbe essere controproducente. Se devi rispondere a degli azionisti come ti comporteresti?


    juanin 1 Risposta
  • Admin

    @daniele1974 certo che l'obiettivo per lui è superare queste cose perché il resto non scala e dunque non fa neanche cassa.

    Google è maestra nel trovare soluzioni scalabili a problemi complessi e non si fermerà di certo da questo punto di vista.

    Non vedo un Google tra 20 anni con gruppi di persone in ogni nazione del mondo a validare le cose a mano. Ma proprio neanche se mi sforzo.


    E 1 Risposta
  • Contributor

    Aggiungo solo una nota sul concetto di "qualità" per Google.

    Quando Google parla di "qualità" non lo intende in senso assoluto, ma in senso relativo.

    "Quality" significa SEARCH quality.

    (sì, esattamente come il team che prende lo stesso nome: Search Quality Team)

    Una pagina è considerata "di alta qualità" se riesce a dare una buona esperienza di ricerca. E per questo nella "quality" Google ci mette una serie di fattori (tra cui anche i tanto discussi clic degli utenti).

    E non la usa solo nel search organico.

    Anzi, il concetto di quality nasce con il PPC.

    Qualcuno ha detto Quality Score?

    E' la stessa cosa, anche se nel caso del Search probabilmente usano molti fattori anche diversi rispetto al PPC. Ma il concetto di base è lo stesso: misurare con un indice sintetico quello che potremmo riassumere come il momento in cui l'utente dice "AH! Ho trovato quello che stavo cercando!".

    Potremmo dire che la "Quality" per Google non sia legata ad una pagina in quanto tale, bensì ad una pagina in quanto RISULTATO DI RICERCA.

    Ed è una distinzione abbastanza importante da fare, perché una pagina potrebbe ospitare un contenuto di altissima qualità, ma offrire una pessima esperienza di ricerca. O anche viceversa: offrire un contenuto mediocre, ma un'esperienza di ricerca eccellente.


    juanin 1 Risposta
  • User Newbie

    @giorgiotave mi sono ragguagliato grazie a quello che hai tradotto, premesso che secondo me i "team di persone" integrate nei processi di grandi compagnie come Google saranno la chiave per "restare umani" sotto tanti punti di vista... mi voglio ricollegare al concetto di mera qualità sul motore di ricerca.. [come scrivevo su LinkedIn] il nocciolo della questione secondo me sta nel fatto che la qualità valutata da Google dovrebbe essere di riflesso quella valutata presunta dagli utenti, per quello si ottimizza il traffico e ci si posiziona alla fine della fiera. Ma resta di fatto che la qualità di un qualcosa, come pure di un contenuto, è soggettiva e soprattutto cambia in base a chi ne sta fruendo. Mi spiego: un avvocato può scrivere un contenuto di qualità, risulterà di qualità sicuramente per un collega nell'ambito legale ma potrebbe essere arabo per un utente che cerca dei consigli. Se l'avvocato in questione dunque, scrive lo stesso concetto con un linguaggio comprensibile, la qualità di quel contenuto si alza per l'utente ma sicuramente si abbassa per il collega avvezzo ad un certo tipo di comunicazione e linguaggio. Ecco perché chi realizza contenuti deve esserne consapevole che bisognerebbe allontanarsi sempre di più dal compiacere l'algoritmo ed avvicinarsi sempre di più al pubblico che dobbiamo raggiungere, compiendo una scelta su questo.


  • Admin

    @kal assolutamente sì. Dobbiamo sempre ricordarci di questa cosa e ne ho parlato tra l'altro casualmente proprio durante una chiacchierata con un mio amico parlando ai ragazzi di un Master.

    RELATIVO è l'asse di briscola.

    Non necessariamente il contenuto migliore in assoluto è il contenuto che merita di stare primo.
    Un esempio veramente eloquente è quando si cercano informazioni tecniche su robe di HTML, CSS, JS etc dove molto spesso il sito che regna non è quello più dettagliato e informativo, ma quello che mostra nel modo più semplice possibile queste informazioni perché magari mediamente l'utente che cerca quelle informazioni non è un utente avanzato.

    L'esempio qui è w3school vs developer.mozilla.org

    A livello di SERP probabilmente il primo è molto più premiato, ma se giudichiamo in valore assoluto la risorsa la seconda è di gran lunga superiore.


  • User Newbie

    @juanin ha detto in La Qualità su Google: un update importante!:

    Non vedo un Google tra 20 anni con gruppi di persone in ogni nazione del mondo a validare le cose a mano. Ma proprio neanche se mi sforzo.

    Infatti, probabilmente non sarà così. Questo perché cambieranno i modi di approccio alle necessità, non perché non sarebbe necessario avere team per validare le cose a mano. Una base "umana" dovrà sempre esserci se l'azienda vorrà sopravvivere realmente e rispondere in qualità.. a meno che non deciderà di divergere ed "influenzare" 😉

    Tra 20 anni non vedo persone capaci di compiere scelte senza attingere alle loro emozioni (fiducia, empatia, sicurezza) e non tutte si possono predire o emulare. Qualunque sarà lo scenario non vedo l'automatismo in assoluto, capace di garantire successi a lungo termine da questo punto di vista.


    juanin 1 Risposta
  • Admin

    @enzomas io la penso come te, ma se mi metto nell'ottica di Google e sulla base di come si è mossa nel tempo immagino che non mollerà facilmente all'idea di non riuscire ad automatizzare.


  • Moderatore

    Per quanto riguarda il "fact check" manuale... beh faccio fatica a immaginare un team onniscente che controlla tutte le notizie del mondo in tutte le lingue...

    Bhe ma loro sono americani... il loro mondo inizia e finisci in USA, come nei film dove la fine del mondo si identifica con la fina degli americani 😂


  • Moderatore

    @giorgiotave spero tanto nel video mattutino, fanno davvero compagnia per iniziare la giornata (lavorativa) 😂
    La ricerca della qualità di Google ha raggiunto livelli paurosi, il lavoro dei Seo oggi deve essere ancor più minuzioso e puntuale, specie per chi lavora con la link building. Quest'inverno ne vedremo delle belle...


  • Community Manager

    Ci ho fatto un video alla fine su questa discussione


    alepom 1 Risposta
  • Moderatore

    Ciao a tutti,
    scrivo qualche nota su due punti.

    Intelligenza artificiale
    Io credo che spesso venga considerata in maniera sbagliata.. o meglio, sopravvalutata. Credo che il problema sia di un bias cognitivo legato al nome.
    L'intelligenza artificiale, secondo me, va interpretata come un mezzo per potenziare determinate operazioni. Nulla di più. L'AI riconosce le malattie esaminando le radiografie prima delle persone perché ha capacità di calcolo ed algoritmi più performanti dei nostri sensi.. ma la diagnosi non la fa l'intelligenza artificiale.
    Allo stesso modo l'analisi della voce viene utilizzata a scopo di diagnosi: l'AI può analizzare una quantità di parametri che noi non saremmo in grado nemmeno di contare ( 🙂 ), quindi riconosce anomalie prima di noi.. ma è un'informazione per l'uomo.
    GPT-3 scrive un post per il The Guardian, ma degli editori hanno creato delle specifiche, l'AI ha fatto diversi testi e sono stati scelti i pezzi migliori di ognuno (anche se hanno dichiarato che erano tutti scritti molto bene).
    Tutto ciò è estremamente affascinante, ed è molto semplice farci la notizia, ma, e lo ripeto, va considerato come uno strumento che, se addestrato in maniera corretta, può aiutare l'uomo a potenziare operazioni.

    Possibilità di coinvolgimento dell'utente
    Concordo sul fatto che sia un enorme problema. Qualche settimana fa, e ne ho parlato anche con @giorgiotave, mi hanno chiuso il canale YouTube per "Violazione delle norme della community", ma senza darmi dettagli.
    Nel messaggio c'era la possibilità di fare ricorso. L'ho fatto, sono sincero, con poche speranze, perché consapevole di questa mancanza di ascolto. In realtà deve essersi trattato di un bug, perché esattamente dopo 8 minuti, mi hanno scritto di aver riesaminato e mi hanno riabilitato tutto.
    Diciamo che è andata bene, però la fiducia è molto bassa 🙂


  • Contributor

    Questa sull'intelligenza artificiale, che m'ha fatto molto ridere: https://twitter.com/pedrodias/status/1308751260565360640

    E niente, c'è ancora molta strada da fare, mi sa...


    alepom 1 Risposta
  • Moderatore