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Google può individuare i link a pagamento?
Per me, sì. E c'è un parametro molto importante che viene sottovalutato: il traffico simile.
Ovviamente parliamo di brevetti e ipotesi, ma per come la vedo io è sicuramente qualcosa che fa parte degli algoritmi che individuano lo spam
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Chiaro che ci riesce. Se io, oppure qualcun altro, riesce facilmente a capire quando una recensione, un profilo social oppure un link è un fake, riesce a farlo anche Google, è solo questione di creare modelli. Qualcosa può scappare, ci sono diverse cose che oggi sfuggono e che possono essere sfruttate (specie nelle ricerche che non sono in inglese) ma è solo questione di tempo. Una delle nuove strategie del SEO è quella di dare a Google quello che vuole (vedi posizione 0 o ricerche vocali), definire il layout e il contenuto di un sito in base a come i motori di ricerca restituiscono i risultati.
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Ciao
concordo Giorgio ma aggiungo che creare collegamenti nel Web è una cosa normale. Per Esempio reputo normale che il mio dentista mi consigli uno spazzolino, dentifricio, cura o anche altro dottore adatto a me, quindi non trovo nulla di male se uno nel creare "Guest Post" e creare relazioni nei siti Web. Dovrebbe mandarmi alla cieca a comprare uno spazzolino non adatto a me? Potrei fare decine e decine di esempi che nel mondo "reale" funzionano ma che sul Web vendono viste come il male. Altro Esempio e poi mi fermo: tante volte hai spiegato come usare Screaming Frog e quindi gli hai dato valore, linkato il sito Web ecc. ecc.La differenza è sottile ma c'è.
P.s.
Non ci troverei nulla di male se l'hosting, i Tool... che uso nel quotidiano mi chiedessero di collaborare con loro e lo farei in maniera trasparente senza nascondere nulla. Ovvio che ci sono molti che recensiscono prodotti pessimi senza mai averli provati ma questo è un altro discorso.
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@Sermatica said:
Ovvio che ci sono molti che recensiscono prodotti pessimi senza mai averli provati ma questo è un altro discorso.
Ciao, credo che questo discorso sia in realtà molto importante.
Faccio un esempio, ho un'installazione Wordpress un po' problematica perché genera molte richieste server, non potendo escludere nessuna delle estensioni attive l'unica soluzione è ottimizzarlo usando un plugin, così inizio a fare un po' di ricerche.
Se finisco sul blog di Dario Vignali percepisco che i suoi consigli fanno leva sul mio stato emotivo.
Se finisco sul blog di Mark Jaquith percepisco che i suoi consigli sono puramente tecnici.Entrambi propongono WP Rocket (non è vero, è un esempio) in un link di affiliazione.
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Vignali cerca di condizionarmi emotivamente scrivendo che se Wordpress è veloce aumentaranno a dismisura i miei guadagni e "potrò vivere alla grande". Mi fa vedere i suoi selfie con l'oceano alle sue spalle, il sole, lui bello sereno e rilassato.
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Jaquith mi parlerà dell'architettura di Wordpress e dei temi in generale smontandoli, mostrandomi codici di esempio, per farmi capire in che modo un plugin di ottimizzazione funziona meglio di un altro e in quali contesti e condizioni.
Google questo è in grado di comprenderlo?
Vignali ha la soluzione certa, a fine articolo c'è poco su cui riflettere: un link che è la soluzione.
Jaquith al contrario fa capire che soluzioni al 100% efficaci non ce ne sono. E io lettore sono costretto ad approfondire meglio sulla mia installazione, perché se ha i requisiti giusti potrei acquistare WP Rocket.In sintesi, uno non sa molto bene di cosa sta parlando ma propone una scelta su base emotiva che offrirà la soluzione in tempi rapidissimi, l'altro sa molto bene di cosa parla e propone la stessa scelta ma su base tecnica e una soluzione che potrebbe non arrivare in tempi rapidi.
Google questo è in grado di comprenderlo?Le persone "pigre" e digiune di nozioni tecniche preferiranno innegabilmente seguire i consigli di Vignali.
Al contrario i consigli di Jaquith verranno seguiti da un'altra tipologia di persone.
Non sono un esperto SEO, ma scommetto tutto quello che ho (tranne il mio micio ) che Google preferirà l'articolo di Vignali dandogli rilievo e visibilità.
E di fatto è così.Chi cerca una soluzione tecnica piuttosto che un condizionamento emotivo, seguirà periodicamente i suoi blogger preferiti, normalmente esperti in programmazione, al massimo li contatterà direttamente per una consulenza.
Google questo è in grado di comprenderlo? Cioè capisce che chi cerca soluzioni tecniche spesso non fa nessuna ricerca generica ma si rivolge direttamente a piattaforme (StackOverwlow, GitHub, Quora, etc.) o esperti con un loro sito di articoli e tutorial?E se non mi sbaglio, se non sto dicendo una sciocchezza, allora di tanti bei discorsi alla fine si scopre che se lo spam è fatto bene, ad arte, seguendo proprio le linee guida di Google gratifica di più, anche e soprattutto economicamente.
Spero di aver scritto delle sciocchezze e che in realtà Google comprende molto bene queste sottili differenze: Influencer che scrivono un mare di cazzate e vivono proprio su queste.
E invece chi Influencer lo diventa ma in uno speciale contesto ed emotivamente più per una forma di rispetto e stima.e che quindi Google premia (visibilità) autorevolezza e competenze, sa esattamente quale link di affiliazione penalizzare, non tanto chi recensisce prodotti pessimi ma chi non ha la più pallida idea di cosa sta parlando, e quali al contrario ignorare completamente.
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Ciao Hub
ottimo ragionamento. Comunque che Google lo capisca o no, io preferisco chi parla di cose che conosce alla perfezione e che consigli con la sua esperienza diretta. Sia che si tratti di Seo, di monitor, mouse per pc, Youtube....