• User

    Salve a tutti,

    sono l'autore originale del post. Vedo che periodicamente la questione viene fuori e in molti mi chiedete consigli. A pro di tutti, segnalo che:

    1- Io mi sono subito rivolto ad un avvocato, che ha in primis verificato l'attendibilità della richiesta: era attendibile, avvocati veri, ecc.
    2- Nel merito, se arriva la richiesta, è molto probabile che si abbia torto.
    3- Le cose da fare sono due: ignorarli e prepararsi ad uno stillicidio di comunicazioni e richieste. Non ho idea di come possa andare a finire ma, personalmente, quando sono in torto, preferisco chiudere presto: mi pago la tranquillità.
    4- Ovviamente, abbiamo proposto una cifra molto minore, ma hanno accettato senza battere ciglio.
    5- Ha aiutato non poco trovare il sito dove la foto incriminata veniva venduta per pochi spiccioli: la cosa è stata ovviamente evidenziata nella proposta.
    6- Il mio avvocato ha preteso la firma di una liberatoria. Firmata senza battere ciglio, di nuovo.
    7- Io credo che con una offerta di almeno 200 euro si riesca sempre a chiudere velocemente, ma se volete farlo da soli senza avvocato, fate molta molta molta attenzione a cosa scrivete nelle comunicazioni, non firmate nulla (loro inviano moduli capestro) e anzi pretendente una liberatoria.
    8- Purtroppo non posso inviare a nessuno le bozze delle comunicazioni del mio avvocato, in quanto non le ho.
    9- L'episodio mi è servito di stimolo per introdurre in azienda un protocollo rigoroso di controllo dei diritti delle foto che vengono inserite nei siti. In effetti, non ho più avuto grane.
    10- Non credo di potervi fornire in privato nessuna informazione in più rispetto a queste.

    Certo di aver scritto cosa utile e gradita, faccio gli auguri a tutti coloro che si sono imbattuti e si imbatteranno in questi personaggi che, per quanto abbiano ragione nel merito, a mio avviso eccedono nelle richieste e nei toni.


  • User

    @ChelOne said:

    Salve a tutti,

    sono l'autore originale del post. Vedo che periodicamente la questione viene fuori e in molti mi chiedete consigli. A pro di tutti, segnalo che:

    1- Io mi sono subito rivolto ad un avvocato, che ha in primis verificato l'attendibilità della richiesta: era attendibile, avvocati veri, ecc.
    2- Nel merito, se arriva la richiesta, è molto probabile che si abbia torto.
    3- Le cose da fare sono due: ignorarli e prepararsi ad uno stillicidio di comunicazioni e richieste. Non ho idea di come possa andare a finire ma, personalmente, quando sono in torto, preferisco chiudere presto: mi pago la tranquillità.
    4- Ovviamente, abbiamo proposto una cifra molto minore, ma hanno accettato senza battere ciglio.
    5- Ha aiutato non poco trovare il sito dove la foto incriminata veniva venduta per pochi spiccioli: la cosa è stata ovviamente evidenziata nella proposta.
    6- Il mio avvocato ha preteso la firma di una liberatoria. Firmata senza battere ciglio, di nuovo.
    7- Io credo che con una offerta di almeno 200 euro si riesca sempre a chiudere velocemente, ma se volete farlo da soli senza avvocato, fate molta molta molta attenzione a cosa scrivete nelle comunicazioni, non firmate nulla (loro inviano moduli capestro) e anzi pretendente una liberatoria.
    8- Purtroppo non posso inviare a nessuno le bozze delle comunicazioni del mio avvocato, in quanto non le ho.
    9- L'episodio mi è servito di stimolo per introdurre in azienda un protocollo rigoroso di controllo dei diritti delle foto che vengono inserite nei siti. In effetti, non ho più avuto grane.
    10- Non credo di potervi fornire in privato nessuna informazione in più rispetto a queste.

    Certo di aver scritto cosa utile e gradita, faccio gli auguri a tutti coloro che si sono imbattuti e si imbatteranno in questi personaggi che, per quanto abbiano ragione nel merito, a mio avviso eccedono nelle richieste e nei toni.

    Grazie, hai lasciato un messaggio chiaro e che certamente mi sarà d'aiuto sul come comportarmi.
    Sarei solo curioso di sapere se quello che mi sta capitando arriva anche ad altri utenti del forum da parte dello stesso studio legale, locato in Germania: fechner-legal . de
    Ciao.


  • User Attivo

    Io ho ricevuto una mail simile da COPYTRACK a fine novembre, ma gli interessati per favore potrebbero dirci come è andata a finire? Cosa consigliate di fare? La mia era una miniatura 150x150, rimasta maldestramente on line, ma cancellata tipo nel 2018 insieme all'articolo che fu rimosso. I loro modi mi sembrano estorsivi, per favore mi aggiornate?
    @Codex said:

    La mia domanda finale e definitiva è sempre la stessa: chi di voi non ha mai risposto a questi soggetti, e quindi come è finita alla fine? Si è aperta una causa dall'estero? Solo questo vorrei sapere.


  • User Newbie

    @drunkfox said:

    Grazie, hai lasciato un messaggio chiaro e che certamente mi sarà d'aiuto sul come comportarmi.
    Sarei solo curioso di sapere se quello che mi sta capitando arriva anche ad altri utenti del forum da parte dello stesso studio legale, locato in Germania: fechner-legal . de
    Ciao.
    Ciao anche io sto ricevendo richieste da questo avvocato, il tuo caso come procede?


  • User

    Arrivata anche a me per una foto usata nel 2018 e tolta subito dopo che il fotografo mi chiese di pagare cifre folli. Era una foto 1300 x x 620 px.
    Adesso arriva l'email del famoso Fechner. Che fare? Grazie.


  • User

    @ChelOne said:

    Buongiorno a tutti e grazie in anticipo a chi vorrà rispondere al quesito.

    Sto ricevendo via email (non pec) delle richieste da uno studio legale estero (in UE) per violazione del diritto d'autore. La violazione è l'utilizzo di 1 fotografia su un blog con AdSense (quindi uso commerciale). Probabilmente la violazione c'è, anche se l'immagine risulta piuttosto diffusa sul web ed utilizzata anche da altri siti senza specifiche di copyright, dai quali suppongo di averla presa (francamente non ricordo). La foto è un semplice panorama, senza marchi o altro, ma scattata da un fotografo professionista.

    La prima richiesta conteneva una lettera di "cease and desist" ed una richiesta danni di circa 1.000 euro, che per 1 fotografia utilizzata alcuni mesi mi sembra sproporzionato.
    Ho provveduto a rimuovere l'immagine ed ignorare ogni richiesta, mi sono guardato bene dal rispondere.

    Stanno insistendo con nuove email nelle quali chiedono sempre più soldi, siamo adesso a 3.000 euro, minacciando una causa nel Paese UE dove risiede il titolare del copyright. Per adesso nessuna lettera a/r ricevuta, ma a questo punto la aspetto, dato che nell'ultima c'è una scadenza oltre la quale faranno direttamente causa.

    So riconoscere lo spam, gli attori sono veri, le comunicazioni sono estremamente professionali e dettagliate, l'impostazione della cosa mi spaventa in quanto è evidente l'intento non conciliatorio, ma di fare più soldi possibili. Ipotizzo che sia una operazione "a tappeto" basata sulle verifiche di un noto servizio di tutela di diritti di immagini online che, a quanto ho letto, vive di richieste danni per violazioni di copyright.

    Avete qualche suggerimento?

    Ciao a tutti, il mio caso è simile ma io sono in una fase purtroppo più complessa: ho infatti ignorato le varie mail che mi sono arrivate negli ultimi mesi (4/5) anche perchè sembravano costruite come quelle di phishing che arrivano tutti i giorni con testo e in fondo un bel link per verificare a quale immagine facevano riferimento e scoprire in quale pagina fosse, e anche perchè (una volta scoperto che COPYTRACK era una cosa reale) avevo paura di far partire una procedura cliccando sul link.

    Ora però ho ricevuto una PEC da parte di uno studio legale ITALIANO che vuole che paghi 3'750€ per l' uso della foto incriminata.

    La cosa assurda è che il sito su cui risiede è un blog informativo dove si parla di moto e dove c'è questo articolo fatto da me su questo modello speciale, ma le foto le ho prese da testate italiane molto conosciute che tuttora hanno le stesse foto pubblicate. Sul blog ci sono gli annunci google, ma è davvero un blog informativo.

    A questo punto credo che dovrò far intervenire un avvocato e spero proprio di trovarne uno valido che sappia come ridurre o azzerare questa richiesta perchè è davvero OSCENA!

    Qualcuno ha suggerimenti su come procedere ora o su chi contattare?

    Sulla PEC si parla di 10 giorno per passare alla fase successiva, con spese ancora più alte...


  • User

    Sarei anche io in effetti curioso di sapere come si sono evolute le questioni a distanza di ormai diverso tempo.
    Anche perché non mi sembrano cause che vengano presentate molto spesso, almeno non sono riuscito a trovare precedenti online.
    Come si dimostra in tribunale una cosa così? in quale tribunale? Si porta uno screenshot del sito quando ancora conteneva la foto incriminante? Nessuno screenshot reggerebbe una perizia "anti contraffazione", non sarebbe possibile dimostrarne l'autenticità ne la falsità, e i moventi per la contraffazione vi sarebbero.
    Se in caso di condanna non si pagasse quanto dovuto, per 3000€ si metterebbero a fare una causa di recupero crediti internazionale? Quando questa cifra non sarà corrisposta sarà un tribunale Italiano a disporre il sequestro di conti (ed esagerando un po' i mobili 😂) per conto di uno stato estero? Credo sia anche obbligatorio un tentativo di conciliazione di persona prima del processo, dovrebbero mandare un rappresentante in Italia...

    Parlo "per ignoranza" sia chiaro, la risposta a queste domande potrebbe anche essere semplicemente "si", tuttavia mi sembra molto insolito, rischioso e costoso.


  • User

    @luca-giovanardi In attesa della risposta di qualcuno che ci è passato in prima persona il mio consiglio è sempre lo stesso: Tecnica dell'armadillo.

    Fai sparire l'immagine dal sito e metticene un'altra (non far sparire la pagina o l'imagebox), cancella le loro mail senza rispondere.

    Una mail (soprattutto senza risposta) non ha valore legale, non se ne può dimostrare la consegna. E almeno ché non abbiano fatto validare un qualche loro screenshot da un notaio (o tramite perizia di professionista correttamente abilitato) anche quello è carta straccia nell'ambito di un processo civile.

    Finché non mandano una PEC o una raccomandata A/R stanno solo giocando.


  • User

    @mpmisco in riferimento ai siti che fanno snapshot inalterabili, dici che nell'ambito di un processo verrebbe ammessa come prova qualche snapshot fatto da un'azienda terza, estera e privata che non è sorvegliata da nessun organo internazionale o italiano? Sopratutto senza che questa rilasci una dichiarazione specifica, timbrata e firmata, in cui si assumono le responsabilità per ciò che detengono online.

    Non dico di no, dico solo che sarebbe molto strano da formalizzare... Sarebbe bello chiedere chiarimenti a qualcuno esperto del settore.


  • User

    Non saprei... Dovrebbero essere radicati esperti di diritto di tutte le nazioni al mondo o quasi... Mi piacerebbe davvero leggere, se esistono, sentenze italiane di questa precisa fattispecie.