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- Cliente paga, ma poi pretende rimborso
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Alla fin fine, stiamo comunque parlando un Preventivo di 50pagine, firmato per accettazione. Al suo interno sono presente tutte le voci dettagliate del servizio, così come ogni mese lo stesso è stato informato, dello stavo avanzamento lavori.
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A beh non è propriamente un "preventivo"...
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1 anno fa, operavamo così. Preventivo completo di tutte le voci, accettazione, pagamento, erogazione del servizio.
Succesivamente c'è stato suggerito dal nostro consulente, di integrare un contratto sempre al preventivo che comunque continuiamo ad operare.
Noi per comodità lo chiamiamo preventivo, ma è un plico diviso per sezioni:
Progettazione
Tempi
Pubblicità
Costi di Gestione
RinnoviNon è quindi un semplice PDF con scritto unicamente un prezzo.
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Non è un preventivo, casomai un pre-contratto.
La situazione cambia leggermente.
Se è tutto presente e dettagliato ci sono soltanto errori di forma.
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GIURIDICAMENTE PARLANDO, CHE E' QUELLO CHE INTERESSA QUI, UN ACCORDO ANCHE SE E' ORALE QUANDO HA I REQUISITI RICHIESTI DALLA LEGGE E' UN CONTRATTO!! I REQUISITI SONO: ACCORDO,CAUSA, FORMA(QUANDO PRESCRITTA), OGGETTO.
Quindi quando la forma scritta non è richiesta dalla legge, e non è il tuo caso, il CONTRATTO è valido.
La questione semmai è provare il contenuto del contratto, per quello si fanno per iscritto e si sottoscrivono.Altrro punto
Quello che tu chiami preventivo per come viene presentato è una proposta di contratto che se accettata mediante sottoscrizione porta alla conclusione di un contratto valido ed efficace a tutti gli effetti, non è rilevante il cosidetto nomen iuris, ovvero il nome atribuito dalle parti al documento. Poi se questo preventivo rimanda alla sottscrizione di un successivo contratto bisogna leggere in che modo viene fatto il rimando.Andando nel merito delle contestazioni del cliente, aspetta di vedere la diffida del legale su cosa fonda le sue rimonstranze. Poi rispondi.
Riguardo a come possa dimostrare un eventuale tuo mancato lavoro dipende dalla bravura del legale e del relativo consulente.
Ti faccio un esempio.
Metti che tu dovessi curare in tutto e per tutto la campagna adwords, se fossi l'avv. di controparte ti chiedere di fornire le fatture dei pagamenti relativi alla campagna ppc, oppure chiederei sia a te che a google tramite un ordine di esibizione fatto al giudice di produrre in giudizio i report di awords.Quindi, come vedi gli strumenti tecnici e giurdici ci sono, anche i periti, bisogna solo conoscerli, mai dare per scontato niente, sopratutto in ambito legale!
Ciao
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Ma la Legge civile, di fatto dice una cosa e dall'altra la nega, quindi alla fine quando si va in processo, il risultato è sempre incerto al 70%, sono poche le casistiche di vittoria certa. Tutto è interpretativo e l'avvocato gioca in prima linea.
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sul risultato incerto di qualunque processo si può anche essere d'accordo, ma non sull'origine dell'incertezza, la legge civile non dice "di fatto una cosa e dall'altra la nega", semplicemente esistono quesitoni pacifiche, in cui la giurisprudenza è concorde, altre questioni in cui non c'è un orientamento uniforme, e l'avvocato deve saper fare solo il proprio mestiere.
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Fidati totinio non c'è più nulla di pacifico, ogni 5-10 anni un orientamento pacifico cambia sponda, ci sarebbero esempi ma non vedo la convenienza di farli
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Per pacifico si intende la mancanza di orientamenti contrastanti nell'aplicazione di un'intepretazione nelle aule di giustizia, in un determinato periodo di tempo sul territorio nazionale.
Per i non addetti: vuol dire che tutte le autorità giudiziarie, salvo lupi solitari, applicano la stessa intepretazione di una norma.Quello cui fai riferimento tu, è un altro concetto, ovvero l'immodificabilità degli orientamenti, che è abbastanza utopico pretendere (se non per i principi cardini di un ordiamento).
Infatti gli orientamenti giurisprudenziali si evolvono, come è giusto che sia, con l'evoluzione de pensiero, e in più generale della cultura di un paese.