• User

    Info su rinuncia all'eredità

    Salve, avrei bisogno di un parere su una questione successoria.
    Viene meno il padre di 4 fratelli, si apre la successioni, sono eredi la madre e i fratelli, ognuno secondo le rispettive quote, come per legge.
    Uno dei 4 fratelli non intende accettare l'eredità e pertanto fa la rinuncia.
    Ciò comporta l'automatica divisione della quota rinunciata tra gli altri eredi.
    L'agenzia delle entrate contesta che la rinuncia deve essere fatta anche dal figlio del fratello rinunciante, in quanto potrebbe in futuro impugnare la rinuncia del padre.
    Ora, per quel che so io, i soggetti legittimati ad agire in sede di impugnazione della rinuncia sono eventuali creditori e lo stesso rinunciante, in caso di rinuncia espressa con vizi del consenso.
    Per quale motivo l'agenzia delle entrate richiede questa ulteriore rinuncia, da parte di un soggetto che non è nemmeno erede?
    E' possibile che la persona con cui ho parlato abbia utilizzato impropriamente in termine "rinuncia" da parte del figlio, mentre trattasi di una mera dichiarazione di non volesi opporre a tale rinuncia?
    Grazie!


  • Super User

    Ciao giubone82.
    Non, ha ragione l'Agenzia. Il figlio subentra al padre nell'eredità per rappresentazione. Quindi, per liberare la quota agli altri eredi deve rinunciare anche il figlio o, ripeto, erediterà al posto del padre rinunciante.


  • User

    Ma questo vuol dire che il figlio deve fare un ulteriore rinuncia o basta depositare una dichiarazione di acquiescenza alla scelta del padre?
    E poi, la madre e moglie del rinunciante, si troverebbe nella stessa posizione del figlio (e quindi anche lei dovrebbe rinunciare o dare acquiescenza)?

    Grazie!


  • Super User

    Il figlio deve fare anch'egli un atto di rinuncia.
    La madre non c'entra: l'istituto della rappresentazione opera solo nei confronti dei discendenti.