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    Recesso da s.r.l.

    Avrei bisogno urgentemente di un aiuto: devo assolutamente recedere da una s.r.l. e non so come fare. La situazione è questa: nel 2003 ho costituito una s.r.l. con mio zio. Lui ha il 55% delle quote, io il 45, tuttavia io sono amministratore unico. In realtà la società nasce da un suo "capriccio", ed è sempre stata gestita da lui, che ha sempre preso tutte le decisioni. Io non solo mi sono addossata tutte le responsabilità, ma ho anche materialmente lavorato per tutti questi anni, senza percepire alcuno stipendio nè come amministratore nè come socio lavoratore, ma anzi, continuando a subire da parte sua lamentele e persino insulti, spesso in pubblico. Ora lui ha deciso di regalare una percentuale delle sue quote ad un'altra zia, persona addirittura peggiore di lui, che perseguita me e la mia famiglia da sempre. A questo punto ho bisogno di un consiglio su come muovermi. Premesso che la società non naviga in buone acque, cosa mi conviene fare? Per cominciare mi conviene quanto meno dimettermi da amministratore? Un amico avvocato mi consiglia di prendere tempo e intanto di chiedere gli emolumenti da amministratore per gli ultimi 5 anni. Io tuttavia vorrei uscire definitivamente, ma lo statuto societario non prevede nulla per quanto riguarda il recesso e la società ha durata determinata fino al 2050: secondo voi può essere equiparata ad una durata indeterminata, visto che mio zio è nato nel 1949 e quindi avrebbe 101 anni alla scadenza della s.r.l.? Non so davvero più cosa pensare, sono disperata. Grazie e scusate lo sfogo.